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19 Agosto 2025 / 18:16
10 libri da leggere (senza chiedere aiuto a ChatGPT)

 
Scenari

10 libri da leggere (senza chiedere aiuto a ChatGPT)

di Mattia Schieppati - 31 Luglio 2025
Dopo un anno di lavoro trascorso sempre più immersi nelle logiche e tra le meraviglie dell'Intelligenza artificiale generativa, la pausa estiva è il momento perfetto per vedere se siamo ancora capaci di mettere in movimento la nostra intelligenza naturale. Per farlo, ecco 10 titoli che stimolano il pensiero, fanno riflettere sul presente e sul futuro, e lo fanno (magari) anche con un po' di leggerezza.
In vista delle prossime ore, giorni e settimane di relax e di fuga dalla routine quotidiana, e per ricaricare le batterie della propria curiosità intellettuale, ci sono due strade.
La prima, che ormai ci verrebbe quasi naturale dopo un anno trascorso sempre più immersi nelle logiche e tra le meraviglie dell'Intelligenza artificiale generativa, sarebbe quella di aprire il link della vostra AI di fiducia e digitare una query tipo: "Fammi una sintesi dei 10 libri più interessanti pubblicati nel 2025 in modo che ne possa parlare durante le cene estive". Pochissimi secondi, ed ecco 10 bei blocchetti di testo che in poco più di 15 righe vi hanno bello che confezionato il vostro take-away culturale estivo. Pochi concetti, sicuramente centrati e politicamente corretti, da bittare lì a tavola tra un commento sul caldo che però quest'anno è peggio dell'anno scorso e una tirata su Trump, i dazi e il nuovo disordine mondiale.
La seconda, un pelino più faticosa ma (giudizio di parte) decisamente più appagante, è quella di investire qualche minuto in più e farvi incuriosire da questa selezione di proposte che, come ormai da tradizione, la redazione di Bancaforte ha collezionato per voi, mettendo finalmente in valigia quei tomi che stazionavano sulla scrivania ormai da tempo in attesa venisse il loro turno, approfittando dei consigli di lettura di amici e collaboratori, provando a tracciare, tra le centinaia di nuove uscite che ogni mese affollano le librerie, una rotta ragionata fare qualche ragionamento sul mondo di oggi e di domani.
L'ordine nel quale proponiamo i titoli non è casuale, ma segue un filo conduttore ragionato. Si parte dai nuovi scenari aperti appunto dall'intelligenza artificiale e su come incidono sul nostro presente, e si fa poi un salto (purificante) nella natura, per comprendere che quella dell'ipertecnologizzazione non è l'unica via possibile.
Quindi, un poker d'assi di biografie o simil-biografie per provare a scavare in qualche lato inedito di alcuni tra i principali guru (di oggi e di ieri) che in qualche modo hanno e stanno plasmando il nostro presente.
A chiudere, due riflessioni che, sganciandosi dall'ambito prettamente tecnologico, aprono gli occhi su uno scenario più ampio, per ritessere quel filo del pensiero consapevole che deve dare la rotta. Anche quando ci si trova su un'incantevole spiaggia deserta, magari senza connessione.
 

Madhumita Murgia, Essere umani. L'impatto dell'intelligenza artificiale sulle nostre vite (Neri Pozza)

Una poetessa britannica, un rider di Pittsburgh, un'attivista cinese in esilio, una rifugiata irachena a Sofia, un frate francescano a Roma apparentemente non avrebbero nulla in comune se le loro storie non fossero raccontate qui nel momento in cui l'intelligenza artificiale è entrata nelle loro vite. Madhumita Murgia, giornalista britannica di origini indiane, è AI Editor del Financial Times di Londra. Si è occupata di IA fin dai suoi albori, quando la tecnologia era neonata, fortunata erede del business dei big data. Ora, però, dopo un decennio di studi approfonditi, sente il dovere di raccontare le tante facce dell'entità che nel frattempo ha fagocitato un'immane quantità di dati dal comportamento digitale di miliardi di individui. Se non ci fa più alcun effetto interagire con un chatbot, dovrebbe invece scuoterci sapere che non c'è più ambito umano che non sia colonizzato da sistemi automatizzati - dall'istruzione al lavoro, dal bene pubblico ai diritti, dall'economia alla salute. Come verranno governati negli anni a venire gli algoritmi e i loro effetti sarà decisivo per il nostro futuro, eppure all'orizzonte non si vedono decisioni condivise su come esercitare una qualunque forma di controllo, su come non consegnare la nostra autorità morale alle macchine. L'autrice indica un percorso di riequilibrio della situazione. Se l'IA sta già modificando, nel piccolo e nel grande, ciò che significa essere umani, cosa accadrebbe se, tutti insieme, rivendicassimo la nostra umanità?
 

