Völkel (PPI AG): "Lavoriamo a soluzioni che sono un modello a livello europeo"
A cura della redazione
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20 Marzo 2025
Thorsten Völkel, Group CEO di PPI, spiega come il Gruppo stia accompagnando la trasformazione in ambiti come la migrazione all'ISO 20022, e l'implementazionedi casi d'uso basati sul nuovo schema EPC Request to Pay.
Il passaggio ai pagamenti istantanei SEPA, la migrazione all'ISO 20022, le prime implementazioni di casi d'uso basati sul nuovo schema EPC Request to Pay e la crescente regolamentazione evidenziano le profonde trasformazioni che stanno cambiando l'ecosistema europeo dei pagamenti. Con Thorsten Völkel, Group CEO di PPI, cerchiamo di dare una lettura di queste dinamiche con uno sguardo anche alla realtà italiana, dove PPI è uno degli attori primari del cambiamento, sia supportando i propri clienti sia portando la propria competenza sul tavolo dove queste innovazioni si traducono in casi d'uso concreti.
Dr. Völkel, quale può essere una lettura sintetica di questo orizzonte in movimento?
In questo scenario in evoluzione, è importante concentrarsi su quelli che sono i principali bisogni. Per aumentare la loro competitività, gli operatori finanziari devono agire sia in termini di aumento dei ricavi che di riduzione dei costi operativi. Per quanto riguarda i ricavi aggiuntivi, ad esempio, lo schema paneuropeo Request to Pay (RTP) rappresenta una grande opportunità per le istituzioni finanziarie, soprattutto in relazione alla fatturazione elettronica e ai servizi bancari a valore aggiunto ad essa collegati. Dal punto di vista di riduzione dei costi operativi, le banche e i PSP possono migliorare significativamente la loro efficienza nei pagamenti attraverso il rinnovamento delle infrastrutture. Alcune delle leve chiave sono l'adozione di sistemi ISO-Nativi, l'abilitazione multi-cloud e l'utilizzo di routing e pricing dinamici. Una volta acquisite queste capacità, l'applicazione mirata dell'intelligenza artificiale nel nuovo contesto sarà un altro fattore distintivo nella competizione globale in corso.
PPI in Germania vanta diverse storie di successo, che indubbiamente indicano possibili percorsi anche per l'industria italiana. È così?
Senza dubbio, in Germania abbiamo già dei casi importanti da prendere come esempio, sia nel campo dell'RTP, sia nel campo dell'Instant Payment, sia nel campo dei pagamenti transfrontalieri. Con DZ Bank, che gestisce i pagamenti per oltre 600 banche cooperative in Germania, abbiamo lanciato il primo progetto europeo di reale utilizzo dell'RTP EPC, veicolato in white label da Paycy, una società del gruppo PPI. L'evidenza che emerge è quella di innegabili vantaggi per tutti gli attori coinvolti nella filiera, dalle banche alle aziende ai clienti individuali. Si tratta di risultati indubbiamente promettenti che possono essere uno stimolo anche per l'Italia. In termini di rinnovamento delle infrastrutture, le principali banche tedesche hanno già iniziato un percorso di rimpiazzamento delle soluzioni preesistenti. PPI ha supportato molte banche in questo percorso, implementando, sia on premise che in modalità as a service o BPO, la nuova piattaforma di pagamento ISO-nativa che PPI ha immesso sul mercato. Contestualmente, PPI ha aiutato tali banche a rivedere i propri processi in modo da trarre il massimo beneficio dalle nuove tecnologie. Molti progetti sono già stati completati con successo. I clienti già in produzione ci dicono che il rientro dell'investimento effettuato è ottenibile in tempi molto brevi. In Italia non vediamo ancora una sostituzione su larga scala delle piattaforme di pagamento. Sembra che le istituzioni finanziarie locali e i centri servizio stiano ancora estendendo l'infrastruttura preesistente. Sebbene questo sia un approccio valido a breve termine, nel futuro pregiudica una reale competitività e genera numerose difficoltà. Anche l'RTP non ha ancora preso piede in Italia, sebbene siano stati istituiti interessanti gruppi di lavoro con istituzioni finanziarie e autorità di regolamentazione, ai quali ha partecipato anche PPI. Considerato che nel 2023 l'interscambio tra Italia e Germania ha superato i 163 miliardi, l'uso dell'RTP per digitalizzare la fatturazione elettronica nei distretti manufatturieri ha indubbiamente un grosso potenziale. Gli operatori finanziari italiani sembrano tuttavia più restii rispetto a quelli tedeschi nell'abbracciare l'innovazione. Forse bisogna avere un po' più di coraggio, se si vogliono davvero sfruttare le potenzialità del nuovo che avanza. Per l'Euro digitale, alcuni clienti tedeschi hanno già commissionato a PPI un'analisi d'impatto su larga scala per ciò che è già stato definito. Non vediamo ancora emergere una simile richiesta nel mercato italiano.
Siete attenti osservatori del mercato e delle sue componenti. Dr. Völkel, cosa possiamo aspettarci nei prossimi 5 anni?
Il settore dei pagamenti è uno dei pochi settori industriali che ha un percorso di trasformazione strutturale certo nei prossimi anni. Vedo molteplici opportunità in questo mercato, tuttavia gli operatori devono adeguarsi rapidamente e rinnovare le proprie infrastrutture. Attualmente alcuni dei temi più importanti sono l'adozione della Request to Pay, la fatturazione elettronica, la modernizzazione dell'infrastruttura legacy, l'introduzione di canali alternativi, l'applicazione dell'intelligenza artificiale e l'adozione dell'Euro digitale.