Da Enterprise un portale-ecosistema per le imprese
di Mattia Schieppati
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2 Novembre 2020
La novità che l’azienda presenta al Salone dei Pagamenti è un Portale corporate multi-servizi che dà alle aziende la possibilità integrare nella gestione dell’operatività bancaria attività parabancarie e ancillari al banking. In piena filosofia open
«Indagare sul futuro dei pagamenti in questo ultimo scorcio del 2020, non è come farlo in un qualsiasi altro momento storico. Durante questi mesi di pandemia siamo stati spinti infatti a trovare nel nostro sistema una chiave nuova per decifrare lo scenario e scrutare l’orizzonte in cerca di nuove risposte e nuove vie percorribili. Una chiave che passa per i valori, ovvero i pilastri intoccabili di ogni civiltà». Parte da una riflessione alta, di scenario, Stefano Trinci, Head of Marketing & Customers Management di Enterprise, per spiegare il percorso attraverso il quale l’azienda ha navigato attraverso questo periodo di incertezza globale sempre seguendo una stella polare nitida: la volontà non solo di fare innovazione, ma di portarla al servizio delle imprese.
La parola chiave intorno alla quale Enterprise struttura il proprio business e la presenza al Salone dei pagamenti di quest’anno è: “fiducia”. «Fiducia nel futuro, ma anche in tutte quelle tecnologie che rappresentano gli strumenti di lavoro al servizio dei nostri 350 clienti, per i quali, dall’inizio del lockdown, non abbiamo smesso di trasformare l’emergenza in opportunità», prosegue Trinci. «La fiducia che vogliamo sviluppare, infondere, mettere in gioco, è quell’universo di rapporti che riguardano i pagamenti di domani, universo nel quale chi progetta il futuro si confronta con chi lo vive. Per questo, come fautori della digitalizzazione, abbiamo deciso di interrogarci su quanta fiducia ripone il sistema, dagli addetti ai lavori ai cittadini, in un mondo sempre più “smaterializzato”. E lo abbiamo fatto affiancando alla nostra attività core un ciclo di talk digitali, dedicati proprio al rapporto tra virtuale e reale, dando la parola ad esperti di discipline e settori diversi. Un ciclo di cui daremo un saggio al Salone negli spazi a nostra disposizione, consapevoli che il ruolo di un’azienda che guarda al futuro con ottimismo è anche quello di veicolare questo ottimismo attraverso palinsesti culturali che parlino a tutti e non soltanto agli addetti ai lavori».
Un rinnovamento del pensiero che si traduce, anche, nella proposizione di novità di prodotti altrettanto disruptive. «La novità che portiamo al Salone dei Pagamenti 2020 dal punto di vista dei prodotti è il nostro Portale corporate multi-servizi (WTE – World Trade Ecosystem), che dà alle aziende la possibilità di gestire l’operatività bancaria - pagamenti, finanziamenti, eccetera - secondo il paradigma dell’Open Banking. Ma soprattutto si caratterizza per accogliere altre aree tematiche, parabancarie e ancillari al banking: per esempio la consulenza legale per la compliance, le quotazioni e i contratti assicurativi e per la logistica, la reportistica e ricerche di mercato… Il presupposto alla base di questo progetto è che in un unico “contenitore” digitale le aziende (soprattutto quelle con uno spiccato orientamento ai mercati esteri) possano gestire end-to-end il loro flusso di lavoro, accentrando tutti quegli strumenti che oggi utilizzano in modo destrutturato e non coordinato», spiega Trinci.
«Tutti questi servizi, forniti anche grazie all’inclusione di partner specialistici nell’area dei appartenenza, sono interconnessi e si scambiano informazioni tra loro, superando così l’approccio a silos dei prodotti verticali. Questo abilita a un sistema che fa leva in modo esponenziale sulle informazioni a disposizione, lavorando su big data, intelligenza artificiale e machine learning. Il risultato è una vera, piena resilienza digitale, più che mai fondamentale in questo periodo, che permette di “remotizzare” completamente l’accesso a tutti i servizi necessari, oltre a integrarli in un workflow cross-services completamente tracciabile, senza lacune di processo che richiedano interazione fisica - anche minima - tra cliente e provider, fosse anche solo per firmare contratti o consegnare documentazione cartacea. Infine, un elemento che credo importante sottolineare, è l’approccio collaborativo grazie al quale siamo arrivati a questo risultato. La piattaforma è il frutto uno sforzo di co-creazione realizzato anche grazie ai provider di mercato che hanno accettato di essere nostri partner in questo progetto».