Banner Pubblicitario
21 Novembre 2024 / 16:16
Il denaro? È una magia

 
Pagamenti

Il denaro? È una magia

di Mattia Schieppati - 9 Ottobre 2019
Uno psicoanalista-umanista e un mago salgono sul palcoscenico del Salone dei Pagamenti per raccontare il valore del denaro nell’epoca della smaterializzazione. Accade il 7 novembre alle ore 10, in una conferenza-spettacolo nata allo Iulm di Milano che coinvolge in maniera nuova gli studenti, ma che ha tanto da insegnare anche agli adulti
Cosa succede a un mago quando va in crisi? Quando scopre che gli strumenti del suo lavoro – la capacità di creare mondi di illusione, e le monete che fa apparire e sparire tra le sue dita – non riescono più a far presa sul pubblico? Semplice, va dallo psicoanalista. Comincia così, da questa situazione di impasse esistenziale, l’evento artisticamente più curioso ed extravagante che coinvolgerà il pubblico il prossimo 7 novembre, nella seconda giornata del Salone dei Pagamenti (leggi qui).
Ufficialmente è indicata in cartellone come «Conferenza-spettacolo di magia ed educazione al denaro», pensata, scritta, diretta e interpretata da Massimo Bustreo, umanista, consulente in psicologia dei consumi e del denaro, docente dello Iulm di Milano ma anche coach e formatore, qui nei panni dello psicoanalista che scava nel mago smagato, e Edoardo Ares, il mago appunto, illusionista professionista nonché allievo di Bustreo nello stesso ateneo milanese.

Psicologia e cultura

In pratica, sintetizza Bustreo, «una forma divulgativa nuova per chiamare a riflettere il pubblico, che sia una classe di studenti o – come in questo caso – una platea importante come quella del Salone dei Pagamenti, sui tanti e complessi temi legati alla psicologia del denaro, a come nelle scelte e nelle decisioni legate a questo atavico compagno dell’umanità entrino in gioco fattori legati alla neurologia, alla psicologia, alla sociologia, ma anche alla cultura e alla storia di ciascuno di noi. Il rapporto con il denaro è un elemento fondamentale della nostra vita psichica e sociale, ma non ci riflettiamo mai abbastanza. O non abbiamo le coordinate, gli strumenti per fare una riflessione compiuta».

Il valore dei soldi

Sul palco, il dialogo tra mago e psicanalista diventa così la cornice «per dare spazio al tema del denaro nella sua duplice veste», spiega Bustreo: «il denaro è ordinatore di valori ed emozioni che guidano comportamenti e aspettative, modificandone esiti e percezione, ma anche strumento capace di influenzare, con il suo potere suggestivo, i processi decisionali e la razionalità che si vorrebbe a lui associata». Sempre lungo quel sottile filo magico che separa magia, illusione, inganno dalla truffa o dal raggiro.
Lo spettacolo, tra parole, effetti di magia e la partecipazione interattiva del pubblico, ruota intorno a un tema chiave, che costituisce l’essenza stessa dei soldi: «il denaro è un’idea, è la rappresentazione della fiducia, garantisce il valore di uno scambio, è un elemento portatore di valore. La moneta è la concretizzazione di questa idea, la sua realizzazione pratica. Quello su cui è importante oggi riflettere, ed è importante farlo soprattutto con i giovanissimi, è quanto è rimasto oggi di questa percezione. Quanto ancora siamo capaci di riconoscere al denaro questo significato strumentale, e quindi di trasmetterlo alle nuove generazioni».

Accompagnare la smaterializzazione

Per il povero mago allenato a far comparire e scomparire monetine davanti agli occhi del pubblico, l’innovazione digitale e i processi di smaterializzazione del denaro sono un trauma. Il denaro che diventa impulso elettronico cambia le regole del gioco, nella magia ma soprattutto nella vita reale. «Se è giusto il processo che porta alla smaterializzazione, alla digitalizzazione del denaro non solo nei processi finanziari, ma anche nella vita di tutti i giorni, allora ecco che è ancora più fondamentale oggi aumentare le occasioni e gli strumenti volti all’educazione finanziaria. La smaterializzazione non deve essere un incentivo a deresponsabilizzare i nostri comportamenti rispetto al valore e all’uso del denaro», sottolinea Bustreo. «Già oggi i ragazzi hanno un rapporto leggero, strumentale, disincantato con il denaro. È come se non fossero più abituati a riconoscere nel denaro il “frutto” della fatica e del lavoro, e questo è un problema culturale. Che porta con sé, o che forse è causato, dallo sgretolamento dell’idea di futuro. Senza questa idea il denaro cessa di essere lo strumento per costruire qualcosa e diventa un fine. Le famiglie, la scuola, i media devono riflettere su questo e tornare a raccontare il denaro nel suo giusto valore. Il fatto che un evento importante come il Salone dei Pagamenti scelga di portare sul palco questo tema, di fronte a centinaia di ragazzi, ci dice il mondo delle banche ha maturato questa consapevolezza e sta mettendo in campo un impegno encomiabile rivolto alle nuove generazioni».

(Photo Credits: le fotografie presenti nell'articolo sono state realizzate da Alessandro Cimma)

 

Massimo Bustreo, lo psicoanalista

Edoardo Ares, il mago

CUSTOM PAY_SDP 2024 Banner Medium
ALTRI ARTICOLI

 
Pagamenti

L’educazione finanziaria? Può essere un gioco da ragazzi

Si intitola "Learn to P(l)ay! La sfida del gaming e dei pagamenti digitali" la sessione plenaria speciale, promossa al Salone dei Pagamenti giovedì...

 
Pagamenti

Ferrero (Nexi): “Continuiamo a investire in Italia per supportare lo sviluppo del mercato”

Pronti 400 milioni di euro per rafforzare ulteriormente la piattaforma tecnologica con l’obiettivo di evolvere la gamma di prodotti e creare...

 
Banche e Cultura

ARTISSIMA 2024 Reloaded

Quest’anno non siete potuti andare ad Artissima a Torino? Ecco come recuperarla.
Supervision, Risks & Profitability 2024
Supervision, Risks & Profitability è l’evento annuale promosso da ABI in collaborazione con DIPO dedicato...
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Banche e Sicurezza 2024
Banche e Sicurezza è l’evento annuale promosso da ABI, in collaborazione con ABI Lab, CERTFin e OSSIF,...
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Banner Pubblicitario