Rapine in banca, continua il crollo
di Andrea, Pippan
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20 Dicembre 2017
Sono stati solo 188 i colpi messi a segno nei primi nove mesi del 2017, facendo scendere ulteriormente le rapine del 36,9%. La fotografia di Ossif e i risultati dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria
Diminuiscono sempre di più le rapine in banca. Nei primi nove mesi del 2017, infatti, sono stati 188 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 36,9% rispetto ai 298 dello stesso periodo dell’anno precedente. In netto calo anche il cosiddetto indice di rischio - cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli - che è passato da 1,2 a 0,9 (
qui l'articolo con i dati completi 2016). Sono questi i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca ABI in materia di sicurezza, presentati al convegno
“Stati generali della Sicurezza”, l’evento dell'ABI che approfondisce i temi della sicurezza in banca e negli altri settori a rischio rapina.
La mappa regione per regione
Nei primi 3 trimestri del 2017, le rapine sono diminuite in:
Sicilia (-80,4%, da 46 a 9),
Calabria (-60%, da 5 a 2),
Veneto (-57,1%, da 14 a 6).
Lombardia (-52,8%, da 53 a 25),
Molise (-50%, da 2 a 1),
Emilia Romagna (-44,4%, da 36 a 20),
Toscana (-42,9%, da 28 a 16),
Piemonte (-34,5%, da 29 a 19),
Liguria (-33%, da 9 a 6),
Lazio (-31,3%, da 32 a 22),
Campania (-25%, da 20 a 15).
Nessun colpo in banca in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Invariate le rapine in Basilicata (solo 1) e in Umbria (solo 3). Aumenti si sono invece verificati in: Abruzzo (6 rapine da 5), Marche (5 rapine da 4), Puglia (31 rapine da 11) e Sardegna (1 rapina da 0).
Scendono anche le rapine negli altri settori
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati dell’ottavo Rapporto Intersettoriale Ossif sulla Criminalità Predatoria – messo a punto nell’ambito dell’Osservatorio Intersettoriale avviato da Ossif, in collaborazione col Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, e con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio - Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma Poste Italiane e Unione Petrolifera. Dallo studio emerge che nel biennio 2015-2016 le rapine totali denunciate dalle Forze dell’ordine all’Autorità giudiziaria sono diminuite di 15 mila casi rispetto al biennio precedente, pari a un calo del 18%. Il trend positivo ha caratterizzato tutti i comparti a cominciare dal settore bancario per il quale le rapine sono calate del 35% passando dalle 2.037 del biennio 2013-2014 alle 1.318 del biennio 2015-2016. Seguono le rapine ai distributori di carburante (-34%), le rapine in farmacia (-25%), le rapine negli esercizi commerciali (-22%), le rapine in abitazione (-18%), le rapine negli uffici postali (-18%), le rapine in tabaccheria (-17%) e le rapine in pubblica via (-15%).
Investimenti e collaborazione, due asset
Tra i motivi del positivo calo delle rapine in banca si segnalano i continui investimenti delle banche italiane che ogni anno destinano in media oltre 600 milioni di euro per rendere le proprie filiali più protette e sicure, adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e realizzando attività info-formative verso i propri dipendenti. Inoltre è ancora più stretta la collaborazione con le Forze dell’Ordine, sancita dalla stipula di un Protocollo Anticrimine, operativo su quasi tutto il territorio nazionale.