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07 Dicembre 2024 / 19:58
Le 5 dimensioni del Framework IDG

 
ESG

Le 5 dimensioni del Framework IDG

di Myriam Ines Giangiacomo, fondatrice e CEO di Bottega Filosofica - 26 Gennaio 2024
Secondo appuntamento della rubrica che Bancaforte dedica agli “Inner Development Goals”, gli Obiettivi di Sviluppo Interiore. Dopo aver descritto il quadro d'insieme e gli obiettivi (leggi qui: Le competenze necessarie per i leader dello sviluppo sostenibile) Myriam Ines Giangiacomo di Bottega Filosofica ci accompagna alla scoperta delle 5 dimensioni del Framework IDG, che evidenzia le qualità, competenze e capacità necessarie alle persone per affrontare le sfide del XXI secolo e conseguire gli obiettivi sistemici dell’Agenda 2030 dell’ONU
In un'epoca in cui l'attenzione agli elementi esteriori e le soluzioni di tipo meccanicistico sono ancora prioritarie, il concetto di Obiettivi di Sviluppo Interiore (IDGs) emerge come un approccio innovativo in grado di connettere lo sviluppo personale alla sostenibilità collettiva e al cambiamento sistemico.
Proponendosi come qualcosa di differente e complementare rispetto agli SDGs (gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030), che si concentrano quasi esclusivamente su aspetti materiali, gli IDG ci conducono nel regno dello sviluppo integrato, guardando anche al benessere emotivo, psicologico, sociale.
La premessa, fondata su una vasta ricerca interdisciplinare, è semplice: senza un cambiamento fondamentale nei valori umani, nella comprensione - di sé, degli altri e del mondo - e nelle capacità di leadership, le soluzioni ‘esterne’ potrebbero rivelarsi troppo lente, inadeguate o di breve durata.
Il Framework IDG (illustrato nel proseguimento si questo articolo), quindi, si propone come una sorta di ‘lente’ attraverso la quale guardare a tutte le nostre azioni per valutarle alla luce delle qualità, competenze e capacità necessarie per realizzare concretamente e in maniera durevole gli impegni presi con l’Agenda 2030 e andare oltre la semplice compliance con i criteri ESG.
Una sfida senza precedenti che dobbiamo affrontare oggi e che richiede di equipaggiarci adeguatamente a livello individuale e, conseguentemente, collettivo. Adeguatamente vuol dire in maniera nuova, inedita come inediti sono i problemi che ci troviamo ad affrontare.
La nostra storia evolutiva, che ci ha forgiato per rispondere alle minacce immediate con processi decisionali a breve termine, spesso si rivela non all'altezza dei problemi astratti e a lungo termine che in questo nostro tempo ci troviamo di fronte. Non solo, talvolta si innesca una reazione paradossale che ci fa alzare barriere psicologiche inconsce come dissenso, giustificazione, negazione quando ci confrontiamo con la complessità dell'ambiente e dei problemi sociali contemporanei, che spesso supera le nostre capacità cognitive innate.
Tale complessità richiede, invece, un cambiamento nella nostra mentalità di fondo e in quei comportamenti umani che ci hanno condotto alla situazione globale attuale.
Lo sviluppo personale e la cura della dimensione spirituale non sono concetti nuovi nella storia dell'umanità: le civiltà e le religioni antiche ne hanno sempre riconosciuto l'importanza anche se con interpretazioni e pratiche differenti da una cultura all'altra.
Sviluppo interiore, autoriflessione, condotta etica sono stati elementi trasversali e costanti della vita umana per millenni. Cosa ci ha distratto negli ultimi due secoli da questi aspetti fondamentali? In che modo possiamo reintegrare questi principi per affrontare le sfide contemporanee e aumentare il benessere e la prosperità umana?
L’iniziativa IDG ha cercato di dare risposta a quest’ultima domanda definendo un framework di composto da 23 tra qualità, competenze e capacità interagenti tra loro in maniera sistemica.
Il Framework degli Inner Development Goals è stato messo a punto con il contributo di un folto gruppo di studiosi, manager, consulenti operanti a livello globale, che hanno identificato le qualità, competenze e capacità necessarie a tutti gli esseri umani per affrontare le sfide del XXI secolo e conseguire gli obiettivi sistemici dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Questo sforzo innovativo e collettivo mira a diffondere e integrare questi elementi cruciali nei diversi aspetti della vita individuale e sociale.
L’intento del Framework IDG è principalmente pedagogico ed esso è, prima di tutto, uno strumento di comunicazione per aiutare a concettualizzare e coltivare in ciascuna persona – e quindi anche ciascuna organizzazione - lo sviluppo interiore.
Il Framework utilizza un linguaggio volutamente semplice, comprensibile ed efficace per consentire a coloro che prendono le decisioni e a coloro che operano al loro interno, di incorporare gli Obiettivi di Sviluppo Interiore nei rispettivi governi, nelle organizzazioni, nelle istituzioni così come nella vita personale.
L'idea alla base dell’iniziativa generatrice degli IDGs è che la creazione di un quadro di riferimento percepito come completo - innovativo e capace di dare un senso più profondo all’agire quotidiano - attiri l'interesse, favorisca l'impegno e stimoli il suo ulteriore sviluppo anche attraverso la cooperazione con istituzioni e altri partner significativi.
Se guardiamo il Framework IDG accanto ad altri quadri di riferimento, inoltre, la sua peculiarità appare evidente.
Mentre molte strategie di sviluppo, come quella degli SDGs, forniscono una visione globale delle sfide che il mondo ha di fronte, gli IDGs si concentrano sul ruolo individuale e collettivo all'interno di questi sistemi più ampi.
Non si tratta di una prospettiva alternativa, ma piuttosto di una prospettiva complementare, che sottolinea come il cambiamento a livello macro sia inestricabilmente legato alle trasformazioni a livello micro.
Il Framework si propone come una mappa che può aiutarci a navigare nel paesaggio della nostra vita interiore. Identificando le diverse aree di sviluppo, ci consente di gestire meglio le complessità, approfondire la connessione con noi stessi, gli altri e il mondo e, in sintesi, di aumentare la nostra efficacia come agenti di cambiamento e leader, aprendo la strada a un futuro più sostenibile.
L’espressione ‘interiore’, infatti non si riferisce esclusivamente all'introspezione individuale e alle qualità personali. Il termine implica certamente lo sviluppo personale e la consapevolezza di sé, ma, quando viene applicato a contesti più ampi, può comprendere anche i valori, i principi, la cultura e l'ethos di collettivi e organizzazioni.
 

