Sicurezza, flessibilità e inclusione: la forza delle monete digitali
di Mattia Schieppati
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8 Novembre 2021
Per SIA gli sviluppi in corso, in particolare negli ambiti delle central bank digital currency e delle stablecoin, aprono nuove opportunità non solo di business, ma anche di stabilità del sistema e di inclusione. Come spiega Alessandro Agnoletti, Head of Innovation
È il grande tema di scenario che sta catalizzando i ragionamenti e le strategie di tutto il settore, e che sta tenendo banco al Salone dei Pagamenti 2021. «Le nuove forme di moneta digitale, in particolare le centralbank digital currency (CBDC) e stablecoin, pongono il mercato globale dei pagamenti di fronte a quesiti importanti in merito, per esempio, a stabilità del sistema finanziario, sovranità monetaria e inclusione», premette Alessandro Agnoletti, Head of Innovation di SIA, azienda protagonista di questa grande epoca di trasformazione nell’ambito dei payments, e che ha uno sguardo privilegiato sull’orizzonte europeo.
Dottor Agnoletti, che prospettive si aprono con questo impegno diretto delle banche centrali nell’ambito delle monete digitali?
Il potenziale atteso dalle central bank digital currency è rilevante, unendo alla sicurezza della moneta emessa e garantita da banca centrale la flessibilità delle stablecoin. Sarà interessante monitorare le decisioni prese dalla BCE e dalle altre banche centrali e gli impatti delle esperienze in corso, ancora limitate in maturità.
Quali sono, a livello internazionale, le esperienze cui è utile guardare?
È interessante, per esempio, la sperimentazione dello Yuan digitale che stanno conducendo in Cina, ma anche – per parlare di sistemi di dimensioni più piccole – il recente lancio del eNaira in Nigeria e del SandDollar a Bahamas. Le stablecoin, invece, particolare tipologia di moneta digitale di valore stabile, in quanto per esempio agganciate ad un mezzo di scambio tradizionale, hanno già oggi un valore cumulato superiore a 100 miliardi di dollari (in gran parte concentrato su Tether e USD Coin), quadruplicato rispetto al 2020, con un transato medio giornaliero prossimo ai 75 miliardi di dollari, circa il doppio del transato bitcoin. Complessivamente, CBDC e Stablecoin promettono entrambe funzionalità innovative, quali ad esempio la programmabilità e l’apertura a modelli di finanza decentralizzata (la cosiddetta DeFi).
Qual è l’impegno di SIA, su questo fronte?
SIA è in costante monitoraggio attivo di queste evoluzioni, in particolare nell’Eurozona, attraverso un confronto continuo con le istituzioni europee ed extra europee e un osservatorio dedicato. SIA è inoltre concentrata sulla valorizzazione del proprio specifico know-how, soprattutto nelle applicazioni blockchain e nella gestione delle reti di accettazione, per disegnare e sperimentare modelli di offerta innovativi e sostenibili che tutelino la sicurezza, l’inclusione finanziaria e l’interoperabilità fra sistemi di pagamento. In particolare, abbiamo sviluppato una piattaforma per la gestione di digital asset compatibile con i modelli di moneta digitale di cui stiamo parlando e che ha già supportato con successo le sperimentazioni di use case innovativi basati sul concetto di moneta programmabile, come lo split payment e le monete di scopo.