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23 Novembre 2025 / 22:44
 
Tecnologia e dati per rilanciare l’Italia: il messaggio di CRIF da Tomorrow Speaks 2025

 
Credito

Tecnologia e dati per rilanciare l’Italia: il messaggio di CRIF da Tomorrow Speaks 2025

di Flavio Padovan - 23 Novembre 2025
AI, modelli avanzati di credito e nuovi ecosistemi finanziari: così il sistema può accelerare la crescita sostenibile del Paese
Il settore finanziario italiano è sempre più al centro della capacità del Paese di tornare a crescere. È il messaggio emerso dalla 15a edizione del Tomorrow Speaks di CRIF, dedicata quest'anno al tema Boosting sustainable growth with CRIF Metadata. A Milano, oltre 50 leader del settore bancario e assicurativo, insieme a istituzioni, accademici e imprenditori, hanno discusso come tecnologie avanzate, dati di qualità e modelli evoluti di credito e assicurazione possano trasformarsi in un motore concreto di sviluppo sostenibile per l'Italia.

Lo scenario globale e la richiesta di un nuovo protagonismo della finanza

Il confronto si è aperto da un'analisi dei trend mondiali - dalla geopolitica ai tassi, fino alla digitalizzazione globale - evidenziando la necessità di un salto di qualità da parte del sistema finanziario italiano. Un salto che passa dall'adozione di modelli digitali evoluti, dall'innovazione nei servizi di credito e assicurazione e da un uso più strategico dei dati per rafforzare il legame tra produttività e sostenibilità.
Le numerose tavole rotonde hanno offerto una fotografia aggiornata del settore: si è parlato di digital banking, customer engagement, finanza agevolata, valutazione del merito creditizio per PMI e privati, ma anche delle nuove esigenze assicurative legate ai cambiamenti climatici e agli eventi catastrofali. Le compagnie hanno mostrato come l'evoluzione ESG dell'offerta possa trasformare un obbligo normativo in un vantaggio competitivo nel medio-lungo periodo.

Tecnologia, analytics e dati di qualità: i nuovi abilitatori della crescita

La crescita non passa solo dall'aumento degli impieghi, ma dalla capacità del sistema finanziario di misurare e trasformare i dati in valore. È il paradigma su cui CRIF sta costruendo il proprio contributo all'ecosistema: nel 2024 ha fornito oltre 30 milioni di report creditizi, quasi 20 milioni di verifiche antifrode e antiriciclaggio, più di 3 milioni di valutazioni ESG sulle imprese italiane. Numeri che ben rappresentano la centralità dei CRIF Metadati, l'insieme strutturato di informazioni, tecnologie e advanced analytics che l'azienda mette a disposizione di banche, assicurazioni e operatori del credito.
Secondo CRIF, dati e analytics non solo migliorano i processi decisionali e la gestione dei rischi, ma ampliano l'accesso al credito per famiglie e imprese e aumentano la produttività degli intermediari finanziari, contribuendo in modo diretto alla crescita del Paese.
 A sintetizzare la visione dell'azienda è Marco Colombo, Managing Director Finance Italy di CRIF, che vede in tecnologia e dati una leva strategica per far ripartire il Paese: "Il sistema finanziario può giocare un ruolo decisivo per sostenere la crescita del Paese, in una fase in cui solidità, innovazione e produttività devono convivere". Nella sua analisi, dopo anni di ristrutturazione e consolidamento, banche e assicurazioni dispongono oggi degli strumenti per tornare a investire, costruendo un modello più sostenibile e inclusivo.
Colombo ha sottolineato come l'utilizzo intelligente dei CRIF Metadati - la combinazione di informazioni qualificate, analytics e intelligenza artificiale - permetta agli operatori di migliorare la qualità delle decisioni, rendere più efficiente la gestione dei rischi e ampliare l'accesso al credito: "Crediamo che la crescita passi dalla capacità di misurare e valorizzare le informazioni: perché solo ciò che si misura può davvero migliorare".

