In calo rapine e attacchi agli Atm
di Flavio Padovan
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17 Maggio 2018
In occasione del rinnovo del Protocollo d'intesa ABI- Dipartimento Pubblica Sicurezza, Marco Iaconis (Ossif) anticipa alcuni dati dell'Osservatorio sulla sicurezza fisica che saranno presentati a Banche e Sicurezza 2018. Tra i fattori che hanno determinato il trend positivo, l'efficacia della strategia di sicurezza partecipata e i rilevanti investimenti annuali in tecnologie e soluzioni di difesa. Centrale il ruolo di Ossif..
Ancora buone notizie sul fronte della sicurezza. Non solo sta proseguendo anche nel 2018 il calo delle rapine in banca, ma si stanno riducendo anche gli attacchi agli Atm, fenomeno che recentemente suscitava preoccupazione. Ad anticipare a Bancaforte questi trend individuati dall'Osservatorio OSSIF, è Marco Iaconis, coordinatore del centro di ricerca dell'ABI sulla sicurezza, che al prossimo Banche e Sicurezza 2018 renderà pubblici i dati completi del rapporto che annualmente fotografa, attraverso i numeri di rilevazioni reali, l'efficacia delle strategie di difesa messe in campo dalle banche e l'evoluzione delle modalità di attacco della criminalità.
Incontriamo Iaconis in occasione del rinnovo del Protocollo d'intesa per la prevenzione della criminalità in banca, firmato a Roma dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e Direttore Centrale della Polizia Criminale, Nicolò D’Angelo, e dal vice direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, Gianfranco Torriero.
“Il Protocollo che abbiamo appena rinnovato – spiega Iaconis - è uno strumento importante che, insieme ai rilevanti investimenti delle banche in tecnologie e soluzioni di difesa, ha permesso di ridurre, dal 2007 al 2017, di quasi il 90% il numero di rapine alle dipendenze bancarie in Italia. È un'iniziativa che rientra nel quadro degli interventi per rafforzare la “sicurezza partecipata”, cioè la sinergia tra soggetti istituzionali pubblici ed operatori economici per rendere più efficace l'attività di prevenzione e contrasto della criminalità messa quotidianamente in campo dalle Forze dell'Ordine”.
Che cosa prevede il Protocollo?
“Conferma la volontà di proseguire la collaborazione tra settore bancario e pubblica amministrazione che ha prodotto un evidente miglioramento non solo dell'azione di prevenzione, ma anche di quella di repressione. Grazie alle tecnologie utilizzate dalle banche, in particolare dei sistemi di registrazione video, è infatti aumentata la percentuale di rapinatori identificati. E tra le novità che introduce il nuovo Protocollo c'è proprio il monitoraggio di tutti i dispositivi di ripresa e videosorveglianza, che sarà proprio OSSIF a gestire e che aiuterà l'identificazione anche di reati non legati al mondo bancario. Per quanto riguarda gli ulteriori passi avanti tecnologici ed operativi per innalzare ulteriormente la sicurezza, sono demandati ai Protocolli provinciali che andiamo a firmare annualmente con le singole prefetture e le banche presenti su ciascun territorio. Un aggiornamento continuo perché, come è noto, la sicurezza deve essere vista in modo dinamico. Per poter confermare i risultati positivi bisogna puntare sull'innovazione e le tecnologie all'avanguardia, perché la criminalità è sempre molto attenta a cogliere eventuali punti deboli. E in quest'ottica di miglioramento continuo rientra anche la nuova edizione della Guida Antirapina, che presenteremo a Banche e Sicurezza 2018”.
A Banche e Sicurezza 2018 presenterete anche gli ultimi dati dell'Osservatorio OSSIF sulla sicurezza fisica. Come sta andando quest'anno? Il trend è ancora positivo?
“Renderemo pubblici i dati OSSIF a Milano, nel corso dell'evento ABI. Vi posso però anticipare che anche nel 2017 e nei primi mesi del 2018 fin qui rilevati, sta continuando il calo delle rapine. Ma la notizia ancora più positiva che siamo riusciti ad invertire il trend degli attacchi agli Atm, fenomeno preoccupante, che finalmente risulta in diminuzione. Un risultato importante a cui hanno contribuito, oltre alla continua collaborazione con le Forze dell'Ordine, anche gli indirizzi e le soluzioni individuate in sede OSSIF, un think tank dove banche e fornitori di soluzioni e tecnologie si incontrano per affrontare i temi della sicurezza in modo concreto ed efficace. Ovviamente, gli investimenti sono determinanti: ogni anno le banche spendono tra i 600 e i 700 milioni di euro per mettere in sicurezza le agenzie dal punto di vista dell'antirapina e dell'antifurto e per migliorare la protezione del trasporto dei valori. Un impegno rilevante, del quale però si vedono i risultati”.