La mobilità smart guida i pagamenti
di Mattia Schieppati
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24 Gennaio 2020
Un report del World Economic Forum analizza le buone pratiche mondiali di sistemi integrati di trasporto, un tema chiave dello sviluppo sostenibile. Che ha ricadute importanti (e quotidiane) nell’abilitazione dei pagamenti cashless, come confermano due iniziative con protagoniste Telepass e Alipay-Tinaba
«All’incirca 4 miliardi di persone vivono oggi in aree urbane e saranno oltre 6 miliardi entro il 2050, 2/3 della popolazione mondiale. Sono 500 le città che hanno più di un milione di abitanti e nel 2030 avremo nel mondo 41 megacity, ovvero agglomerati urbani da oltre 10 milioni di persone. È necessario, se vogliamo parlare di sviluppo sostenibile, promuovere un ragionamento globale e approfondito sul tema della mobilità integrata». Così il World Economic Forum, in un report sviluppato insieme a Deloitte dal titolo
Activating a Seamless Integrated Mobility System (SIMSystem): Insights into leading global practices affronta - partendo dai dati e misurando le pratiche di 8 grandi centri urbani del mondo (da Los Angeles a Londra a Singapore, ma anche casi particolari come Lisbona o Tel Aviv) - uno dei temi di maggior impatto sulla vita quotidiana di buona parte della popolazione mondiale e di maggior impatto sull’ambiente: la mobilità all’interno delle città (
qui il report).
Quel che fino a ieri era tema da urbanisti, legato semplicemente a questioni viabilistiche e di connessione tra mezzi privati (per lo più, auto) e rete dei mezzi pubblici, è oggi un tema che presenta uno scenario profondamente mutato. Perché sta via via venendo meno il concetto di mezzo privato (si veda il boom del fenomeno sharing, che tocca ormai auto, moto, bici, monopattini). E soprattutto perché la movimentazione di persone e merci all’interno di una città è sempre più una questione che riguarda piattaforme tecnologiche di gestione (dall’app per la consegna del food a quella per usare i mezzi pubblici, o per parcheggiare) e analisi sempre più sofisticate di big data.
Sotto due infografiche estratte dal Report dedicate al sistema di mobilità di Londra e Singapore.
Dalla ruota all’app
Non solo. Dall’auto connessa come punto di accesso alla rete, alla declinazione delle tecnologie di pagamento in un gesto semplice e quotidiano come passare i tornelli della metropolitana (si veda l’innovazione portata da Mastercard lo scorso anno), la smart mobility – extra-urbana e soprattutto urbana – è diventata uno dei campi di sperimentazione più attivi per soluzioni tecnologiche d’avanguardia, che hanno spesso una ricaduta concreta e abilitante sul settore dei pagamenti.
Se il muoversi in città non viaggia più - solo - su ruote, ma anche attraverso un’auspicata connessione tra piattaforme che mettano a sistema le diverse opzioni di spostamento (questo l’obiettivo dello studio del Wef), ecco che il sistema dei pagamenti digitali diventa un ingrediente utile e necessario di questa integrazione, perché rende ancora più seamless, ovvero facile, immediato, privo di attrito e di resistenza, il passaggio naturale dalla metropolitana a un’auto in sharing al monopattino che ci porta fino alla soglia di casa.
Car sharing e taxi spingono i mobile payment
Gli ultimi dati degli Osservatori Mobile Payments del Politecnico di Milano confermano che all’interno del mercato dei Mobile Remote Payment la componente che pesa maggiormente è proprio quella del car & bike sharing, con oltre 90 milioni di euro transati e una crescita del 49%, nonostante il bike sharing nel corso del 2019 abbia fatto registrare una contrazione in termini di numero di città servite (-30%) a causa della dismissione in diverse piccole città del servizio a postazione fissa. In parallelo, altra voce significativa, sono raddoppiati pagamenti dei taxi effettuate via app (40 milioni), anche grazie a convenzioni aziendali che permettono ai dipendenti il rimborso delle spese. Il pagamento del parcheggio via app, che permette agli automobilisti di pagare solo i minuti effettivi di sosta senza passare da un parchimetro si dimostra il servizio più capillare, con oltre 360 comuni serviti e un transato che supera i 35 milioni. Cresce dell’11%, infine, il pagamento dei mezzi di trasporto pubblici da app o con sms, raggiungendo un valore di quasi 15 milioni). Tenendo conto dello sviluppo che questa componente potrà avere nei prossimi anni, si stima che nei prossimi tre anni il Mobile Remote Payment varrà tra 1,2 e 1,6 miliardi di euro. Trainato, appunto, da questo mix di opzioni legate alla mobilità.
Un trend confermato dalle continue innovazioni e collaborazioni che si sviluppano in questo ambito. Due infatti le notizie di più stretta attualità, quasi concomitanti, che confermano quanto questa tendenza sia più che mai viva e produttiva.