Francesco Marino, Turisti della realtà (Tlon)

Ogni giorno ci immergiamo in ambienti progettati per catturare l'attenzione, che selezionano per noi ciò che merita il nostro interesse, mentre lo spazio fisico sembra ridursi a mero sfondo di processi che accadono sui social. Siamo turisti della realtà, dice in questo libro Francesco Marino, digital strategist e giornalista freelance che si è occupato spesso di cultura digitale e intelligenza artificiale: ci entriamo solo per addomesticarla, catturarla e condividerla. Convertiamo ogni esperienza in contenuti da produrre, consumare e se possibile monetizzare, all'interno di una società dell'iperspettacolo che non prevede finali ma un intrattenimento continuo. Quella di Marino è un'inchiesta poliedrica e avvincente sulle dinamiche che hanno trasformato il mondo in content, per proporre infine una possibile via d'uscita a partire da una domanda: esiste davvero la "realtà"?  Il saggio ha la prefazione (divertente, e seria) di Maccio Capatonda.
 

Giorgio Volpi, La natura lo fa meglio (e prima). Le sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura suggerisce all'uomo (Aboca Edizioni)

Il mito della creazione per lungo tempo ha garantito all'uomo una posizione di superiorità rispetto agli altri animali fino a quando l'avvento del concetto di evoluzione ha cominciato a livellare questa gerarchia. Eppure, l'essere umano fa cose che sembrano precluse alle altre specie: produce auto e telefoni, si veste di abiti e si tinge i capelli, ha inventato internet, i vaccini, i sottomarini… Con questo libro intelligente, brioso e curioso, Giorgio Volpi - chimico e ricercatore all'Università di Torino - ci svela come molte delle grandiose idee dell'uomo sono apparse sulla Terra molto prima del nostro arrivo. In anticipo sull'ingegno umano, infatti, è arrivata la natura, che attraverso infiniti tentativi ha selezionato nelle piante e negli animali alcune abilità e caratteristiche davvero sorprendenti. Ci sono batteri che generano particelle magnetiche migliori di quelle prodotte in qualsiasi laboratorio: sono stati individuati nel fango di palude e, al microscopio, presentano delle curiose collane di perle, fatte di magnetite, che usano per orientarsi nello spazio e che noi potremmo impiegare come agenti di contrasto nella risonanza magnetica, per la somministrazione mirata di farmaci e per la cura del cancro. Altri batteri, invece, sono in grado di 'formare' l'oro: tramite riduzione chimica, riescono a immobilizzare gli ioni dei metalli, che spesso sono tossici, rendendo salubre l'ambiente circostante. Volpi ci guida alla scoperta di un mondo naturale sconosciuto, antico e pioneristico al tempo stesso, mostrandoci che in un futuro non lontano potremmo imparare a sfruttare alcune delle scoperte chimiche che la natura ha affinato nei secoli per convertire l'energia solare o per produrre alimenti, farmaci, o nuove materie prime. Abbiamo la responsabilità e il dovere di studiare la natura, non solo per godere della sua bellezza, ma per realizzare un futuro migliore.
 

Andrea Staid, Dare forme al mondo. Per un design multinaturalista (Utet)

Ripensare radicalmente il rapporto con il pianeta, abbracciando una visione ecocentrica che riconosca l'interdipendenza tra tutte le forme di vita. Questo l'invito rivolto dall'autore ad architetti e designer per contribuire a un nuovo modo di abitare il mondo, rispettoso della sua complessità ecologica. La riflessione multidisciplinare sul ruolo del design in quest'epoca di crisi ambientale enuclea il concetto di "design multinaturalista", proponendo di superare la visione antropocentrica per riconoscere anche alle specie animali e vegetali, fino agli ecosistemi, una forma di agency materiale, ossia la capacità di influenzare attivamente la configurazione del mondo. Andrea Staid, professore di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, riflette sulla possibilità - e necessità - di inserire la natura nel processo creativo dei nuovi progetti architettonici, di riconsiderare e superare la visione antropocentrica della progettazione e orientare le nostre pratiche quotidiane verso la sostenibilità.
 

