Il film DigitaLife al Salone dei Pagamenti
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30 Ottobre 2019
La vita in tutte le sue forme e come Internet e il digitale stiano cambiandoci ogni giorno: ruota attorno a questo tema di estrema attualità l’opera diretta da Francesco Raganato che sarà proiettata al Salone mercoledì 6 novembre nella sessione “Digital Life, Digital Money”
Il Salone dei Pagamenti si trasforma in una sala cinematografica per proiettare DigitaLife, il docufilm che racconta come Internet e il digitale abbia cambiato la vita di tutti i giorni. Mercoledì 6 novembre sarà possibile infatti assistere alla proiezione del film nella sessione
"Digital Life, Digital Money" (ore 10-12.30), moderata da Monica Rivelli di Feduf che coinvolgerà numerosi studenti per affrontare il tema del rapporto stretto e complesso tra digitale, denaro, educazione finanziaria, consapevolezza (
vedi qui il programma).
Diretto da Francesco Raganato e prodotto da Varese Web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo, il film nasce dall’idea di raccontare come Internet e il digitale abbiano cambiato la vita di tutti i giorni.
Un racconto collettivo che tocca diversi argomenti: la nascita del web, la perdita di una persona cara, il mondo del lavoro in evoluzione, la rinascita dopo una crisi, la ricerca di una felicità perduta, la possibilità di socializzare, viaggiare, condividere esperienze ed emozioni. Ma anche il terrorismo, il mondo dell’informazione, il cyberbullismo. Il tutto con una visione di speranza nel futuro. Digitalife è un film che racconta un mondo fatto di connessioni, condivisioni e vita.
Qui il trailer del film
Uscito nei cinema il 16 gennaio, avviando un tour che ha portato la produzione in oltre 30 città d’Italia e in molte scuole, il film si avvale delle musiche originali composte da Vittorio Cosma. Il docufilm arriva nei cinema dopo quasi due anni di lavorazione. Un percorso lungo a cui hanno contribuito centinaia di cittadini invitando i propri video. Tra questi racconti di cambiamento sono state selezionate oltre 50 storie che sono andate a comporre il “mosaico” DigitaLife.
Il regista Francesco Raganato è stato scelto in seguito a una selezione pubblica che ha visto la partecipazione di 130 candidati. Inoltre, sono molte le realtà che hanno sostenuto la produzione dal punto di vista organizzativo per la raccolta delle storie: il Fai - Fondo Ambiente Italiano, Terres des Hommes, il Parco nazionale delle Cinque Terre, l’associazione europea delle vie Francigene, l’Ordine dei giornalisti, e molte altre realtà che hanno contribuito alla diffusione del messaggio per la raccolta delle storie.
Infatti Digitalife si avvale in gran parte di materiale video fornito dagli utenti nel corso dei mesi. Pratica conosciuta come “User generated content”. Sono state organizzate diverse call tematiche, con le quali gli utenti sono stati invitati a inviare brevi video personali sui temi di volta in volta proposti. La sceneggiatura, quindi, è stata costruita in costante aggiornamento e la stesura è avvenuta su un soggetto iniziale ben chiaro, ma definita nel dettaglio di pari passo con le storie che sono state individuate sia dalla redazione (nata per la ricerca delle storie) sia dai contributi che arrivano spontaneamente attraverso il sito online. La struttura della sceneggiatura non quindi previsto un racconto "a episodi", ma un intreccio di storie che si basano sui diversi temi che sono stati toccati: ambiente, lavoro, turismo, app, sport, città, mobilità, ecc. Il tutto in maniera molto emozionale, non didascalica, ma puntando soprattutto sul cambiamento avvenuto nelle persone.
"DigitaLife nasce come film per il cinema"- precisa il regista Francesco Raganato - "La sala non è una velleità: un film che parla di come Internet ci ha cambiato la vita e di condivisioni va visto condividendo uno spazio e del tempo. Perché i cambiamenti non accadono quando siamo da soli, ma accadono in virtù ed in funzione di chi ci sta accanto. Per questo DigitaLife ha bisogno di un respiro unico e di una visione condivisa. Perché quello che accade sullo schermo ci riguarda, parla di noi, di quello che siamo di diventati, non come più come singoli, ma come comunità".
"È stato un piacere lavorare sul materiale di DigitaLife", aggiunge Vittorio Cosma, autore delle musiche originali del docufilm. "È un esperimento di verità: qualsiasi opera dell’intelletto che faccia parlare i veri protagonisti e che non sia una fiction, ha una potenza decuplicata rispetto alla normale narrazione. L’approccio artistico deve essere onesto e attento perché stiamo parlando di vite reali, sia di fatti positivi che di grandi drammi. Bisogna usare attenzione e compassione nel senso più nobile e profondo della parola, senza forzare le emozioni e senza negarle. Per me è un privilegio lavorare in questo tipo di progetti, perché la verità è sempre più potente di qualsiasi fiction".
"Abbiamo discusso molto per trovare un titolo al film" - racconta Marco Giovannelli, produttore - "DigitaLife è la sintesi perfetta perché rappresenta bene ciò che lo spettatore andrà a vedere. Al centro del film c’è la vita in tante sue forme. C’è il lavoro, come il viaggio, il dolore, la disperazione, come la speranza. C’è la malattia e il riscatto, il coraggio di chi sa affrontare i cambiamenti come la paura di ciò che stiamo vivendo. Il digitale è una nuova era per l’umanità e non conosce confini. Ci tiene tutti in una dimensione glocal, ben piantati nel locale ma con un orizzonte sempre più globale"
La scheda del film