La resilienza operativa è in cima alla lista delle priorità che guideranno gli investimenti digitali delle banche italiane nel 2025. A sottolinearlo è Romano Stasi, Segretario Generale di ABI Lab, commentando i risultati del rapporto annuale ABI Lab sullo scenario e sui trend del mercato ICT del settore bancario. Un orientamento dovuto all’adeguamento ai requisiti previsti dal regolamento europeo DORA – Digital Operational Resilience Act – che cambia radicalmente l’approccio alla gestione del rischio operativo e IT e che investe anche le relazioni con i fornitori: DORA impone una trasformazione profonda verso un ecosistema collaborativo tra banca e fornitore.
“La relazione con le terze parti è il fronte più importante e più impegnativo secondo il 95% delle banche. DORA impone procedure operative più integrate, una gestione degli incidenti più sinergica e collaborativa e la possibilità di fare verifiche e test nei confronti delle terze parti”, spiega Stasi.
Accanto alla resilienza, la cyber security resta un altro ambito prioritario di investimento, in continuità con l’attenzione espressa dalle banche negli anni precedenti. Tra le minacce digitali si registra l’aumento degli attacchi di denial of service che, però, il settore contrasta efficacemente riducendone drasticamente gli effetti. Più delicato è invece l’impatto delle frodi informatiche, in particolare attraverso i canali mobile, che coinvolgono direttamente il cliente finale. “Oggi l'85% delle truffe digitali passa attraverso lo smartphone, SMS, email o telefonate fraudolente, e le banche stanno rispondendo con tecnologie di transaction monitoring sempre più sofisticate e campagne di sensibilizzazione della clientela come I Navigati promosso insieme al CERTFin”.