I 5 tech-trend del 2020 in banca
di Mattia Schieppati
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3 Gennaio 2020
Se il 2019 è stato l’anno dell’open banking, quali tecnologie guideranno gli scenari del mondo bancario e finanziario del nuovo anno? A dare la svolta sarà la diffusione dello standard 5G, che consentirà l’abilitazione di servizi evoluti. Cloud ibridi, blockchain e sistemi vocali rappresentano nuove opportunità di business. Ma anche la sfida della sicurezza, che dovrà fare i conti con il boom dell’intelligenza artificiale ...
Se l’anno appena concluso è stato segnato in maniera determinante dal percorso di avvicinamento e, quindi, dall’entrata in vigore della Psd2, che ha chiamato le banche a riconcepirsi come piattaforme tecnologiche aperte, il 2020 si preannuncia come l’anno nel quale questa rivoluzione – culturale, prima ancora che tecnologica – potrà essere consolidata e messa a frutto. Facendo dell’open banking non più (o solo) un obbligato adempimento normativo, ma una leva di valore che apre nuove opportunità di business per le imprese bancarie.
Su questa innovazione strutturale, o accanto a essa, si innestano altre tecnologie trasversali alle diverse industrie, ma che potranno avere un’applicazione e una ricaduta importante nelle banche. Ecco le principali.
5G & WiFi6
Dopo le diverse sperimentazioni sviluppate a livello industriale (per esempio nella sanità, con operazioni chirurgiche da remoto, o nella mobilità, con test sempre più evoluti relativi alla guida autonoma), già dalla fine del 2019 la connettività di quinta generazione è diventata una tecnologia a portata di smartphone, con l’arrivo sul mercato di device che la supportano e delle prime offerte degli operatori telefonici (in Italia, per ora, Tim e Vodafone).
Il 5G non rappresenta solo un’evoluzione degli standard di comunicazione, ma un vero e proprio cambio di paradigma. Con una velocità di trasmissione di più di 10 volte superiore rispetto al 4G, viene praticamente annullata la latenza, ovvero il “tempo di reazione” tra comando ed esecuzione.
Come tutti i comparti industriali, banche e mondo finanziario sono chiamati a comprendere e implementare tutte le opportunità commerciali e di processo dell’accesso a un’Internet superveloce e stabile ovunque. L'impatto più significativo riguarderà l’implementazione dell’Internet of Things: tutti i componenti dell'universo IoT saranno in grado di connettersi tra loro senza soluzione di continuità, raccogliendo e trasferendo una massa dati 10 volte superiore rispetto all’oggi. Il 5G sarà inoltre disponibile tramite connessioni cablate, portando alla convergenza di tecnologie fisse e mobili.
Questo si tradurrà in potenziali miglioramenti dell'esperienza del cliente: per esempio, gli assistenti virtuali, abilitati da una maggiore velocità di elaborazione dei dati, saranno in grado di fornire più informazioni contestuali in tempo reale. Sarà inoltre possibile aumentare la sicurezza, grazie alle ricadute che la trasmissione 5G avrà sui sistemi di riconoscimento biometrico.
Collegata al 5G è l’implementazione del WiFi 6, la nuova generazione di connettività WiFi. Simile all'impatto del wireless 5G, WiFi 6 fornirà connettività ed elaborazioni più veloci negli edifici in cui è disponibile il WiFi (luoghi di lavoro, ma anche abitazioni e spazi commerciali), con velocità 3 volte più veloci rispetto a quelle oggi disponibili.
Cloud ibrido
La velocità dell’evoluzione dei sistemi cloud da un lato, dall’altro la diffusione di una cultura cloud-oriented presso banche e istituzioni finanziarie (anche italiane) stanno spingendo verso quella che sarà, per gli analisti, la configurazione operativa più adottata: quella del distributed cloud o cloud ibrido. Entro il 2022, secondo gli analisti di Gartner, il 75% dei dati aziendali verrà creato ed elaborato al di fuori del data center proprietario o di un cloud centralizzato.
Su questa tendenza si innestano strategie sempre più evolute di multicloud ibrido, che sfruttano la possibilità di spostare le applicazioni business mission-critical nell'ambiente di volta in volta più adatto e funzionale: cloud pubblico, on-premise o cloud privato.
Secondo Ibm, il cloud ibrido rappresenta un'opportunità di mercato di 1.200 miliardi di dollari e quasi l'80% dei decisori It lo vede nel proprio futuro. Tra i vantaggi della soluzione ibrida gli esperti evidenziano la resilienza, la scalabilità e la modularità rispetto a una sempre più ampia varietà di applicazioni Api e tipologie di dati.
