Il museo delle banche in rete
di Ildegarda Ferraro
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20 Dicembre 2019
Il Muvir, Museo virtuale delle banche in Italia, raccoglie sul web opere d’arte e collezioni. E visto che è in rete è sempre visitabile. Una specie di Wunderkammer, di camera delle meraviglie, dove andare con calma, con la possibilità di entrare nell’opera e di apprezzarla a pieno. Un museo è una creatura viva. Anche il Muvir cambia e si trasforma con noi ...
Lucio Cecilio Giocondo, banchiere pompeiano, mi guarda serio dallo schermo (
vedi qui). Focalizzo meglio lo sguardo, poi giro la scultura di un anonimo di scuola napoletana per guardarla da un’altra angolatura. Di San Gerolamo, scuola romana del XVII secolo, invece ingrandisco la sezione superiore e mi tuffo nell’occhio destro (
vedi qui).
Lucio Cecilio Giocondo (
foto sotto) e San Gerolamo
(foto in alto) con molte altre opere sono sul Muvir, il Museo virtuale delle banche operanti in Italia:
www.muvir.eu. È un progetto in continuo divenire, che in questo momento ospita circa 1.400 pezzi d’arte di banche grandi, medie e piccole con un corredo di schede storico-artistiche. È un portale a disposizione del pubblico, un museo aperto.
Prendi l’arte e mettila sul web
Per rendere fruibile e condivisa l’arte, che cosa può esserci di meglio della rete? Soprattutto se si tratta di opere di privati, che quindi possono così al tempo stesso essere protette e messe a disposizione.
La piattaforma è strutturata con dati interoperabili, linken open data, nel senso di dati aperti e collegabili tra loro, ed ontologie specifiche. Tutto ciò permette di fruire delle opere d’arte in un sistema relazionale, presentando questo patrimonio come un’unica grande collezione, pur mantenendo distinte le varie parti che la compongono.
Una camera delle meraviglie
L’idea è quella di lasciare molto aperta la possibilità di essere parte del Muvir, consentendo ad epoche e oggetti diversi di entrare a far parte del portale. Dipinti e sculture, ma anche fregi, arazzi ed altro possono entrare a farvi parte. Una specie di Wunderkammer da offrire al pubblico, si tratti di addetti ai lavori oppure appassionati.
Un progetto flessibile
Il Muvir è armonico e duttile, realizzato grazie all’impegno delle banche, del Gruppo di lavoro Relazioni culturali dell’ABI e dell’Associazione stessa. È in continuo divenire, anche alla luce delle opere che lo compongono. Le collezioni d’arte cambiano. I musei sono creature vive che si modificano costantemente. Il confronto con studiosi, università, intellettuali, permetterà evoluzioni. E ciò sia per quanto riguarda la piattaforma tecnologica, che le modalità di conservazione e fruizione delle opere digitalizzate. E non si può escludere che ognuno si costruisca una propria ala virtuale con quanto preferisce.