World Bank emette il primo bond creato con la blockchain
di Flavio Padovan
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6 Settembre 2018
Nuovo importante passo avanti nel percorso di diffusione della tecnologia Dlt nel mondo bancario-finanziario. L'emissione, del valore di 110 milioni di dollari, è stata accolta con grande favore da banche, istituzioni e gestori di fondi
La blockchain è sempre più apprezzata dal mondo finanziario. Un nuovo esempio di come stia crescendo l'interesse su questa nuova tecnologia e la convinzione sulle sue potenzialità arriva dalla Banca Mondiale. L'istituzione internazionale che si occupa di politiche di sviluppo sostenibile e di lotta alla povertà ha annunciato di aver emesso il primo bond a livello globale “creato, collocato, trasferito e gestito” mediante blockchain.
Bond-i (Blockchain Offered New Debt Instrument), come è stato denominato, ha raccolto 110 milioni di dollari australiani e paga una cedola del 2,2% con un rendimento del 2,251%, con scadenza agosto 2020.
Arranger dell’operazione per la World Bank è stata Commonwealth Bank of Australia (CBA), tra le maggiori banche australiane, che ha anche sottoscritto il bond assieme a First State Super, NSW Treasury Corporation, Northern Trust, QBE, SAFA e Treasury Corporation of Victoria. La blockchain del bond è stata sviluppata inoltre dal CBA Blockchain Centre of Excellence, con sede nel Sydney Innovation Lab.
La World Bank è da sempre in prima fila nell'utilizzo dell'innovazione: nel 1989 è stata la prima a fare un'emissione globale e nel 2000 ha inaugurato le emissioni elettroniche. Ma perché usare la blockchain? Quali vantaggi comporta. Secondo la Banca Mondiale, la tecnologia resa famosa dai bitcoin e dalle altre criptovalute “ha il potenziale di ottimizzare i processi tra i diversi attori e intermediari dei capital market: questo contribuisce a semplificare la raccolta di capitali e il trading dei titoli, a migliorare l'efficienza operativa e a rendere più efficace il controllo regolamentare”. Sintetizzando, rende più efficiente l'intero processo, riducendo il numero degli intermediari e migliorando la trasparenza.
L’emissione in blockchain è parte di una più ampia strategia della Banca Mondiale volta a sfruttare il potenziale delle disruptive technologies per le sue politiche di sviluppo globale. Nel giugno 2017 World Bank ha infatti lanciato Blockchain Innovation Lab per studiare l’impatto di questa tecnologia così come di tute le altre emergenti in ambiti come il supply chain management, i pagamenti cross-border, l'istruzione e il carbon market trading.
“Siamo lieti – dichiara Arunma Oteh, Tesoriere e Vice Presidente della Banca mondiale - che questa emissione pioneristica che utilizza la distributed ledger technology (Dlt), sia stata accolta così bene dagli investitori. In particolare, siamo particolarmente colpiti dal grande interesse da parte di istituzioni ufficiali, gestori di fondi e banche. Non avevamo dubbi che avremmo avuto successo nel trasformare l'idea in realtà perché questi investitori di alta qualità capiscono il valore che deriva dallo sfruttare questa tecnologia per innovare il mercato dei capitali”.
L'utilizzo della blockchain nel mondo finanziario-bancario e, in particolare, nell'area dei pagamenti sarà uno dei temi centrali del prossimo Salone dei Pagamenti, che si terrà al MiCo Milano Congressi il prossimo 7, 8 e 9 novembre.