E tu, che mondo hai in mente?
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4 Settembre 2019
La campagna di comunicazione che accompagna Il Salone dei Pagamenti 2019 sfida a leggere la disruption attraverso le attese delle persone. Studenti, nonni, manager, genitori: sono loro (siamo noi!) i veri protagonisti del nuovo mondo che le tecnologie e l’innovazione digitale stanno ridisegnando ...
Che mondo sarà quello che le nuove tecnologie stanno, giorno dopo giorno, trasformando? Chi lo sta immaginando? Chi sono i protagonisti – nel senso più ampio possibile del termine – che lo vivono e sempre più lo vivranno?
La campagna di comunicazione che accompagna la quarta edizione del Salone dei Pagamenti, l’evento di riferimento sull’innovazione e le tecnologie al servizio dei pagamenti che si terrà al MiCo di Milano il prossimo 6, 7 e 8 novembre, è un percorso che parte da queste domande. Un percorso dinamico, così come l’epoca della disruption continua richiede, ma soprattutto aperto e visionario. Che “costringe” a ragionare di digital e di tecnologie non abbassando la testa sulla tastiera del proprio smartphone ma alzando gli occhi e provando a proiettare lo sguardo in avanti.
Vale a dire: l’innovazione non è più un tema per esperti, per geek ultratecnologici, per imprese specializzate, per leader illuminati. L’innovazione è moneta corrente, è quell’ecosistema all’interno del quale ormai ciascuno di noi vive, lavora, sperimenta, stabilisce relazioni dalla mattina alla sera. Dove ciascuno è protagonista, all’interno del quale si proiettano bisogni, ma anche desideri. Un ecosistema fatto di business, ma soprattutto di persone.
La campagna, sviluppata dall’agenzia Mind:In di Milano, racconta l’orizzonte dell’innovazione dal punto di vista, appunto, delle persone. La ragazzina, il nonno, la mamma, l’uomo d’affari, il giovane imprenditore … che vogliono rappresentare quel mondo reale che fruisce delle nuove tecnologie e vive il cambiamento in contesti quotidiani, nelle piccole e nelle grandi azioni - dal pagare un caffè al bar all’immaginare il futuro dei propri figli - e con un misto di entusiasmo, consapevolezza, ma anche stupore. Le parole chiave che danno forma a questo loro (e nostro!) atteggiamento rispetto alle innovazioni che viviamo ogni giorno costituiscono l’alfabeto del nuovo mondo che cresce intorno a noi, che si rivela essere sempre più semplice, sicuro, sostenibile, ma anche sorprendente ed emozionante.
Proprio quel mondo che abbiamo in mente quando approcciamo alla tecnologia con ottimismo - nell’ormai quasi scontata necessità di accedere a beni e servizi in maniera immediata e open (il consolidato «con un click»). Un cambiamento che ha bene in mente anche l’industry protagonista dell’innovazione, le banche in primis, traducendolo costantemente in valore condiviso. Il settore bancario e finanziario italiano ha saputo cogliere in anticipo con lungimiranza, impegno e coraggio i segnali del cambiamento e ha cominciato a disegnare nuovi processi, prodotti e di relazioni con i propri stakeholder.
Anche per l’edizione 2019 il Salone dei Pagamenti, promosso dall’ABI, vuole essere l’espressione di questo approccio all’innovazione e si conferma la piattaforma, unica nel suo genere in Italia, capace di proporre e stimolare la condivisione di una visione, prima ancora di essere una vetrina di soluzioni. Uno spazio dove tutti sono chiamati a essere protagonisti, perché “il nuovo mondo” ha definitivamente mandato in soffitta la dinamica top-down che da sempre, nella storia dell’uomo, ha guidato i grandi cambiamenti.
Oggi invece l’innovazione ha una dinamica circolare e di rete, tocca e coinvolge tutti, dal sedicenne aspirante startupper all’ottantenne che beneficia delle semplificazioni portate dalle tecnologie digitali, sempre più strumenti di inclusione e non più barriere intergenerazionali. Dalle banche alle giovanissime aziende del Fintech, dai colossi tecnologici al tessuto delle piccole e medie imprese italiane, dai visionari guru dell’innovazione alle migliaia di studenti che ogni anno vengono al Salone per assaggiare quel futuro che sarà il loro presente. Una platea estremamente ampia che per tre giorni si incontra e accetta la sfida di riflettere sulla domanda delle domande: e tu, che mondo hai in mente?