Microsoft XP addio. Per gli ATM inizia la migrazione?
di Mattia Schieppati
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11 Aprile 2014
Va in pensione il sistema operativo più diffuso al mondo, che equipaggia il 95% dei Bancomat. Che stanno scegliendo nuove strade
Tredici anni, nella vita di un sistema operativo, sono secoli. Onore a Windows XP, dunque, il sistema diventato dal 2001 sinonimo di Microsoft e che dall'8 aprile è ufficialmente andato in pensione. L'azienda fondata da Bill Gates, infatti, ha definitivamente staccato la spina al suo gioiello, su cui girano a tutt'oggi oltre il 30% dei pc di tutto il mondo, cessando di fornire supporto e aggiornamenti. Un passaggio epocale, basti pensare che il primo avviso su questa scadenza la casa di Redmond l'aveva comunicato già nel 2007, ma che coglie comunque impreparati milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, che non hanno ancora provveduto a migrare su sistemi più "giovani" della stessa Microsoft (Vista, Windows 7 o 8), o su altri sistemi (Linux).
Niente blackout, certo: i computer con XP continueranno a funzionare, e potrebbero farlo per anni, ma venendo meno il supporto e gli aggiornamenti (che correggono i "buchi" di sicurezza emersi lungo la vita del prodotto) ogni vulnerabilita? scoperta dagli hacker in tutto il mondo potrebbe mettere a rischio il contenuto del computer (
qui le indicazioni che arrivano da Microsoft).
Uno dei problemi più grossi, come riporta l'esperto di tecnologia e sicurezza
Riccardo Meggiato su
corriere.it, è quello che potrebbe riguardare gli sportelli Bancomat: «Pare che il 95% degli sportelli ATM del mondo utilizzi Windows XP», scrive Meggiato, che ha approfondito gli allarmi rimbalzati in questi giorni sulla stampa che pongono l'accento proprio sulle questioni legate alla sicurezza. Per valutare la situazione, l'esperto del Corriere si è rivolto a
Uli Nolte, di
Wincor Nixdorf, uno dei principali produttori di sportelli ATM al mondo, azienda impegnata da tempo nello sviluppare strategie di migrazione per gli istituti bancari. «La maggior parte ha scelto di aggiornare i sistemi a Windows 7 ma, in buona parte dei casi, non l'ha ancora fatto». Nolte individua
due possibili strade: estendere a pagamento il supporto a Windows XP (per esempio, è quello che hanno concordato diversi enti governativi, come per esempio il governo inglese (
vai all'articolo del Guardian), oppure utilizzare una tecnologia messa a punto dalla stessa Wincor Nixdorf, PC/E Terminal Security, un software che scherma Windows XP da attacchi esterni.