Un e-book sulla (pazienza della) blockchain
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19 Novembre 2019
Nell’anno in cui Spunta Project ha superato i test tecnici e si prepara ad entrare a regime, Ildegarda Ferraro ha raccolto in un libro gli articoli che raccontano non solo il progetto basato su blockchain della spunta interbancaria, ma anche l’evoluzione della nuova tecnologia, le sue potenzialità, le criticità da superare …
La blockchain implica pazienza. Vuol dire provare, sperimentare e non fermarsi. Come il futuro, che va costruito senza mollare. Nasce da queste considerazioni il titolo dell’e-book La pazienza della blockchain, titolo preso a prestito da uno degli articoli che Ildegarda Ferraro ha dedicato al tema della blockchain.
Articoli scritti nel corso del 2018-2019 e che l’autrice ha voluto raccogliere in un libro digitale per offrire ai lettori un ulteriore spunto di riflessione e di analisi della nuova tecnologia di cui si dibatte tanto e che sta trovando infinite applicazioni, anche nel settore bancario italiano.
Spunta Project è infatti il progetto promosso dall’ABI e coordinato da ABI Lab che entrerà a regime a marzo del prossimo anno, che ha completato di recente il test tecnico (sono stati caricati 200 milioni di dati, simulando il comportamento in produzione di tutto il mondo bancario che opera in Italia). Un esempio di successo per le banche italiane, tra le prime a puntare sui vantaggi della Dlt.
Qui i link per scaricare l’e-book in formato epub e in formato pdf e sotto la Premessa al libro.
La pazienza della blockchain - Premessa
di Ildegarda Ferraro
“Divertente? Ma dai…” Il collega mi guarda basito. Non sono un’adepta e nemmeno implicata in prima persona. Che la blockchain possa essere divertente, a tratti elettrizzante e comunque coinvolgente forse è difficile crederlo. E invece è così. Spunta Project, l’iniziativa promossa dall’ABI e coordinata da ABI Lab, il Centro di ricerca e innovazione per la banca promosso dall'Associazione Bancaria Italiana, e portata avanti dalle banche è una storia tutta da raccontare.
I colleghi mi ricordano sempre che il vero nome e cognome del progetto è Spunta ABI Lab Dlt. Un nome completo e con tutti gli elementi per avere chiara la vicenda. Ma si sa spesso le contrazioni circolano più facilmente. E visto che si tratta di una storia vissuta tengo conto di quanto è circolato sino ad ora.
L’obiettivo è risolvere un problema antico, come la riconciliazione delle posizioni, con il massimo dell’innovazione, in questo caso con la tecnologia dei registri distribuiti. Insomma, applicare qualcosa di assolutamente nuovo per risolvere una questione che ad ora implica contatti diretti come telefonate o mail.
I colleghi che ci stanno lavorando non smettono di dare spunti interessanti e di affrontare problemi nuovi da risolvere. Tra loro, ho scoperto, si considerano opliti, sì i guerrieri dell’antica Grecia, che vuol dire serrare le fila e procedere disciplinati perso l’obiettivo, ma anche che in fondo combattere una guerra con tutte le questioni che si presentano quotidianamente… Questa storia la trovate nel pezzo
La sostenibile scalabilità della blockchain. Visto che è gente di molta energia e che non trova pace anche su questa storia degli opliti ci tiene a fare chiarezza. Mi dicono che sono opliti macedoni, perché Alessandro Magno perfezionò il modello, riducendo la dimensione dello scudo per renderlo più maneggevole. Tutto questo permetteva di far ruotare il braccio. Ogni oplita con il suo scudo proteggeva il compagno alla destra e i ranghi potevano essere più serrati. Voi capite che gente così è in grado di non mollare …
La pazienza della blockchain racconta l’inizio di questa storia. La prima sezione non è altro che l’insieme degli articoli che ho scritto per raccontare passo passo
Spunta Project, pubblicati sul portale
Bancaforte tra il 2018 e il 2019. L’obiettivo è riferire una storia vera di blockchain e anche sfatare alcuni temi. Insomma, fare un po’ di chiarezza. D’altra parte, la blockchain può essere tutto e il contrario di tutto, ovviamente dipende da come viene costruita e per quali obiettivi.
Nella seconda parte sono invece raccolti i comunicati, dedicati al tema, usciti nello stesso lasso di tempo per dare notizia dei passi avanti del progetto. E i testi anche nella versione in inglese, che hanno avuto ottimo riscontro internazionale.
Negli anni scorsi,
Il migliore anno della nostra vita nel 2018, prima
È la realtà. Solo un po’ aumentata e
È solo questione di tempo, hanno avuto un pubblico affezionato. Quest’anno il tema è monografico.
Il titolo, La pazienza della blockchain, è preso a prestito da uno degli articoli. Rende bene lo stato delle cose. Per applicare concretamente uno schema nuovo ad una questione vecchia è chiaro che occorre provare e riprovare, non mollare al primo problema, trovare soluzioni giorno per giorno. Però è anche divertente e comunque coinvolgente.
D’altra parte, nel grande capitolo blockchain ci sono gli spunti più vari. Molto divertente, per esempio, per spiegare le ragioni di un registro distribuito il video sul problema del consenso dei generali bizantini. Anche questo lo trovate in
La sostenibile scalabilità della blockchain. Proprio perché nella blockchain può esserci di tutto, il dibattito tra puristi e chi invece crede nel “meticciato” può essere molto “croccante”. È il bello della realtà.
In ogni caso la blockchain implica pazienza. Vuol dire provare, sperimentare e non fermarsi. Come il futuro, che va costruito senza mollare.
Spero che leggendo vi divertiate almeno un pochino. E come sempre, se avrete qualcosa da dirmi sono qui. Potete sempre scrivermi via mail a
[email protected].