Le 3 parole che guidano le nuove generazioni
di Mattia Schieppati
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9 Giugno 2021
Alla prima Assemblea della Fondazione per l’Educazione Finanziaria (FEduF), una riflessione allargata sui tre temi che calamitano l’interesse e i comportamenti responsabili dei 13-18enni: Cittadinanza economica, sviluppo sostenibile e circolarità
Cittadinanza economica, sviluppo sostenibile, economia circolare. Sono i tre temi chiave che stanno al crocevia tra il presente e il futuro, ed è su questi tre concetti – estremamente trasversali e sfidanti – sui quali ha chiamato a una riflessione allargata la prima Assemblea pubblica di FEduF, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio creata da ABI per promuovere l’educazione a una cittadinanza economica consapevole e attiva e per sviluppare e diffondere la conoscenza finanziaria ed economica.Temi alti, determinanti oggi, come altrettanto “alto” e stimolante è stato il dibattito che ha animato l’assemblea, moderato da Ferruccio De Bortoli e che ha visto alternarsi gli interventi di Stefano Lucchini, Presidente di FEduF, Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, Andrew Morlet, Ceo di The Ellen MacArthur Foundation e Annamaria Lusardi, University Professor of Economics and Accountancy at the George Washington University School of Business (GWSB) e Direttrice del Comitato per il coordinamento dell’educazione finanziaria.
La mattinata di lavori è stata l’occasione per catalizzare l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica su tre temi imprescindibili nella scala dei valori per le nuove generazioni, direttamente collegati tra loro dal fil rouge dell’educazione finanziaria.Uno dei principali obiettivi della Fondazione creata da ABI, oltre a quello di rappresentare nel dibattito istituzionale il tema dell’educazione finanziaria come contributo del settore privato allo sviluppo del sistema Paese, è infatti la diffusione di competenze di cittadinanza economica nelle scuole di ogni grado a livello nazionale, creando la consapevolezza dell’importanza dell’uso del denaro sin dall’infanzia e collegandola ai valori della sostenibilità.«L’educazione finanziaria rappresenta non solo uno strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio economico individuale e sociale, ma un diritto di cittadinanza in qualche modo richiamato dalla stessa Costituzione italiana», ha dichiarato Stefano Lucchini, Presidente della FEduF: «Confido che l’azione della Fondazione, espressione dell’impegno profuso dalle banche per la crescita della cultura economica degli italiani, possa divenire sempre più catalizzante rispetto ai soggetti privati attivi in questo ambito, ponendosi come un fil rouge che colleghi le tante esperienze di successo in una grande azione di sistema».
A far da supporto al dialogo andato in scena nell’Assemblea, sono stati i dati emersi da una recente ricerca realizzata dal Museo del Risparmio di IntesaSanpaolo, dal titolo Il valore della sostenibilità ambientale ed economica per i giovanissimi in Italia. Secondo la ricerca, le ragazze e i ragazzi tra i 13 e i 18 anni di età sono sempre più attenti al tema sostenibilità, che acquista un più ampio perimetro di significato andando a ricomprendere anche il punto di vista economico.
Dalla fotografia scattata, emerge l’immagine di una generazione sensibile e abituata a ragionare in termini di sostenibilità sia intesa come attenzione alla gestione delle risorse naturali e alla riduzione dell’impatto delle attività umane sul pianeta, sia come gestione consapevole del denaro attraverso la pianificazione di entrate e uscite.
I dati testimoniano quindi il forte nesso tra le due sensibilità: da un lato i giovani attenti all’ambiente sono anche attenti all’uso del denaro e, viceversa, i giovani che mostrano una gestione matura dei soldi sono anche più impegnati nella difesa dell’ambiente.
In particolare, oltre l’85% dei giovani intervistati dichiara di pensare abitualmente a come gestire il proprio denaro e circa tre giovani su quattro, 76.1%, dichiarano di risparmiare denaro in vista della realizzazione di un progetto personale.