Bill Gates, Source Code (Mondadori)

Source Code non è una biografia tradizionale: è il racconto di un ragazzo che, partendo da una curiosità quasi ossessiva per i computer, ha cambiato il corso della storia. Il racconto degli inizi di uno degli imprenditori e filantropi più influenti e innovativi dell'epoca moderna. Il racconto non riguarda il periodo d'oro di Microsoft né la Fondazione Gates o il futuro della tecnologia. È invece la storia umana e personale di come Bill Gates è diventato chi è oggi: la sua infanzia, i primi interessi, le prime passioni. Racconta della sua famiglia, di una nonna dai ferrei principi e di due genitori ambiziosi, delle prime amicizie e della perdita improvvisa del suo migliore amico, della lotta per integrarsi e della scoperta di un mondo di computer e codici all'alba di una nuova era. Ripercorre i passi di un ragazzo che, dalle fughe notturne in un vicino centro informatico quando era solo un adolescente, è arrivato a concepire, nella sua stanza al college, una rivoluzione che avrebbe cambiato il mondo per sempre. Bill Gates, in queste pagine, condivide per la prima volta la sua storia, con calore, saggezza e umanità. Un ritratto affascinante e rivelatore.
 

Stefano Feltri, Il nemico. Elon Musk e l'assalto del tecnocapitalismo alla democrazia (Utet)

Per un po' è stato un imprenditore famoso solo tra coloro che si occupano di finanza e tecnologia. Poi, abbiamo cominciato tutti a vedere le sue Tesla in giro per le strade, o i video dei razzi di SpaceX che decollavano (e tornavano ad atterrare). Quando ha comprato Twitter e l'ha trasformato in X sembrava essere all'apice della visibilità e dell'influenza - ma poi è arrivato alla Casa Bianca con Donald Trump. E tutto il mondo si è chiesto se questo imprenditore avveniristico non fosse invece un pericolo globale. Fino al rocambolesco divorzio da Trump e la promessa (minaccia?) di fondare un proprio movimento. Elon Musk è un personaggio imponente, tanto che è difficilissimo avere una visione chiara di chi sia, al di là del rombo assordante della sua notorietà planetaria. Stefano Feltri, giornalista, propone una chiave che fa capire cosa tenga insieme l'utopia dei viaggi spaziali e i saluti nazisti veri o presunti, oppure la California della Silicon Valley e il Sudafrica dell'Apartheid. Al di là della rutilante biografia personale dell'imprenditore visionario, c'è una questione fondamentale che Musk pone alla contemporaneità: la minaccia esistenziale che il tecnocapitalismo rappresenta per la democrazia. Musk è in questo momento l'imprenditore tecnologico più esposto e visibile - ma il "nemico" di cui ci parla Feltri è ben più pericoloso di un singolo individuo, per quanto potente. Cosa succederà a Musk e alle sue imprese è, infatti, meno importante di cosa succederà alla democrazia, di cui ancora godiamo in Occidente e che è oggi minacciata non solo da fattori esterni, ma anche dalle idee e dalle strategie del tecnocapitalismo.
 

Marisandra Lizzi, Lettera a Jeff Bezos (Do It Human)

Lettera a Jeff Bezos è il racconto coraggioso e stimolante di Marisandra Lizzi, professionista della comunicazione, che per anni ha lavorato all'immagine di Amazon in Italia, ideando le strategie che hanno portato l'azienda a farsi conoscere come simbolo dell'innovazione globale, fino a quando quella visione ha iniziato a mostrare crepe sempre più profonde. Questo libro non è una denuncia né una celebrazione acritica. È una riflessione su cosa significa restare fedeli ai propri valori in un mondo che corre, consuma e pretende. È una riscrittura - personale e professionale - dei sedici Principi di Leadership di Amazon, filtrata attraverso la bioenergetica, l'ascolto profondo e la verità di un'esperienza attraversata nel corpo, nelle emozioni, nelle scelte. A partire da una lettera realmente inviata a Jeff Bezos, l'autrice ci accompagna in un viaggio dentro e fuori di sé, dove la comunicazione torna a essere "relazione umana" e la tecnologia non è più un fine, ma uno strumento di evoluzione collettiva. Un libro per chi è in cerca di nuove direzioni, per chi si interroga sulla sostenibilità del lavoro, per chi sogna di coniugare impresa e gentilezza, visione e radicamento. Per chi ha il coraggio di dire addio a ciò che non gli somiglia più, e trasformare anche l'ombra in possibilità.
 