Italia: un sistema che cresce poco, ma più solido

Il contesto macroeconomico discusso durante l'evento evidenzia una dinamica ancora debole: negli ultimi tredici anni la crescita reale media si è fermata allo 0,4%, con un PIL nominale in aumento del 2,2% e un debito pubblico stabilmente intorno al 133% dal 2013 in avanti.La fotografia del settore bancario mostra un andamento in chiaroscuro: la raccolta cresce di oltre il 4% annuo grazie al risparmio delle famiglie, mentre gli impieghi - al netto delle sofferenze - calano dello 0,5% annuo, con il rapporto impieghi/PIL sceso dal 110% all'80%.
Tuttavia, banche e intermediari si presentano più solidi, con una migliore qualità del credito, una redditività in ripresa e una produttività sostenuta dalla digitalizzazione dei processi e dei pagamenti. Un sistema più resiliente, dunque, potenzialmente pronto a sostenere maggiormente la crescita del Paese.

Mercati dei capitali e assicurazioni: potenziale ancora inespresso

Accanto al mondo bancario, anche i canali alternativi al credito tradizionale mostrano un ruolo che potrebbe essere molto più incisivo. Le società quotate nei mercati non regolamentati sono aumentate, ma restano marginali in termini di capitalizzazione complessiva (solo 8 miliardi su un totale di 811).Nel private equity e venture capital, tra 2011 e 2024 sono stati raccolti 76 miliardi, che diventano 80 miliardi includendo il private debt, numeri positivi ma ancora limitati rispetto alle dimensioni del Paese.
Nel comparto assicurativo cresce soprattutto il Vita, sostenuto dal risparmio privato, mentre i premi non auto confermano una maggiore attenzione dei cittadini ai rischi emergenti.

Le voci del mercato: persone, innovazione e sostenibilità al centro

Il confronto dell'evento è stato arricchito dagli interventi dei principali protagonisti del settore.
Per Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit, la centralità del cliente si costruisce su "fiducia e prossimità", combinando tecnologie digitali e valore umano, soprattutto nell'accompagnare le imprese verso modelli più sostenibili e innovativi.
Elena Goitini, CEO di BNL BNP Paribas, ha evidenziato il ruolo della competitività e della finanza come leve per lo sviluppo del Paese, sottolineando l'importanza di un'azione pubblico-privato per attuare programmi di crescita nazionale e internazionale.
Per Alberto Minali, CEO di REVO, l'innovazione tecnologica unita alla disciplina finanziaria rappresenta il cuore del modello distintivo della compagnia, che cresce in modo profittevole grazie a tecnologie proprietarie e a un approccio "TECHUMAN".
Lorenzo Montanari, CEO e DG di Avvera, ha messo in luce come il credito al consumo stia cambiando rapidamente con il diffondersi del Buy Now Pay Later: un'evoluzione che amplia il bacino dei clienti ma richiede maggiore consapevolezza sui rischi e una più forte educazione finanziaria.
Per Bruno Scaroni, Country CEO di Zurich Italia, la sostenibilità della crescita passa dal rafforzamento della rete fisica: la scelta di dismettere il canale diretto risponde a una strategia precisa che valorizza agenti e consulenti, supportati da strumenti digitali avanzati.
Infine, Antonio Valitutti, CEO di isybank, ha descritto la banca digitale come un laboratorio di trasformazione per l'intero Gruppo Intesa Sanpaolo: "Ai servizi semplici e veloci di una fintech aggiungiamo il tocco umano dei 2300 gestori della filiale digitale".

Una roadmap chiara: misurare, innovare, crescere

Dai lavori del Tomorrow Speaks emerge una direzione chiara: l'Italia può tornare a crescere in modo sostenibile se il sistema finanziario riuscirà a valorizzare appieno il potenziale dei dati, dell'intelligenza artificiale e dei nuovi modelli di servizio.Non solo più credito, ma credito migliore, più equo, più predittivo e più legato a produttività e sostenibilità. È questa la sfida su cui CRIF e i principali operatori del mercato si sono confrontati, delineando una roadmap che mette al centro la capacità di misurare per migliorare.
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