Soluzioni di intelligenza artificiale aiuteranno a gestire l’accresciuta complessità del sistema distribuito, mentre dashboard in grado di offrire una panoramica generale delle operazioni cloud diventeranno un tool fondamentale per gli amministratori. Ciò consentirà alle aziende di ottimizzare i propri ambienti, collocando i carichi di lavoro giusti nel posto giusto, tenendo sotto controllo i costi e gestendo le chiavi di sicurezza e la crittografia in modo efficace.
Blockchain
Nel 2020 parleremo ancora di blockchain? Vero, quella delle tecnologie ad autenticazione distribuita è stata una delle voci più citate e attese degli ultimi due anni, trasformando questa branca del digitale da oscuro mondo da temere (Bitcoin, traffici più o meno leciti da deep web, ecc.) a straordinaria opportunità di business. Nel 2020 tutte le teorie sbandierate negli anni passati hanno le carte in regola per tradursi in realtà.
Ci sono ancora diversi punti di domanda aperti rispetto all’adozione di soluzioni blockchain in banca e nel mondo finanziario, dovuti a temi di regolamentazione e compliance, di scalabilità e di interoperabilità. Ma, di contro, stanno uscendo dalla fase di test soluzioni blockchain in ambito retail e per il corporate banking che confermano come questa tecnologia rappresenti degli effettivi vantaggi quali il miglioramento della fiducia, la trasparenza e costi potenzialmente inferiori, riducendo i tempi delle transazioni e migliorando i flussi di cassa.
Un caso in cui la blockchain applicata al mondo bancario è già realtà è quello di Spunta Project, il progetto promosso dall’ABI e coordinato da ABI Lab che applica la Dlt alla spunta interbancaria. Spunta Project entrerà a regime a marzo, dopo aver completato di recente il test tecnico (sono stati caricati 200 milioni di dati, simulando il comportamento in produzione di tutto il mondo bancario che opera in Italia). Un esempio di successo per le banche italiane, tra le prime a puntare sui vantaggi della Dlt.
Altri campi dove la blockchain potrà dare i contributi più significativi sono quelli della gestione delle rimesse, la prevenzione delle frodi e il risk scoring.
Voice revolution
Con lo sviluppo di sistemi di assistenza vocale sempre più evoluti siamo senza dubbio entrati in una nuova “epoca della voce”: la comunicazione tra umani e macchine passerà sempre meno attraverso tastiere e schermi touch e sempre più attraverso comandi vocali o veri e propri dialoghi. Alexa, Siri, Cortana, Bixby, Google Home saranno sempre più dei compagni di vita e di lavoro: secondo gli analisti di Canalys, gli smart speaker venduti nel 2019 nel mondo sono stati circa 210 milioni, ben l’82,4% in più rispetto al 2018.
Via via che l’adozione di questi sistemi entrerà nelle abitudini degli utenti, cresceranno anche le possibilità per le aziende, anche bancarie, di sfruttare questa tecnologia per fare della banca una delle “voci” quotidiane di interazione con l’utente.
Questo significa, da un lato, un grande lavoro nell’ottimizzazione della presenza delle banche e dei loro servizi sui motori di ricerca, dall’altro l’applicazione di sistemi avanzati di intelligenza artificiale per dare la possibilità di sviluppare una comprensione intuitiva di ciò che un consumatore sta cercando di dire. L'integrazione tra piattaforme digitali, filiali e altri punti di contatto con il cliente sarà fondamentale per sviluppare una strategia di “commercio vocale” di successo: il consumatore darà sempre più per scontato il fatto che la tecnologia vocale sia perfettamente integrata con l'intero percorso della customer experience e non sia una cosa in più o estranea.
Infine, le interazioni vocali del futuro dovranno incarnare lo spirito e la personalità distintiva di ogni brand: l’identificazione di un’azienda passerà meno attraverso i canali visivi e progressivamente sempre più attraverso l’udito. Il logo, il colore del brand, le immagini di campagna saranno tanto importanti quanto la voce, la semantica, l’accento, il tono che personalizzerà la presenza di ogni banca (e di ogni altra marca) attraverso gli speaker. Una bella sfida per le banche e per tutto il mondo della comunicazione.
AI Security
Il crescente utilizzo di strumenti di Intelligenza artificiale e di machine learning per facilitare le interazioni con i clienti e i processi interni, se da una parte porta a enormi potenzialità, dall’altra crea nuove sfide per il team di sicurezza, aumentando in maniera esponenziale i potenziali punti di attacco: IoT, cloud computing, sistemi connessi.
Sono tre le aree chiave sulle quali i reparti deputati alla sicurezza informatica dovranno concentrarsi:
- proteggere sistemi basati su intelligenza artificiale,
- sfruttare l’Ai stessa per migliorare la sicurezza,
- anticipare in modo predittivo eventuali comportamenti malevoli grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.