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08 Dicembre 2024 / 07:01
È la moda

 
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È la moda

di Ildegarda, Ferraro - 27 Marzo 2017
Con 84 miliardi di fatturato nel 2016 e una crescita dell'1,9% il Sistema Moda Italia consolida il suo rilievo. Fatturato in crescita dunque, donna sempre in primo piano, ma la moda maschile riduce la distanza. La settimana milanese certifica il successo della moda italiana, con le banche che portano i giovani in passerella. Il web nella diffusione aiuta. E domani vestiremo digitale
La moda italiana continua ad essere più che mai di moda. Con le immagini dell’ultima fashion week, che ha chiuso qualche settimana fa i battenti a Milano, ripenso alle mie scelte. Quest’anno ho stabilito una personale moratoria su vestiti e quant’altro. Perché come tutti quelli che vivono qui ed ora non riesco a liberarmi del passato e continuo ad accumulare nuovo. Insomma, ho gli armadi che scoppiano. Quindi niente acquisti per un paio di stagioni. L’obiettivo è una moratoria autunno e inverno e poi anche primavera estate. E la fashion week di Milano mi fa fare il punto. E anche un po’ sospirare, perché trovo stupenda la nuova collezione di Armani. Sono a metà dell’opera. O meglio sarei a metà dell’opera, se non avessi comunque comprato tre paia di scarpe e una borsa. Perché era un affare, la qualità eccellente e il prezzo stracciato. La mia personale moratoria per ora non è stata rispettata al millesimo. E vediamo come andrà l’estate. Che è sempre invitante…

Sistema Moda Italia

La moda è la seconda voce manifatturiera del nostro Paese, che è primo produttore in Europa. La foto è chiara, così come la racconta sul sito del Sole 24 Ore Giulia Crivelli, che si occupa di moda per il quotidiano di Via Monterosa. Il fatturato è cresciuto in Italia dell’1,9% rispetto al 2015, quasi il doppio del Pil. 84 miliardi è il fatturato 2016 del sistema moda, comprendendo tessile, abbigliamento, accessori e occhiali. Circa 650 mila persone lavorano nel comparto in modo diretto. L’export è al 63%. Per quanto riguarda la moda donna la crescita è stata del 2,3% sul 2015. E anche il fashion uomo conquista posizioni.

L’unione fa la forza

La prospettiva è che vada tutto unificandosi per attrarre ed essere punto di forza e di attenzione. Il progetto più innovativo per il Sistema Moda Italia è quello di unificare sfilate e fiere negli stessi giorni. L’ultima fashion week di Milano è stata una prova generale. Micam, dedicata alle calzature, Mipel, per le borse e gli accessori; Milano unica, tessuti e accessori di alta gamma per l’abbigliamento donna e uomo hanno preceduto le sfilate. In contemporanea ci sono anche state Mido, la più grande manifestazione europea per gli occhiali e TheOneMilano, il nuovo salone internazionale dedicato al prêt à porter femminile d'alta gamma e agli accessori, che incorpora anche il Mifur per le pellicce. L’obiettivo a settembre, alle sfilate per la prossima primavera estate, è avere un panorama completo del sistema moda allargato, dedicando anche una sezione alla gioielleria.
L’idea di sistema va rafforzandosi. A Firenze, al Pitti Uomo, è stato annunciato che nascerà a breve un’unica Federazione confindustriale del settore (leggi qui).

Le banche portano nuove promesse in passerella

Insomma, la moda è di moda. E alla fashion week di Milano le banche hanno portato i giovani talenti in passerella, in eventi dedicati non solo ai mostri sacri che ci fanno sognare, ma anche ai nuovi arrivi. E il sostegno ai nuovi creativi e imprenditori è stato il filo rosso delle giornate milanesi (qui l'approfondimento).

La moda donna spinge il sistema, l’uomo riduce il gap

La donna continua ad essere il mercato più grande e ricco. Secondo le stime di Euromonitor nel 2016 vale 639 miliardi di dollari a livello globale, rispetto ai 417 miliardi dell’uomo. In Italia secondo i dati del Sistema Moda il ramo è cresciuto del 2,3% nel 2016, a poco meno di 13 miliardi con un export del 61,3%. Nei due anni precedenti la crescita è stata lievemente maggiore, ma l’export un po’ più basso.
L’uomo intanto conquista posizioni. Secondo Euromonitor il tasso medio di crescita annuo mondiale da qui al 2020 sarà del 2,3%, leggermente più alto del segmento donna attestato al 2,2%. Secondo Sistema Moda Italia nel 2016 l’uomo ha sfiorato i 9 miliardi di fatturato con una crescita dell’1,9%.

La moda è digitale

Il web può avere un peso specifico da più di un punto di vista. Innanzitutto conta l’e-commerce. La moda non può fare a meno dello shopping online. L’abbigliamento è uno dei capitoli di maggior interesse delle vendite su Internet. Secondo i dati presentati dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm Politecnico di Milano, il commercio online cresce del 18% e sfiora i 20 miliardi di euro nel 2016. L’abbigliamento con quasi 2.000 milioni vale il 10% degli acquisti online e cresce del 27% rispetto al 2015. L’export, come valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri, cresce nel 2016 del 17% e supera i 3,4 miliardi. Turismo e abbigliamento rappresentano il 78% del mercato. L’abbigliamento vale il 36% delle esportazioni online, quasi la metà delle vendite del settore sono oltre confine. La notorietà delle firme, le competenze digitali, spesso le difficoltà sull’estero dei canali tradizionali spingono la moda sul web. Ormai l’e-commerce, i social media, la comunicazione online hanno una tale portata che i brand danno a queste leve la stessa importanza della creatività in sé.
Ma c’è un’altra via al digitale per la moda. Ed è che proprio la confezione sarà tecnologica. Abiti sempre più personalizzati, tecnologie connesse indossabili e manifattura additiva in 3 D con un prodotto assemblato strato su strato. Basterà un body scanner per avere moda su misura. Insomma vestiremo digitale.
In un modo o nell’altro la moda conquista posizioni, come posso fare a non essere conquistata anche io?
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