AIDP 2025: La forza dell’immaginazione al servizio del lavoro che cambia
di Flavio Padovan
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28 Maggio 2025
Al 54° Congresso nazionale AIDP, oltre 1.600 professionisti HR da tutta Italia si sono confrontati su AI, sostenibilità, governance e nuovi modelli partecipativi. Marandola (Presidente nazionale Associazione per la Direzione del Personale): "Serve un patto tra imprese, persone e istituzioni"
Una riflessione profonda sull'evoluzione del lavoro, ma anche un laboratorio di idee per trasformare visioni in realtà. Questo è stato il 54° Congresso nazionale di AIDP - Associazione Italiana per la Direzione del Personale, che si è tenuto a Milano, riunendo oltre 1.600 professionisti HR, 76 speaker di livello nazionale e internazionale e registrando una straordinaria partecipazione territoriale, segno del fermento locale sui temi del lavoro che cambia.
Intelligenze connesse per un lavoro sostenibile
Il titolo scelto - "La forza dell'immaginazione. Trasformare visioni in realtà" - ha rappresentato più che un motto: è stato il fil rouge di una due giorni densa di riflessioni su tecnologia, umanità, benessere, intelligenza artificiale e sostenibilità.
Secondo la survey nazionale presentata durante il congresso, il 72% dei direttori HR è favorevole a forme di partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale e il 69% è soddisfatto di quelle già implementate. Come ha sottolineato la presidente nazionale Matilde Marandola, «il disegno di legge 1407 è un'opportunità per dare concretezza all'art. 46 della Costituzione. La partecipazione non si impone, si costruisce: serve un'alleanza tra istituzioni, imprese e persone. Solo così potremo creare un modello partecipativo efficace e duraturo».
Elena Panzera (AIDP Lombardia): «Il ruolo HR oggi è generare sinergie»
Molto incisivo anche l'intervento di Elena Panzera, presidente AIDP Lombardia:«Chi lavora con le persone oggi deve saper connettere intelligenze diverse, da quella artificiale a quella emotiva, fino a quella culturale e vegetale, come ci ha insegnato con il suo intervento Stefano Mancuso. L'HR non è più nel palazzo di vetro, ma agisce da costruttore di reti, facilitando relazioni e generando nuove energie. Per restare rilevanti dobbiamo abbracciare la complessità ed evolvere in una funzione di governance vera e propria».
Il punto di vista del mondo finanziario
La trasformazione tocca da vicino anche il mondo della finanza, dove AI e human centricity si confrontano ogni giorno. Agostino Belvisi, HR Director di ARCA Fondi SGR, ha dichiarato:«La vera sfida non è solo l'intelligenza artificiale, ma tornare alla persona. La relazione, l'empatia, sono il motore della produttività. Le competenze tecniche si apprendono, ma se la persona è nel posto sbagliato, la selezione fallisce. Per noi HR il compito è capire la persona nel suo insieme, testa, cuore e pancia: una sfida affascinante quanto difficile».
Anche Claudio Dozio, Chief People Officer EMEA di AON, ha offerto una visione ampia e internazionale: «L'adattabilità è la chiave. In AON lavoriamo su piani triennali per favorire una crescita sostenibile, guidata da valori e persone. Con l'AI stiamo liberando tempo operativo per concentrarci sul cliente, puntando sul reskilling generazionale e su percorsi formativi che coinvolgano tutti, con un'attenzione alla inclusion autentica, al di là della retorica. La diversity non è solo un'etichetta: è parte del nostro DNA».
Un nuovo umanesimo del lavoro
Il Congresso ha lanciato un messaggio forte: il futuro del lavoro non è solo questione di algoritmi, ma di visione, responsabilità sociale e ambientale. Serve un approccio olistico, interconnesso e inclusivo.
Come ha ricordato ancora Marandola: «La tecnologia deve abilitare, non sostituire. Le trasformazioni in atto si affrontano con sguardo aperto, visione etica e il coraggio di innovare. Per questo AIDP continuerà a essere uno spazio di confronto, partecipazione e proposta per tutto il mondo del lavoro».