Salone dei Pagamenti, il bilancio 2018
di Mattia Schieppati
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16 Novembre 2018
Oltre 10 mila presenze, decine di novità in anteprima, tanti giovani startupper e giovanissimi studenti. Il Salone si conferma una realtà di riferimento cross-industry nelle strategie di sviluppo nel settore dei pagamenti ad alto contenuto tecnologico. Una vetrina del “saper fare” italiano che è diventata una case history a livello internazionale ...
Uno spazio vivo e vitale di open innovation che mette in connessione mondi diversi, ma che hanno tanto “da dirsi”: le banche, i servizi di pagamenti, le aziende tecnologiche, l’universo del Fintech, ma anche le imprese, i professionisti, la PA, i giovani e giovanissimi che vivono costantemente il mondo dell’innovazione e in questo mondo svilupperanno le proprie professionalità domani. Il concetto di “spazio aperto” che facilita un confronto vivace e produttivo a 360 gradi si conferma essere la chiave di lettura più efficace per descrivere il Salone dei Pagamenti, evento che con la terza edizione svoltasi dal 7 al 9 novembre al MiCo di Milano si afferma come appuntamento maturo e punto di riferimento ormai consolidato per tutto il mondo dell’innovazione.
Lo dicono i numeri …
Oltre 10 mila presenze, tra operatori e semplici visitatori, 60 sessioni di dibattito, oltre 30 workshop e 300 interventi, oltre 1000 studenti delle scuole superiori che hanno partecipato ai percorsi di educazione finanziaria. Ma lo conferma soprattutto il fatto che ormai banche, circuiti di pagamento e prestatori di servizi scelgano il palcoscenico del Salone dei Pagamenti per presentare le proprie novità, segno di come l’evento sappia coinvolgere la giusta platea di settore, oltre ad avere una rilevanza di visibilità sul più ampio pubblico dei consumatori-utenti (come dimostrato dalla presenza di oltre 200 giornalisti accreditati, di media italiani e internazionali). Il lancio del nuovo piano industriale di Bancomat, la realizzazione delle prime transazioni su blockchain, il bilancio del primo anno vita del bonifico istantaneo europeo, la presentazione della prima carta biometrica contactless in Europa ad opera di Mastercard e Intesa Sanpaolo, la scelta di Bancomat Spa di tagliare i costi per le operazioni fino a 15 euro effettuate con Bancomat Pay (iniziativa che partirà dal 1° gennaio), le linee di indirizzo che guideranno l’attività dell’Agenzia per l’Italia Digitale presentate dal Direttore generale Teresa Alvaro durante la Plenaria di apertura del 7 novembre, sono solo alcune delle novità uscite dal contesto del Salone 2018.
Oltre, naturalmente, alla forza propulsiva data durante le tre giornate dalla presenza attiva delle start-up italiane e straniere coinvolte nel percorso di Fintech Goes to Italy, una novità del 2018, che ha rappresentato per il mondo del Fintech uno spazio nuovo e fondamentale di visibilità e di incontro con il mercato.
Un clima positivo
Come ha sottolineato il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli, cogliendo bene quella positività propria del Salone che va al di là dei numeri, è stato un successo non solo di partecipazione, ma anche di clima. “Un clima psicologico che ha una consapevolezza, quella di un’Italia e di un mondo bancario, finanziario, parabancario, competitivo, connesso, non recalcitrante, ma collegato a questo mondo globalizzato in cui bisogna essere qualitativamente e quantitativamente efficiente. Ci sono società che stanno diffondendo le loro capacità in tanti Paesi d’Europa e non solo. Gli italiani hanno fantasia, capacità di innovazione, iniziativa e anche sensibilità umane. Bisogna avere un dialogo costruttivo in Europa e nel mondo perché le capacità italiane abbiano la possibilità di espandersi e di realizzarsi”.
Presenza internazionale
Il Salone dei Pagamenti è diventato insomma un tassello significativo in quella strategia del “fare sistema” che spesso manca ai diversi settori industriali italiani. E la sua forza specifica sta proprio nell’essere riuscito a porsi come punto di contatto e di innesco tra settori differenti e “filosoficamente” lontani, almeno fino a pochi anni fa, come quello dell’innovazione tecnologica (fatto di velocità, capacità di cambiamento, sguardo rivolto al futuro), e quello del mondo bancario e finanziario, più portato a un consolidamento dei processi. Un innesco perfetto, insomma, che comincia a costituire una case history interessante a livello internazionale. Una prospettiva globale colta dalle parole di Rita Camporeale, Responsabile dell’Ufficio Sistemi e Servizi di Pagamento dell'ABI, tracciando un bilancio dell’edizione 2018, «il Salone ha l’ambizione di continuare a essere un punto centrale per mostrare dove siamo e dove stiamo andando nel settore dei pagamenti, e che le banche sono all’avanguardia in molti campi. Al Salone abbiamo avuto una maggiore presenza di visitatori e di aziende straniere, tra cui tante start-up. Si sta insomma rafforzando la presenza del Salone e l’attrattività di questa iniziativa a livello internazionale. Questo può rafforzare l’immagine delle banche italiane nel contesto europeo e anche mostrare le nostre eccellenze nei settori innovativi e delle attività che riusciamo a fare in maniera cooperativo, come la piattaforma Cbi Globe per esempio. Il Salone è un luogo in cui si dimostra che la realtà italiana è molto positiva».
Le nuove date 2019
Appuntamento all’anno prossimo dunque, con il Salone dei Pagamenti 2019 che si svolgerà il 6, 7 e 8 novembre. Guardare avanti è la mission del Salone: cominciate dunque a segnarvi queste date in agenda.