Sviluppo sostenibile come opportunità di crescita
di Flavio, Padovan
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17 Ottobre 2017
Le banche hanno un ruolo fondamentale nel processo epocale di riconversione sintetizzato negli obiettivi dell'Agenda 2030. Una trasformazione economica, sociale e ambientale che rappresenta anche una straordinaria occasione di business. Ne parla Enrico Giovannini (Università Tor Vergata e portavoce AsviS), anticipando a Bancaforte alcuni dei temi che affronterà nel keynote speech a Credito al Credito 2017
A inizio ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. Il documento, frutto di un lungo processo di consultazione, rappresenta il primo passo per declinare e calibrare gli obiettivi dell'Agenda 2030 nell'ambito della programmazione economica, sociale e ambientale italiana. Offre infatti un quadro di riferimento comune al Paese su una visione di sviluppo orientata alla sostenibilità e individua cinque aree di intervento: persone, pianeta, prosperità, pace, partnership. Per capire meglio la portata di questa atto, analizzare le ragioni che spingono ad accelerare verso uno sviluppo sostenibile e il ruolo dell'industria del credito in questa evoluzione, abbiamo incontrato Enrico Giovannini, professore ordinario di Statistica Economica all'Università di Roma Tor Vergata e Portavoce ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nonché keynote speaker dell'edizione 2017 di Credito al Credito.
“L'approvazione della Strategia nazionale - spiega Giovannini - è solo l’inizio di un lavoro molto complesso, necessario per mettere il Paese sul sentiero di sviluppo sostenibile. Lo sa bene il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che lo scorso 7 giugno, durante l’evento conclusivo del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’ASviS, aveva annunciato che avrebbe portato l’attuazione della Strategia sotto il coordinamento di Palazzo Chigi e che avrebbe emanato una direttiva affinché i Ministeri valutino come incorporare le azioni necessarie a raggiungere i 17 Goal e i 169 Target dell’Agenda 2030 nei propri programmi per il triennio 2018-2020. Ora che la Strategia è stata approvata ufficialmente – aggiunge Giovannini - ci aspettiamo che il Governo rispetti l’impegno di predisporre sia la direttiva sia, entro la fine dell’anno, un documento che dettagli il documento odierno, indicando target quantitativi e strumenti attraverso cui conseguirli, come la Strategia energetica nazionale, il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e la Strategia per l’economia circolare, tutti documenti in fase di consultazione e da varare al più presto”.
Perché è importante passare a un modello di sviluppo sostenibile?
“Perché l'attuale modello di sviluppo non è, appunto, sostenibile. Non sono io a dirlo, ma i grandi della Terra e gli studi internazionali e scientifici. Per avere una percezione dell'urgenza è sufficiente pensare alla Cina e all'impatto sull'ambiente e sulla salute che hanno avuto le politiche di crescita finora attuate. Ma non è solo una questione di sostenibilità ambientale. I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese) rappresentano un’indispensabile base per una crescita economica e sociale più elevata, equa e sostenibile, oltre che inclusiva e democratica. È un enorme sforzo di riconversione che, secondo l'Agenda 2030 riguarda i Paesi occidentali, ma anche quelli emergenti e in via di sviluppo. E per tantissime imprese rappresenta anche una straordinaria opportunità di business”.
Lo sviluppo sostenibile può essere un motore della crescita economica?
“Senza dubbio. Stiamo parlando di un passaggio epocale ed è evidente che le imprese che saranno sulla frontiera di questo processo avranno enormi vantaggi. Ce lo dicono le analisi non tanto e non solo delle organizzazioni internazionali, ma anche quelle delle stesse associazioni imprenditoriali. Il tema naturalmente di enorme rilievo è dove trovare risorse per effettuare gli investimenti necessari a questa transizione e quindi quale tipo di finanza potrà supportare questo tipo di riconversione. Perché è un processo che garantisce rendimenti enormi, ma a medio e lungo termine”.
Cosa possono fare le banche per favorire e supportare questa trasformazione?
“La finanza e l'industria del credito hanno un ruolo straordinario in questa riconversione e devono essere all'altezza di un compito storico. Stiamo parlando non solo a livello nazionale, ma almeno a livello europeo. In Italia è necessario supportare i grandi gruppi che possono trainare intere filiere produttive, ma anche aiutare le piccole e medie imprese, che sono culturalmente più indietro. Servono investimenti rilevanti. Le banche sono pronte? L'appuntamento di Credito al Credito sarà un momento importante di riflessione e confronto per capire come sta crescendo la sensibilità su questi temi e come riuscire ad innescare questo processo anche in Italia”.
Bancaforte, media partner di Credito al Credito e di tutti i grandi eventi ABI, seguirà i lavori del convegno con i suoi giornalisti e pubblicherà uno Speciale con approfondimenti e videointerviste esclusive ai rappresentanti istituzionali e ai protagonisti del mondo bancario e dell'industria del credito. Per essere informati in tempo reale seguiteci anche su Twitter, LinkedIn e Facebook.
Il convegno ABI sul credito alle persone e alle imprese si svolgerà a Roma il 26 e 27 ottobre. Un appuntamento importante in cui esponenti di istituzioni, banche e imprese si incontrano per condividere best practice, esperienze e fare il punto sulla fondamentale funzione del credito per lo sviluppo dell’economia. Filo conduttore dell'edizione 2017: l'innovazione di cultura, di processo, di prodotto è il fattore propulsivo per la crescita e la ripresa.
L’evento, organizzato in collaborazione con Assofin, vede la partecipazione delle principali associazioni di imprese e dei consumatori, ed è inserito nella Settimana Europea delle Pmi promossa dalla Commissione europea.
Tra i temi principali della due giorni di Roma:
Credito al consumo
Credito immobiliare
Credito alle imprese
Distribuzione del credito
Assicurazione del credito
Valutazione del merito creditizio e risk management
Valutazione immobiliare
Garanzie pubbliche e private
Fondi europei
NPLs management