L’ecosistema italiano dei pagamenti digitali entra nel 2025 con un quadro di maturità crescente e con una serie di innovazioni che, nei prossimi anni, ridefiniranno i modelli di servizio degli operatori. È quanto emerge dall’analisi di Valeria Portale, Direttrice dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, che nel corso del Salone dei Pagamenti ha presentato indicatori quantitativi e trend evolutivi dell’intero settore.
Secondo le stime dell’Osservatorio, il primo semestre 2025 registra un +6% sul transato digitale, pari a 236 miliardi di euro, con una proiezione di oltre 500 miliardi a fine anno. Il digital payment si consolida quindi al 44% del totale consumi, confermando un sorpasso sul contante che non appare più episodico, ma strutturale.
Parallelamente si osserva un’accelerazione degli Innovative Payments, ovvero strumenti basati su dispositivi mobili e wearable, che registrano un transato di 29 miliardi nel semestre, con una crescita superiore al 40%. La dinamica indica una tendenza verso modelli di pagamento embedded, contactless e frictionless, caratterizzati da maggiore integrazione nell’esperienza utente e da una crescente interoperabilità tra device fisici e wallet digitali.
Portale individua tre direttrici tecnologiche destinate ad avere un impatto significativo nel medio periodo. La prima riguarda l’avvio di soluzioni europee alternative alle carte, come Wero, che abilitano pagamenti istantanei e transfrontalieri con una logica multicanale e multi-rail.
La seconda riguarda le stablecoin, considerate dall’Osservatorio un potenziale driver di trasformazione sistemica nel lungo periodo: attualmente i volumi sono marginali, ma il modello introduce un cambio di paradigma sul concetto stesso di “moneta di pagamento”.
La terza riguarda l’euro digitale, su cui la BCE prosegue le attività di studio. Il progetto richiede tempi medio-lunghi, ma costituisce un tassello centrale nella strategia europea per l’autonomia strategica nei pagamenti.
Dal punto di vista della domanda, il principale motore rimane il consumatore. «I pagamenti sono un mezzo, non un fine», ricorda Portale. «Il consumatore cerca semplicità, sicurezza e velocità».
Tuttavia, Portale evidenzia la necessità di un ruolo attivo del mercato nell’educazione finanziaria e digitale del consumatore: la rapidità con cui emergono nuove soluzioni rende necessario un accompagnamento costante per orientare le scelte verso strumenti affidabili e sicuri.
La direttrice dell’Osservatorio sottolinea inoltre un cambiamento culturale in atto: la disponibilità delle tecnologie innovative non è nuova, ma è nuova la predisposizione delle persone a utilizzarle. È questo allineamento - tra innovazione tecnologica e maturità culturale della domanda - che rende il 2025 un anno di consolidamento e, allo stesso tempo, di apertura verso nuove discontinuità.