Telepass, una piattaforma open
La prima riguarda il successo registrato dalla start-up competition Telepass Pay Ecosystem, promossa da Telepass e che ha visto la partecipazione di 50 imprese innovative provenienti da tutta Italia che operano nel campo della mobilità smart. Lo storico “operatore della mobilità” ha indossato i panni del talent scout stimolando l’emergere di giovani idee e nuovi talenti della tecnologia. «Siamo sempre più una piattaforma aperta ad altri player», ha confermato Gabriele Benedetto, Ceo di Telepass: «Gestiamo un circuito di pagamento per vendere ai clienti servizi di mobilità e non ci crea alcun problema offrire servizi di mobility di altri provider. Anzi siamo alla ricerca di attori che possano aggiungersi alla nostra offerta». Un ecosistema aperto, appunto.
Ad aggiudicarsi il contest è stato il progetto Auting, una piattaforma di car sharing tra privati che consente a chi cerca un'auto per un breve periodo di tempo (1-3 giorni) di entrare in contatto con proprietari di auto che vogliano mettere a disposizione il proprio mezzo nei periodi di non utilizzo. Proprietario e conducente concordano tra loro tutti i dettagli, accordandosi sulle proprie esigenze fino alla consegna delle chiavi. Nella tariffa è incluso anche un pacchetto assicurativo a tutela di entrambi, gestito da Reale Mutua. Oltre ai 10 mila euro di premio, Telepass metterà a disposizione della start-up vincitrice la propria piattaforma di pagamenti digitali (Telepass Pay), consentendole di offrire i propri servizi a un target composto da più di 6 milioni di utenti. Una platea non da poco per farsi conoscere. Tra i finalisti del concorso si segnalano le start-up Spotter, l’app che mette in condivisione informazioni sui parcheggi liberi in città, e Volvero, un applicativo che consente ai proprietari di veicoli (auto, moto, camper, furgoni) di condividere il proprio mezzo con chi ne cerca uno per le proprie esigenze.
«Negli ultimi tre anni abbiamo cambiato il volto di Telepass», continua Benedetto, «stiamo lavorando in una logica inclusiva per un’offerta sempre più ampia di servizi di qualità. Oggi la mobilità cambia e quindi il sistema di pagamento ha l’obbligo di aggiornarsi. Telepass è aperto anche agli operatori della nuova mobilità, compresa quella elettrica che riguarda biciclette e monopattini, oltre naturalmente al car sharing».
L’evento è stato tra l’altro l’occasione per presentare in anteprima il progetto Telepass Next, innovativa piattaforma per agevolare l’esperienza della guida connessa: si tratta di un dispositivo a interazione vocale per connettere l’auto con tutti i servizi Telepass, bypassando l’uso del cellulare e l’accesso alle app. La nuova piattaforma sarà disponibile progressivamente da febbraio per i clienti Arval, partner del progetto, che attiveranno un noleggio a lungo termine.
Alipay e Tinaba vanno in monopattino
Delle stesse ore la notizia della partnership ad alto contenuto di innovazione siglata tra Helbiz, la società americana fondata dall’italiano Salvatore Palella con l’obiettivo di rivoluzionare la mobilità cittadina in chiave “green”, Alipay, la piattaforma cinese di pagamento più diffusa al mondo con oltre 1,2 miliardi di utenti, e Tinaba, ecosistema digitale per la gestione del denaro, supportato dai servizi bancari e finanziari di Banca Profilo. Obiettivo, rendere più semplice e smart l’utilizzo di monopattini e bici elettriche di Helbiz ai turisti cinesi in visita nelle città italiane, che potranno noleggiare e pagare in modalità mobile da Alipay attraverso la piattaforma di Tinaba.
La partnership prevede, inoltre, la realizzazione di una vetrina virtuale di Helbiz sull’app Tinaba, che ne illustrerà e sponsorizzerà il servizio. La stessa sarà realizzata in lingua cinese sull’app Alipay. «Il grande accordo con i taxi in 9 città italiane, e ora questo accordo con Helbiz, il principale operatore della micromobilità ecosostenibile, dimostrano la capacità e la versatilità di Tinaba nell’integrare servizi innovativi verso i propri oltre 100 mila clienti bancari in Italia e verso gli stranieri titolari di wallet Alipay che con Tinaba e Banca Profilo porta avanti una proficua collaborazione», ha commentato Matteo Arpe, founder e Ceo di Tinaba.
Rodrigo Cipriani Foresio, country manager Alipay South Europe, ha aggiunto: «La partnership con Helbiz permetterà a milioni di visitatori cinesi di spostarsi facilmente per le città italiane e godersi ancora di più il soggiorno, sempre nel rispetto dell’ambiente. Siamo convinti che questo sia l’inizio di una trasformazione che Alipay è in grado di abilitare grazie ai servizi di mobile payment e ora anche della smart mobility».
Secondo Salvatore Palella, founder e Ceo di Helbiz, «l’Italia sta intraprendendo un percorso di rinnovamento che fino a qualche anno fa sembrava impensabile; quella tra Helbiz, Alipay e Tinaba è una sinergia che permette interoperabilità tra piattaforme tecnologiche che hanno deciso di dare un servizio di smart mobility e cashless economy ai propri clienti».