Una rubrica per chi vuole essere agente di cambiamento

La proposta che facciamo con questa rubrica di Bancaforte, nella logica dell’iniziativa IDG, non vuole essere semplicemente un’occasione di conoscenza di qualcosa di nuovo ma vuole avere dei concreti risvolti pratici.
Attraverso la riflessione - guidata e in autonomia - ogni articolo offrirà anche l’opportunità per compiere un piccolo passo di sviluppo interiore e per cambiare, anche di poco, i nostri comportamenti rendendo concreto e il desiderio – o la necessità – di essere agenti di cambiamento.
Questo consentirà a ciascuna persona – in qualsiasi ruolo si trovi – di avere un reale impatto positivo sui contesti nei quali opera al fine di generare maggiore valore – tangibile e intangibile - nella direzione di una maggiore sostenibilità per sé stessa e per i propri stakeholder.
Per questo la struttura che abbiamo disegnato per ogni articolo vedrà sempre presenti quattro sezioni:
Per conoscere, presenterà una breve introduzione al tema trattato con informazioni ed elementi di contesto che aiuteranno a inscrivere l’argomento in una cornice più ampia e ad averne una migliore comprensione.
Per riflettere, proporrà ogni volta alcune domande, semplici ‘prompt’ per cominciare a pensare a qualcosa di nuovo o in modo diverso. Suggeriamo di utilizzare lo strumento del journaling, letteralmente ‘tenere un diario’. Si tratta di una riflessione scritta, personale e libera, in cui ci si affida alla propria intuizione lasciando emergere liberamente i pensieri e riportandoli per iscritto senza censure e aggiustamenti. Non quindi la costruzione di un testo finalizzato ma il ‘portare fuori’, cristallizandolo su carta, una sorta di dialogo interiore.
Per agire, dal prossimo articolo piccole proposte di sperimentazione, pratiche da realizzare, esempi ai quali ispirarsi.
Per approfondire, materiali aggiuntivi ritenuti interessanti o utili.
 

Per conoscere

Il Framework degli Inner Development Goals è articolato in 5 dimensioni ciascuna delle quali è accompagnata da una breve e semplice descrizione che ne spiega le caratteristiche e il significato:
Essere - Coltivare la nostra vita interiore e sviluppare e approfondire la relazione con i nostri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche, ci aiuta a esser presenti e a fronteggiare la complessità in modo propositivo e non reattivo.
Pensare - Sviluppare le nostre competenze cognitive accogliendo prospettive differenti, valutando le informazioni e considerando il mondo come un insieme interconnesso, è fondamentale per prendere decisioni sagge.
Relazionarsi - Apprezzare, prendersi cura e sentirsi in contatto con gli altri, come i vicini, le generazioni future o la biosfera, ci aiuta a creare sistemi e società più giusti e sostenibili per tutti.
Collaborare - Per progredire su questioni condivise, dobbiamo sviluppare le nostre capacità di includere, dare spazio e comunicare con interlocutori con valori, capacità e competenze diverse.
Agire - Qualità come coraggio e ottimismo ci aiutano ad acquisire vero potere, rompere vecchi schemi, generare idee originali e agire con perseveranza in tempi di incertezza.

 

Per riflettere

Cominciamo ‘dolcemente’ a fare nostro il framework IDG e portarlo nella nostra vita personale e in quella delle organizzazioni e degli altri contesti in cui operiamo.Prendiamoci qualche minuto di tempo in tranquillità, lasciamo andare i nostri pensieri e, possibilmente come suggerito sopra, scriviamoli in una sorta di diario.
Guardando all’anno appena concluso con gratitudine, quali sono state le esperienze (da 5 a 10) per me più significative e per le quali provo interiormente un sentimento di gratitudine?
Cosa ho imparato durante l’anno e quale contributo sento di aver portato alla collettività alla quale appartengo?
Quale dimensione del Framework IDG sento il desiderio di rafforzare nell’anno che sta iniziando?
Qual è il primo passo che potrei compiere per favorire questo rafforzamento? E quindi cosa mi impegno a fare di nuovo o meglio da subito per dare concretezza al mio primo passo? Da cosa mi accorgerò di star andando nella direzione giusta?
 

Per approfondire

Guarda su Vimeo il video: The IDG Film
 
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Fonte: L'immagine dell'articolo è tratta da The IDG Film 
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