Credito e garanzie: accordo ABI-Confindustria
di Rosangela, Iannicelli
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19 Febbraio 2018
Migliorare il credito alle imprese, liberando risorse per la crescita, con garanzie più flessibile e tempi di recupero più veloci: sono questi gli obiettivi dell'Accordo per il credito e la valorizzazione delle nuove figure di garanzia
Un Accordo che rappresenta una tappa importante nel percorso di modernizzazione delle relazioni tra banche e imprese è stato appena firmato a Palazzo Chigi dal Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e dal Direttore Generale dell'ABI, Giovanni Sabatini, alla presenza del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e dei Ministri dell‘economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan e della Giustizia, Andrea Orlando.
L‘Accordo è volto ad assicurare un miglior servizio del credito alle imprese, consentendo loro di allungare la durata dei finanziamenti e liberare risorse per la crescita, grazie a un sistema delle garanzie più flessibile e a tempi di recupero dei crediti più veloci.
L’Accordo per il credito e la valorizzazione delle nuove figure di garanzia promuove l’utilizzo del cosiddetto Patto Marciano e del Pegno mobiliare non possessorio a garanzia di finanziamenti bancari, introdotti dal d.l. n. 59/2016. L’obiettivo di queste nuove forme di garanzia, assieme alle misure introdotte dal d.l. n. 83/2015 per efficientare le procedure esecutive e concorsuali, è quello di migliorare l’accesso al credito per le imprese e rafforzare la ripresa economica nel nostro Paese.
In particolare, l’Accordo per il credito e la valorizzazione delle nuove figure di garanzia siglato dall'ABI e Confindustria contiene alcune previsioni volte a rafforzare la piena operatività dell’art. 48-bis del Tub, che ha introdotto nel nostro ordinamento la possibilità che il contratto di finanziamento tra banca e impresa possa essere garantito dal trasferimento in favore del creditore, in caso di inadempimento del debitore, della proprietà di un immobile (non abitazione principale) posto a garanzia dello stesso. L’accordo prevede la possibilità di inserire apposite clausole contrattuali volte a rafforzare il valore della garanzia e nello stesso tempo a tutelare maggiormente l’impresa debitrice, anche in termini di più favorevoli condizioni applicabili al contratto creditizio, in particolare sotto forma di maggiore durata e ammontare dei finanziamenti e di riduzione del loro costo.
È inoltre previsto che ABI e Confindustria:
promuovano la valorizzazione e la diffusione delle linee guida per la valutazione degli immobili residenziali, nonché la definizione di analoghe linee guida anche con riferimento agli immobili a uso industriale;
individuino le modalità per promuovere la diffusione delle migliori pratiche di mercato che
salvaguardino l’equilibrio tra le parti e massimizzino l’utilità della nuova garanzia;
favoriscano la conoscenza dei nuovi strumenti di garanzia, eventualmente organizzando specifici eventi, anche in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato e gli ordini professionali.
Infine, banche e imprese si impegnano a collaborare per promuovere la definizione di ulteriori misure per rendere più efficiente il meccanismo di escussione delle garanzie.