Avete mai visto un hacker in azione?
di Mattia Schieppati
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9 Giugno 2021
Dalla teoria alla pratica. Nell’Innovation Workshop organizzato il collaborazione con 7Layers e Fastweb il prossimo 16 giugno (
iscriviti qui), la simulazione video di un cyber attacco. Per ragionare in maniera concreta, con gli esperti del settore, sui servizi di Managed detection and Response
Quello della cybersecurity è un tema ampio e complesso. Che spesso viene considerato come “questione per esperti”. Invece – ormai dati, statistiche e notizie quotidiane dovrebbero avercelo insegnato – la sicurezza informatica è un elemento fondamentale della sicurezza non solo economica, ma anche sociale. Per questo, è altrettanto fondamentale che tutti abbiano consapevolezza di quelli che sono i rischi di una bassa cultura della sicurezza, e quali possono essere gli strumenti e gli atteggiamenti per fronteggiare in maniera efficace la cybercriminalità.
Si basa su questi doppio livello, di diffusione della competenza e cultura della sicurezza da un lato, ma anche di osservazione pratica e concreta di come opera il mondo hacker (e quali risposte si possono mettere in campo), l’Innovation workshop organizzato il prossimo mercoledì 16 giugno, alle 11, da Bancaforte in collaborazione con 7Layers, leader internazionale nell’ambito delle soluzioni per la cybersecurity e Fastweb.
Protagnisti del workshop, dal titolo MRD, SOC (R)Evolution - Evoluzione dei Servizi di Managed Detection and Response, Riccardo Baldanzi, Fondatore e CEO 7Layers, e Simone Rapizzi, Ceo di Whetu. Come spigano i protagonisti, presentando i contenuti del workshop, l'evoluzione delle minacce informatiche richiede una trasformazione dei sistemi di protezione sia delle banche che delle aziende in generale: l'adozione di servizi di Managed Detection and Response insieme agli strumenti di Threat Intelligence consentono un approccio proattivo e avanzato per monitorare, rilevare e rispondere alle minacce prima che l'entità del danno raggiunga il suo massimo livello.I SOC tradizionali, che hanno tipicamente inserito il SIEM al centro dei loro processi di security, mantengono la loro importanza per quanto riguarda gli aspetti legati alla conformità normativa in termini di reporting ma, viste le difficoltà nell’individuare tutte le sofisticate TTPs e IoC degli attaccanti, debbono essere necessariamente integrati con strumenti innovativi di detection che sfruttino istanze di threat intelligence e competenze di cyber analyst.
Nel corso del workshop, verrà presentata la simulazione video di un cyber attack reale, che sarà l’occasione per mostrare in maniera esplicita quali rischi nascosti corrono ogni giorno le nostre strutture operative.
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