Carte di pagamento, innovazione resiliente
di Mattia Scheppati
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10 Novembre 2020
Le card continuano a rappresentare il primo riferimento per i clienti. L’analisi di Giovanni Memoli, Sales Director Italy and Malta di Thales Group, che al Salone ha presentato una carta di pagamento biometrica. Sicura e “frictionless”.
«Durante li Salone dei Pagamenti abbiamo capito che i pagamenti stanno vivendo una nuova primavera, c’è una grande attesa rispetto alle innovazioni che vanno nella direzione di strumenti frictionless, contactless e touchless. Lo smartphone e gli smart objects sono senza dubbio protagonisti, con una serie di iniziative presentate durante le giornate dell’evento, ma la carta resta lo strumento più usato dalla maggior parte dei clienti». A fare una sintesi, ragionata e aperta al futuro, del flusso di innovazione che ha attraversato il Salone è Giovanni Memoli, Sales Director Italy and Malta di Thales Group.
Dottor Memoli, uno dei temi che ha tenuto banco al Salone dei Pagamenti è quello della "resilienza", in risposta all'emergenza Covid. Guardando allo scenario e alle tecnologie, emerge come la carta di pagamento sia ancora lo strumento di pagamento più resiliente. È così? Quali sono le caratteristiche che lo rendono tale?
Sì è così, abbiamo visto il fiorire di tante iniziative di pagamento alternative, molte su smartphone o wearables, ma osserviamo che la carta di pagamento resta lo strumento preferito. Riteniamo che in pochi si priverebbero completamente di una carta di pagamento e questo perché la carta resta ancora oggi lo strumento più affidabile e veloce; per usare una parola ricorrente durante il salone, è lo strumeno più “frictionless” che esista.
Quali sono i vantaggi delle carte di pagamento, dal punto di vista della sicurezza?
La carta di pagamento EMV è uno strumento tecnologico estremamente sofisticato che, dalla sua nascita, si è evoluto costantemente con ingenti investimenti sulla sicurezza. In effetti in letteratura non esiste alcun esempio di attacco a una tecnologia smart card, se non attraverso il furto della stessa e del pin. Ma visto che l’innovazione non si ferma, abbiamo delle nuove soluzioni anche su questo tema.
Su quali soluzioni in questo senso sta lavorando Thales, e perché rappresentano un'innovazione?
Thales ha sviluppato per prima
una carta di pagamento biometrica con la capacità di leggere l’impronta digitale, in sostituzione del pin, per autorizzare i pagamenti. Si tratta di un prodotto che elimina l’unico punto di “frizione” del pagamento con carta, rappresentato dal momento della presentazione del pin. Questa carta rende l’esperienza di pagamento completamente “touchless” altra caratteristica molto apprezzata e ricercata in tempi di Covid 19, ma anche “multicanale”, andando a uniformare l’esperienza di pagamento tra carta fisica e carta virtuale su mobile. La carta Biometrica Thales, certificata da Mastercard e VISA, dopo numerose sperimentazioni, anche in Italia, è già una realtà per i correntisti francesi. L’innovazione però non si limita alla sola tecnologia di utilizzo, trattandosi di un oggetto di cui si producono oltre un miliardo di unità ogni anno; Thales ha lavorato per offrire sul mercato
carte eco sostenibili e una catena del valore “carbon free”. In particolare segnaliamo la scelta di Banca Mediolanum, che ha deciso di sostituire per le proprie carte Bancomat il PVC con il PLA, un materiale sostenibile derivato da mais non alimentare che permette di ridurre di oltre l’80% l'uso della plastica, pur garantendo la stessa durata delle classiche carte in circolazione. Inoltre, le carte di pagamento rappresentano ancora l’immagine della banca verso il proprio cliente e dunque creano un legame con il singolo correntista, Thales ha sviluppato una linea di prodotti premium ed exclusive basate su materiali “preziosi”,
le metal card, volte a identificare mediante un oggetto distintivo il cliente “speciale” di una banca.