ABI: No alla deregolamentazione, ma favorire semplificazione per crescita sostenibile
di Lamberto Magnoni
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13 Giugno 2025
A "Supervision, Risks & Profitability 2025" Gianfranco Torriero, Vice direttore generale vicario dell'ABI, rilancia l'urgenza di semplificare le regole. Al centro del confronto, l'esigenza di un'armonizzazione europea efficace e di norme più chiare e proporzionate per sostenere la crescita in un contesto complesso e in continua evoluzione
Si è svolta Milano il 10 e 11 maggio la XXV edizione del convegno "Supervision, Risks & Profitability", l'incontro annuale promosso dall'ABI per approfondire i cambiamenti nel quadro normativo bancario europeo e individuare le principali criticità da gestire per scongiurare ricadute negative sull'economia.
"La volatilità dei mercati si inserisce in un contesto in cui digitalizzazione, i nuovi rischi, la concorrenza non bancaria, i disequilibri demografici e le sfide ambientali non sono episodi, ma elementi strutturali. In questo scenario, l'esperienza della pandemia ha rafforzato la consapevolezza dell'importanza di un'azione da parte delle Istituzioni coordinata, resiliente e proattiva, per dare maggiore certezza a tutti gli operatori economici, tra cui, le banche - ha dichiarato il Vice direttore generale vicario Gianfranco Torriero, intervenendo alla sessione plenaria di apertura - Con il pacchetto normativo che aggiorna il regolamento e la direttiva sui requisiti patrimoniali relativo alla centralizzazione delle informazioni prudenziali degli istituti bancari (Capital Requirements Regulation e Capital Requirements Directive), e i tanti mandati dell'EBA il mosaico normativo europeo si arricchisce, ma al prezzo di una complessità che rischia di compromettere l'efficienza. Mentre l'Europa accelera, Stati Uniti e Regno Unito si muovono a velocità diverse. Basilea 3+ sarà applicata in UK dal 2027, mentre negli USA non c'è ancora una data certa. La mancanza di allineamento genera un contesto asimmetrico, in cui le banche italiane ed europee rischiano di trovarsi più esposte a vincoli senza benefici equivalenti in una posizione di svantaggio competitivo. Da qui l'appello a una vera armonizzazione, anche nella supervisione".
"Il messaggio di fondo è chiaro - ha proseguito Torriero - serve meno burocrazia, non meno regole. L'eccessiva stratificazione delle norme e l'incertezza dei tempi di applicazione generano inefficienze che si riversano direttamente sulla capacità delle banche di sostenere l'economia. È urgente una semplificazione non solo tecnica, ma anche concettuale: più chiarezza, meno adempimenti, più proporzionalità e meno carta. In linea con le sfide che orientano la sua attività, l'ABI si posiziona come interlocutore attivo, elaborando proposte e osservazioni per assicurare un'applicazione coerente e proporzionata delle regole".
La due giorni di lavori è proseguita con un ricco programma di workshop, dibattiti e approfondimenti condotti da esperti del settore, focalizzati su temi di stretta attualità: dall'attuazione della fase finale delle riforme di Basilea 3 all'analisi delle linee guida dell'EBA, fino alle nuove sfide digitali che il settore bancario si trova ad affrontare, come la cyber security e la gestione dei dati (
vedi su Bancaforte lo Speciale "Supervision, Risks & Profitability 2025" con le videointerviste ai protagonisti e gli approfondimenti sui principali temi affrontati a Milano).
Un format unico che pone al centro i diversi aspetti di un campo d'azione dove convivono compliance, redditività e gestione del rischio.