Annoy Bhattacharya, L'uomo venuto dal futuro. La vita visionaria di John Von Neumann (Adelphi)

Per molti è stato l'essere più intelligente mai vissuto sulla terra - un alieno in grado di imitare alla perfezione gli umani, scherzavano i colleghi. Ma chi era davvero John von Neumann nessuno è mai riuscito a decifrarlo. Il paragone scontato con Einstein non aiuta a capire, giacché i due non potevano essere più diversi, soprattutto in campo scientifico: a Princeton, mentre uno inseguiva il miraggio di una teoria unificata della gravitazione e dell'elettromagnetismo, l'altro disegnava l'architettura del primo calcolatore programmabile modernamente inteso, la stessa che ritroviamo oggi nei nostri smartphone. Indifferente alle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, von Neumann guardava al futuro con la capacità quasi infallibile di individuare i settori in cui il suo contributo avrebbe determinato il nostro destino: l'intelligenza artificiale, gli automi cellulari, la teoria dei giochi, la bomba atomica. Era un genio, ma lontanissimo dallo stereotipo del nerd asociale: un bon vivant che amava i party, le Cadillac e le belle donne; un uomo pieno di debolezze e ambiguità, come testimonia l'inaspettata conversione al cattolicesimo in punto di morte; una figura controversa, bersaglio di feroci critiche per l'estremo cinismo con cui sostenne la necessità di un attacco nucleare preventivo contro l'Unione Sovietica. Ma innanzitutto - come ci ricorda Bhattacharya - una mente capace di fornire gli strumenti per affrontare il futuro da cui sembrava provenire, proprio mentre era disposta a riportarci all'età della pietra.
 

Aldo Schiavone, Occidente senza pensiero (Il Mulino)

Nel cuore dell'Occidente, in Europa come in America, si è aperto un vuoto di idee senza precedenti, proprio mentre stiamo attraversando un passaggio d'epoca in cui avremmo più che mai bisogno di nuovo pensiero. Di una visione e di una strategia in grado di contrastare chi tenta di trasformare la spinta verso un mondo globalizzato in una inaudita privatizzazione tecnocapitalistica del pianeta, che porterebbe a un tramonto della politica democratica, e a nuove diseguaglianze in campi cruciali per l'avvenire della nostra specie. Ma un risveglio dell'Europa è ancora possibile per rimetterci sulla strada maestra della nostra modernità. Da come ne sapremo uscire, dipenderà probabilmente il futuro dell'intera umanità per un periodo non breve del suo cammino. È questa la convinzione che Aldo Schiavone, uno degli storici italiani più tradotti al mondo, porta in questo saggio profondo e acuto. Solo una rivoluzione intellettuale e morale, secondo Schiavone, potrà impedire all'Occidente di perdere sé stesso, ricongiungendolo invece alla parte migliore della sua storia.
 

Carlo Cottarelli, Senza giri di parole (Mondadori)

In un tempo di profonde incertezze e instabilità, Carlo Cottarelli fa il punto con schiettezza e rigore su sette grandi sfide globali che stanno plasmando il nostro presente e determineranno il nostro futuro sociale ed economico. Dal riassetto del potere internazionale tra Cina e Stati Uniti - in particolare dopo l'insediamento della nuova amministrazione di Trump - e l'ascesa di nuove potenze globali al crescente ruolo economico-politico delle multinazionali tecnologiche, dalle minacce del riscaldamento globale alle sfide poste dai flussi migratori, dalle sempre più forti tensioni interne dell'Unione europea al progressivo calo delle nascite, nonché alla situazione italiana e al futuro della sua economia. Fronti aperti, ma soprattutto irrisolti, per i quali è arrivato il tempo di «rimboccarsi le maniche» e provare a trovare soluzioni concrete e realistiche, anche se oggi ci sembrano irraggiungibili. Rispetto alle generazioni passate, che hanno affrontato e superato problemi ben più complessi dei nostri, partiamo certo da basi più solide. Ma le incognite sono molte, e se vogliamo non farci trovare impreparati e cercare di superare gli ostacoli davanti a noi, il primo, urgente passo è prendere piena coscienza della situazione, dirsi le cose come stanno, senza giri di parole, senza abbandonarsi al pessimismo né cullarsi in un cieco ottimismo, e senza ricorrere a scorciatoie. Cottarelli offre una riflessione lucida e necessaria, che non tace gli aspetti più complicati e controversi delle singole questioni e rappresenta un punto di partenza imprescindibile. Perché solo con onestà e consapevolezza possiamo affrontare un futuro incerto con nervi saldi e sguardo critico.
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