Leasing Finanziario: un white paper di Intesa (Kyndryl) spiega perché in digitale è meglio
di Mattia Schieppati
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21 Dicembre 2023
Un approfondimento che, passo dopo passo, mostra come l’utilizzo di una tecnologia o di un’applicazione digitale che non solo semplifica, ma anche potenzia l’intero processo, migliorando la customer experience.
Il percorso di richiesta e stipula di un leasing finanziario da parte di una piccola e media impresa è l’esempio più immediato e concreto di come le opportunità e gli strumenti oggi a disposizione nell’ambito digitale consentano una customer journey più efficace, semplice, rapida e sicura di una “normale” pratica fatta di appuntamenti in filiale, compilazione di pile infinite di documenti, firme a ripetizione e possibili dimenticanze in corso d’opera. Un salto di qualità che però incontra ancora una sorta di resistenza culturale.
Ed è infatti un approccio più di divulgazione culturale che di insight tecnologico quello che
Intesa, a Kyndryl company, ha approfondito in un
White Paper dedicato dal titolo Leasing: il presente è già digitale (
vedi qui per il download gratuito).
La platea di potenziali utenti, piccolissime, piccole e medie imprese, è anche quella che, dicono le ricerche (come l’ultimo “Rapporto annuale sul leasing 2022” di Assilea), mostra una maggiore propensione alla digitalizzazione come strumento di efficientamento dei processi e di leva per la crescita. Un terreno quindi fertile per una transizione al digitale anche per funzioni specifiche come, appunto, la stipula di un leasing finanziario.
Il White Paper percorre, passo dopo passo, tutte le fasi di questo tipo di pratica, e a ogni fase del processo (la raccolta dei dati; il riconoscimento, l’adeguata verifica, la normativa; la firma digitale; la conservazione a norma) viene approfondito l’utilizzo di una tecnologia o di un’applicazione digitale che non solo semplifica, ma anche potenzia l’intero processo, migliorando la customer experience.
Con una nota di fondo importante: i veri benefici della trasformazione digitale si manifestano quando le diverse soluzioni digitali comunicano tra loro, formando un ecosistema digitale armonico. Solo attraverso una stretta integrazione, in cui la raccolta dei dati si sintonizza con il riconoscimento e la firma digitale, che a sua volta si interfaccia in modo fluido con le pratiche di conservazione a norma, è possibile sbloccare appieno il potenziale della trasformazione digitale nel leasing, permettendo di migliorare l’efficienza operativa, creare un ambiente in cui i dati fluiscono senza intoppi e promuovere la coerenza e la coesione in ogni fase del ciclo contrattuale.
La trasformazione digitale non può quindi prescindere dall’interconnessione e dall’integrazione sinergica delle diverse soluzioni digitali adottate. Solo con un progetto completo e studiato sul lungo periodo - sottolineano gli esperti di Intesa - si potrà infatti godere di tutti i vantaggi della trasformazione digitale.
«Al momento di avvio di un progetto di trasformazione digitale, Intesa affianca i clienti con un team di esperti di analisti di processo, prodotto e compliance per poter definire e analizzare i requisiti di base, eventualmente anche mediante modalità di lavoro agile, coinvolgendo tutti gli stakeholder nella definizione della soluzione in una fase preliminare di analisi», spiega Flavia Lancioni, Head of Financial Services di Intesa (nella foto). «Successivamente, una volta definita la soluzione insieme ai nostri solution consultant, si passa alla fase di realizzazione e implementazione, coordinata dal project management. Il contesto normativo europeo, con iniziative come il regolamento "eIDAS 2.0", “Europa digitale 2021-2027” e “2030 Digital Decade”, evidenzia l’impegno verso la trasformazione digitale come leva strategica per la crescita economica. Le PMI, principali attori nel settore del leasing, mostrano un crescente interesse e propensione alla digitalizzazione, riflettendo una tendenza che si sta diffondendo in tutta Europa».