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21 Novembre 2024 / 08:40
Il valore di essere sostenibili

 
Banca

Il valore di essere sostenibili

di Mattia Schieppati - 17 Giugno 2020
Per il terzo anno il Gruppo doValue concentra nella propria Dichiarazione consolidata non finanziaria la propria visione di sviluppo. Che fa della sostenibilità una leva di valore, trasformandola in una mission condivisa con i propri dipendenti e con tutti gli stakeholder …
Non solo una buona pratica, e nemmeno un dovere. Quanto piuttosto un’«urgenza». Così Ludovica Capasso, Chief of Communication di doValue, definisce l’attenzione alla sostenibilità che il Gruppo finanziario, leader nella gestione di crediti e asset immobiliari con un portafoglio di gestione di oltre 130 miliardi, sta da anni perseguendo come elemento fondamentale del proprio percorso di sviluppo.
«La Dichiarazione consolidata non finanziaria 2019, giunta alla sua terza edizione, rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di crescita internazionale del Gruppo», spiega Ludovica Capasso. «Infatti quest’anno la rendicontazione ha coinvolto oltre all’Italia, tutte le società dei Paesi in cui il Gruppo è presente: Spagna, Cipro, Portogallo e Grecia. I passi avanti compiuti in un contesto internazionale che ci vede leader in Sud Europa nel settore del credit servicing, ci rendono sempre più responsabili nei confronti delle persone, delle comunità e dei territori in cui operiamo. Questo perché siamo consapevoli della crescente importanza che le tematiche ambientali e sociali rivestono nell'economia globale e crediamo che il tema della sostenibilità sia, in questo periodo di trasformazione, un'urgenza sempre più attuale. Da diversi anni cerchiamo di fare la nostra parte promuovendo la diffusione di una cultura sostenibile mediante il dialogo costante con tutti i nostri stakeholder per contribuire alla creazione di valore nel lungo periodo».
Un’urgenza proattiva, che spinge a immaginare percorsi nuovi, ma anche – e soprattutto – diventa motore di una crescita collettiva, di una condivisione di visioni e buone pratiche.

La Dichiarazione consolidata non finanziaria

Scorrendo il ricco e documentatissimo volume, sviluppato seguendo le linee guida e i criteri di misurazione degli standard internazionali definiti dalla Gri - Global Reporting Initiative, questo atteggiamento aperto e partecipativo è immediatamente evidente. E questo soprattutto in un anno, il 2019, che ha rappresentato per il Gruppo un periodo ricco di novità, durante il quale il processo di trasformazione e internazionalizzazione avviato nel 2018 si è concretizzato portando doValue alla leadership in cinque mercati del Sud Europa: tappe importanti di questa crescita sono state l’acquisizione in Spagna della società Altamira Asset Management. La presenza del Gruppo in Grecia, avviata nel 2018, si è poi rafforzata con la sottoscrizione a dicembre 2019 di un accordo di partnership con Eurobank, una delle banche sistemiche locali, e la recente acquisizione della piattaforma di servicing Fps.
Nell’Introduzione al volume viene toccato un tema fondamentale: quello della diffusione non solo di progetti e buone pratiche, ma di una vera e propria cultura della sostenibilità. «Crediamo che sia importante diffondere una cultura della sostenibilità e condividerla con tutti gli stakeholder», aggiunge Ludovica Capasso: «Le nostre iniziative a beneficio della comunità, del territorio e dell'ambiente si basano su tre pilastri: innovazione, intesa come costante ricerca e miglioramento dei propri servizi; etica, che include responsabilità, collaborazione, correttezza, lealtà, trasparenza e rispetto; attenzione alle persone, per sviluppare un reciproco rapporto di fiducia, che siano dipendenti, clienti o membri delle comunità locali. In un contesto così dinamico, come quello che ci caratterizza, non abbiamo mai perso di vista la crescita responsabile che è il driver di continuo sviluppo e innovazione che caratterizza da sempre il nostro Gruppo ed è in grado di creare valore per i nostri azionisti, i nostri dipendenti, la collettività e il territorio in cui siamo presenti».
Questo significa anche saper comunicare in maniera comprensibile e coinvolgente il proprio percorso di impegno. Come dimostra l’impostazione dell’edizione 2019 della Dichiarazione consolidata non finanziaria. «La struttura del documento è stata sviluppata partendo dal concept della "creazione di valore", che è l'essenza del nostro brand e la mission del Gruppo. Valore sostenibile, valore per i dipendenti, valore per il sociale e per l'ambiente costituiscono i capitoli principali del documento che quest'anno, con una nuova veste grafica, è stato sviluppato con l’intento di raggiungere il maggior numero di interlocutori possibile. Per agevolare la diffusione della sostenibilità del Gruppo, abbiamo inoltre realizzato una versione sintetica del documento integrale in formato sfogliabile che ben sintetizza gli highligths della nostra attività (si veda qui)».

