All’IBM Think 2023 la trasformazione digitale, in pratica
di Mattia Schieppati
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15 Settembre 2023
Nella giornata promossa dalla multinazionale della tecnologia, uno sguardo sulle potenzialità e le applicazioni dell’AI Generativa nei diversi campi del business. Nell’ambito bancario, assicurativo e dei pagamenti numerose le case history premiate con il Think Award, segno di un settore che sta investendo in maniera importante sull’innovazione
La trasformazione digitale, in pratica. Vissuta a tu per tu con i protagonisti e le tecnologie che stanno cambiando il modo di fare business, e di conseguenza anche la quotidianità di imprese e persone. Questa la “summa” che si può trarre dall’edizione 2023 di IBM Think Milano, l’evento durante il quale la multinazionale della tecnologia riunisce esperti, aziende e clienti negli spazi degli IBM Studios milanesi di piazza Gae Aulenti per un’overview sui temi più caldi dell’innovazione.
Grande “ospite” dell’evento è stato il tema dell’Intelligenza Artificiale, e le applicazioni al business dei più avanzati sistemi di AI Generativa rispetto ai quali IBM rappresenta, con la piattaforma watsonx, una voce da protagonista a livello globale.
Che cosa può fare l'AI
Come è emerso dai vari interventi, l’attuale potenziale dell’Intelligenza Artificiale offre alle aziende l’opportunità di ottenere un significativo passo avanti in termini di produttività e competitività in un contesto storico-economico complesso. La stessa sostenibilità nelle organizzazioni passa dalla capacità di sfruttare gli insight che arrivano dai dati, nonché di renderli operativi nelle azioni aziendali.
Ma l’adozione dell’AI in azienda richiede governance, ovvero una base dati organizzata e l’automazione intelligente tra strumenti e team che permettano alle organizzazioni di cogliere nuovi scenari di crescita. Senza dimenticare la sicurezza: fondamentale è l’implementazione di modelli di cybersecurity zero trust per proteggere i dati sensibili attraverso una protezione rigorosa e un monitoraggio continuo.
Le sfide per IBM
Tre gli ambiti in particolare rispetto ai qualiIbm ha scelto di giocare la propria partita nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa, così come spiegato dall’ad di IBM Italia, Stefano Rebattoni: digital labor, vale a dire tutto ciò che oggi è intensivo, in termini di dati, dal backoffice all’Hr, fino al marketing, alla comunicazione, alla generazione di contenuti; customer care, rivolto sia alla clientela interna, sia a quella esterna, per la gestione del ticketing; intelligenza artificiale per l’IT, in questo caso sviluppo software, sviluppo di codice, migrazione di ambienti, mettendo a disposizione di sviluppatori e tecnici strumenti che possono accelerare di ordini di grandezza la modernizzazione di piattaforme e applicazioni, per generare quella agilità di cui il mercato ha bisogno.
«In un momento contraddistinto da forte incertezza determinata dall’incremento dei tassi di interesse, da una spinta inflattiva che resta sopra soglia, da una minore propensione alla spesa da parte dei consumatori, oltre che, naturalmente, dalle tensioni geopolitiche e dalle grandi sfide della transizione ecologica, del cambiamento climatico, dell’inclusione sociale, le imprese devono aver ben chiare le linee di indirizzo verso le quali orientare i propri investimenti», ha evidenziato Rebattoni.
Come? In primis, creare le condizioni per crescere, trovando nuove linee di ricavo, ampliare la propria base clienti, guadagnare market share. Sulla bottom line mantenere un focus preciso su produttività, efficienza, utili. Infine, restare resilienti, garantirsi la continuità operativa per poter gestire eventi inattesi e rispondere alle sfide della sostenibilità, in un’ottica rigenerativa e non estrattiva.
Banche protagoniste dei Think Award
Un ambito di innovazione rispetto al quale il settore bancario, finanziario e assicurativo ha un ruolo importante, e case history su cui riflettere. Lo dimostra il palmares dei premiati dei “Think Award”, l’iniziativa che ha chiuso l’evento e con la quale IBM ha celebrato i migliori progetti basati su idee e tecnologie innovative - quali intelligenza artificiale, cloud ibrido e quantum computing - realizzati in un percorso di trasformazione digitale sostenibile da aziende, partner, associazioni e università. Un premio che ha l’obiettivo di mettere in luce le organizzazioni che si distinguono per la capacità di dare impulso alla transizione digitale ed ecologica, favorendo la crescita e lo sviluppo del Paese, a beneficio del territorio e della collettività. Grazie a progetti innovativi in grado di valorizzare le tecnologie esponenziali e preservare ogni genere di risorse - da quelle naturali, agli asset aziendali fino al capitale umano - è possibile rispondere in modo più efficace alle necessità e sfide dell’attuale scenario economico, sociale e ambientale.
Nella categoria Sostenibilità Ambientale hanno ricevuto il riconoscimento l’Intesa Sanpaolo Innovation Center, “per l'impegno e il forte contributo allo sviluppo di una innovazione, sostenibile e inclusiva, a supporto delle aziende e dei clienti di Intesa Sanpaolo”; BPER Banca, “per i progetti ad elevato contenuto trasformativo e di innovazione che aiuteranno il gruppo a migliorare l'esperienza dei propri clienti per una banca moderna pronta al futuro” e NEXI, “per la modernizzazione sostenibile e sicura della piattaforma core di payment processing di Nexi, con l'obiettivo di renderla sempre più affidabile e quantum safe per i propri clienti”.
Nella categoria Sostenibilità di business premio a Unipol SAI, “per aver modernizzato l’infrastruttura tecnologica e adottato soluzioni software innovative, oltre a competenze consulenziali e professionali, a supporto della piattaforma integrata al servizio del cliente, che riveste un ruolo centrale nel modello di business del Gruppo Unipol”.
Infine, nella categoria Sostenibilità sociale, sul podio di nuovo Intesa Sanpaolo, “per l'impegno a sostegno del capitale umano e delle competenze professionali capaci di guidare l'innovazione tecnologica in modo equo inclusivo e rispettoso di ogni diversità”.
«Le sfide che abbiamo di fronte – rallentamento economico, cambiamenti climatici, costi energetici, crisi delle catene di produzione e approvvigionamento, aggiornamento delle competenze professionali,solo per citarne alcune – possono essere affrontate e vinte solo grazie alla collaborazione sinergica di organizzazioni pubbliche e private, capitale umano adeguatamente formato e tecnologie trasformative come intelligenza artificiale, cloud ibrido e quantum computing», sottolinea Maurizio Decollanz, direttore marketing e comunicazione di IBM Italia. «Riconoscere il valore di aziende, partner, associazioni e università che stanno contribuendo a fonteggiare queste sfide è fondamentale per incoraggiarle a proseguire sulla strada della collaborazione partecipata e dell’open innovation».