Patuelli (ABI): Solidità delle banche cruciale per affrontare le incertezze internazionali e promuovere la crescita
di Flavio Padovan
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11 Luglio 2025
In un contesto globale segnato da conflitti e instabilità economica, il Presidente ABI Antonio Patuelli aprendo l'Assemblea annuale ABI rilancia il ruolo strategico delle banche come fattore di stabilità e sviluppo. Al centro del suo intervento: solidità patrimoniale, investimenti tecnologici, rafforzamento dell'Unione bancaria europea e sostegno alla crescita sostenibile, con un forte richiamo alla responsabilità etica del settore
«Viviamo indescrivibili preoccupazioni per i conflitti in Europa e Medio Oriente, i più gravi dopo la seconda guerra mondiale»: con queste parole il Presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, ha aperto oggi l'Assemblea ABI 2025.
Patuelli ha evidenziato i rischi globali attuali, sottolineando le ricadute sull'economia, sulla fiducia internazionale e sui costi energetici che gravano in particolare sulle famiglie e sulle imprese. Un quadro che richiede maggiore responsabilità da parte dell'UE, chiamata a darsi nuove regole istituzionali per superare l'immobilismo causato dai veti di piccole minoranze e a trasformare il MES in un organismo dell'Unione, con regole trasparenti e nuove finalità allineate alle attuali sfide.
Al centro della riflessione del presidente ABI anche l'applicazione disomogenea delle regole prudenziali di Basilea 3+ che alterano la concorrenza e l'introduzione di dazi che rischiano di alimentare guerre commerciali e recessioni. Per Patuelli è indispensabile disinnescare i rischi protezionistici e semplificare le norme europee e italiane per renderle più efficaci e capaci di sostenere investimenti produttivi di lungo termine.
Patuelli ha inoltre ribadito l'urgenza di completare l'UnioneBancaria europea, auspicando un passaggio rapido verso regole comuni societarie, di mercato e di risparmio. Ha sottolineato l'importanza della proposta della Commissione Europea per l'Unione del Risparmio e degli investimenti, finalizzata a favorire l'impiego dei risparmi in investimenti produttivi e sostenibili, senza appesantimenti burocratici.
«Le banche italiane - ha ricordato Patuelli - hanno raggiunto una robusta solidità grazie a ricapitalizzazioni, accantonamenti a riserva, svalutazione costosissime di crediti deteriorati, riorganizzazioni profonde e grandi investimenti tecnologici». Una solidità che oggi è ancora più cruciale per affrontare le nuove criticità internazionali e supportare la crescita economica e i finanziamenti alle imprese e alle famiglie, promuovendo allo stesso tempo innovazione e SicurezzaDigitale, in linea con le direttive europee come il regolamento DORA e MiCAR.
In un panorama caratterizzato dall'espansione internazionale dell'euro e dalla sfida rappresentata dall'intelligenza artificiale, le banche devono assumere un ruolo centrale, difendendo la sicurezza dei dati e supportando un'educazione finanziaria diffusa.
In particolare, Patuelli ha enfatizzato il costante impegno delle banche verso le comunità, nelle situazioni di emergenza e nella promozione della giustizia sociale e delle pari opportunità, valori riflessi anche nel recente rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro dei bancari.
Concludendo, Patuelli ha richiamato l'eredità morale di Stefano Siglienti, ribadendo l'importanza della responsabilità etica delle banche per una democrazia economica solida e giusta, fondata sui principi costituzionali.