Attenzione alle persone e all'ambiente

Perché la sostenibilità non è solo un orpello da aggiungere a un sistema di business che potrebbe benissimo farne a meno, ma è – e non può che essere – parte integrante di questo sistema, fino a diventare una vera e propria leva di valore. Valore per l’azienda e valore diffuso per la comunità.
Comunità fatta prima di tutto di persone, dei soggetti che sono al centro di questo costante processo di cambiamento: «Dedichiamo grande attenzione alle persone, il nostro principale punto di forza, promuovendo comportamenti consapevoli e responsabili e considerando la diversità e l’inclusione elementi fondamentali del sistema valoriale oltre che vere proprie leve di sviluppo».
Il Gruppo da anni è partner di Save the Children e sostiene in esclusiva il progetto Spazio Mamme nel quartiere di Torre Maura a Roma, per offrire supporto a mamme e bambini che vivono in condizioni di disagio sociale. Si veda box sotto.
Sempre maggiore è anche l’ attenzione alle tematiche ambientali: oltre a monitorare gli impatti operativi (rispetto ai consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alla gestione intelligente delle forniture, come ben documentato nel volume), nel corso del 2019 il Gruppo ha reso il proprio impegno ancora più tangibile attraverso l’adesione all’iniziativa LifeGate PlasticLess®, supportando l’installazione presso il Porto Turistico di Roma di un dispositivo tecnologico in grado di raccogliere dal mare rifiuti plastici galleggianti, plastiche e microplastiche, contribuendo alla diminuzione dell’inquinamento dei nostri mari. Si veda box sotto
La forte spinta in direzione della digitalizzazione, che il Gruppo ha intrapreso, sta dando contributi importanti anche a questo percorso di sviluppo sostenibile. «L'innovazione tecnologica e lo sviluppo delle piattaforme digitali, se da un lato hanno imposto alle aziende l'adozione di comportamenti sostenibili dall’altro hanno anche messo a disposizione una serie di strumenti in grado di facilitare e agevolare il percorso di tutti verso la costruzione di un futuro più responsabile», confermano da doValue. «Il legame tra digitalizzazione e sostenibilità in un momento di turbolenza come quello che stiamo vivendo diventa fondamentale, poiché favorisce l'operatività e la crescita sostenibile, limitando fortemente i danni ambientali».

La buona pratica  per la sostenibilità sociale: con Save the Children, a sostegno delle mamme

Dal 2016 il Gruppo doValue in Italia è partner di Save the Children e supporta in esclusiva il progetto Spazio Mamme nel quartiere di Torre Maura a Roma. Il centro Spazio Mamme sorge all’interno del Punto Luce di Save the Children con l’obiettivo di contribuire a migliorare le condizioni di vita di mamme e bambini che vivono in condizioni di disagio sociale e deprivazione nel comune di Roma. Il sostengo a Save the Children rappresenta per doValue un impegno costante nel contrastare il fenomeno della povertà educativa e prevenire la povertà minorile. La creazione di una rete di sostegno e la realizzazione di percorsi personalizzati sono attività fondamentali nel processo di emancipazione sociale delle famiglie e di empowerment genitoriale. (qui l’approfondimento dedicato al progetto).
 

La buona pratica  per la sostenibilità ambientale: con LifeGate per i mari e per le foreste

Nel 2019 doValue ha aderito all’iniziativa LifeGate PlasticLess®, volta a sostenere il Porto Turistico di Roma nella battaglia contro le plastiche nei mari per promuovere un impegno concreto per il territorio e la collettività. PlasticLess® è il progetto di LifeGate nato per tutelare la salute del mare e contribuire alla diminuzione dell’inquinamento marino attraverso la raccolta dei rifiuti plastici nelle acque dei porti e dei circoli nautici.
Grazie al supporto di doValue è stato posizionato nel Porto Turistico di Roma, a Ostia, l’innovativo Seabin di LifeGate, dispositivo “mangiaplastica” in grado di catturare dalla superficie dell’acqua circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno, ovvero oltre mezza tonnellata di rifiuti all’anno.
L’adesione al progetto PlasticLess è una tappa importante nel percorso di sostenibilità che doValue ha intrapreso da anni e che condivide con i propri stakeholder. doValue, in coerenza con la propria politica di Csr, aderisce, con tutti i siti Internet delle società del Gruppo, all’iniziativa Zero Impact® Web, il progetto di LifeGate che consente di ridurre l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di Internet. In tal modo il Gruppo compensa le emissioni di anidride carbonica derivanti dalle visite sui propri siti web, contribuendo alla creazione e alla tutela di foreste in crescita. Questa iniziativa, come negli anni precedenti, ha consentito la creazione nonché la tutela di circa 1.384 mq di aree boschive in crescita nel Parco del Ticino, equivalenti a 3.456 kg di Co2 compensati. La partnership con LifeGate rappresenta per doValue l’impegno concreto in un progetto di riforestazione per contrastare il riscaldamento globale.
La rubrica doGood, realizzata in collaborazione con doValue, racconta le tendenze e le buone pratiche nel campo della Csr, in particolare delle realtà bancarie, finanziarie e assicurative. La rubrica vuole essere una rassegna in presa diretta, attraverso le testimonianze dei protagonisti di come l’impegno delle aziende verso le comunità di riferimento diventa un’importate leva di crescita personale e professionale. 
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