La protezione dei dati personali e la spinta all’innovazione tecnologica possono e devono convivere in armonia. È questo il messaggio centrale emerso dall’intervista rilasciata da Guido Scorza, Componente del Collegio del Garante della protezione dei dati personali, in occasione di Banche e Sicurezza 2025. "Non c'è antagonismo tra privacy e sviluppo digitale, la parola chiave è bilanciamento", sottolinea l’intervistato. Il segreto sta nella tecnologia stessa: "Occorre considerare il vincolo della privacy già nella fase di progettazione, per realizzare strumenti che siano al tempo stesso innovativi e conformi alle normative". Un compito non semplice, ma possibile soprattutto per il settore bancario, da sempre avamposto dell’innovazione. La sfida più grande è aumentare la consapevolezza degli italiani sui temi della privacy e della cybersecurity, visto che, secondo l’ultimo rapporto Istat, "solo il 45,8% dei cittadini possiede competenze digitali di base". Per farlo serve rendere questi temi attraenti, convincenti, far capire che "proteggere i dati è fondamentale tanto quanto proteggere denaro e affetti, perché da questa tutela dipendono entrambi". Infine, un richiamo alla dimensione internazionale della privacy: nonostante la frammentazione normativa, "i principi europei del GDPR stanno diventando globali". La soluzione, conclude l’intervistato, sarà data dalla "forza globalizzante della tecnologia e dei mercati, che sapranno ridurre le distanze interpretative tra paesi diversi".