L’allineamento alle linee guida EBA sui rischi ESG da parte delle banche
A cura della redazione
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7 Giugno 2025
L'approccio metodologico economico-quantitativo science-based sviluppato da Valuecube per la stima dei rischi climatici
La pubblicazione a gennaio 2025 delle linee guida definitive EBA sulla gestione dei rischi ESG pone a tutte le banche, Significant e Less Significant, una serie di sfide importanti per allineare i processi bancari alle numerose prescrizioni regolamentari. I tempi sono abbastanza stringenti in relazione alla complessità ed ampiezza del tema, in quanto l'applicazione delle linee guida decorrerà dal gennaio 2026, con l'eccezione degli Enti Piccoli e Non Complessi per i quali si applicheranno dal gennaio 2027.
L'adeguamento alle linee guida sarà molto pervasivo, coinvolgendo numerosi processi chiave e funzioni aziendali.
L'analisi di materialità - da aggiornare annualmente e necessariamente di tipo economico-quantitativo - guida il processo di integrazione dei rischi climatici, indicando gli ambiti in cui occorre integrare i fattori di rischio ESG nelle metriche di rischio (credito, mercato, operativo, liquidità, reputazionale, etc.); e quindi la necessità di dotarsi degli opportuni modelli.
Di seguito si elencano i principali ambiti in cui potranno essere necessarie delle modellizzazioni dei rischi ESG in base ai risultati del materiality assessment ed al business model della banca.
Nell'integrare i rischi ESG nei propri impianti di risk management e business planning, le banche dovranno adottare approcci metodologici caratterizzati da una serie di aspetti, tra cui in particolare:
- Quantificazione degli impatti economici (superando i limiti di logiche meramente qualitative basate solo su risk scoring), con stima degli impatti sui parametri chiave per la misurazione del rischio (ad es. PD & LGD).
- Valutazioni differenziate per diversi scenari climatici, elaborati da istituzioni internazionali affidabili (ad es. NGFS).
- Approccio metodologico forward-looking in grado di coprire anche orizzonti temporali di lungo periodo (minimo 10 anni), che implica l'esigenza di considerare nelle valutazioni la scadenza delle esposizioni ed i rischi non ancora sufficientemente riflessi nelle serie storiche dei dati.
Approccio metodologico di tipo probabilistico.
Considerare sia gli impatti diretti (ad es. danni ai siti produttivi aziendali) che quelli indiretti dei rischi climatici (ad es. effetti sulla supply chain delle aziende); e gli effetti di mitigazione del rischio (ad es. coperture assicurative, impatti già scontati nei prezzi di mercato e bilanci aziendali).
Grande importanza viene data alle modalità di interlocuzione delle banche con le controparti aziendali, sia in relazione alla definizione dei loro piani di transizione che alla raccolta di informazioni utili per la valutazione dei rischi ESG. Tra i dati che occorrerà necessariamente raccogliere e su cui basare le valutazioni figurano:
- Emissioni GHG Scope 1, 2, 3 controparti NFC (actual, forecast, proxy).
- Geolocalizzazione dei siti di produzione controparti NFC.
- APE e consumi energetici degli immobili a garanzia.
- Consumi di acqua controparti NFC.
- Coperture assicurative.
Valuecube ha sviluppato un approccio metodologico economico-quantitativo science-based per la stima dei rischi climatici, in linea con le linee guida e le prescrizioni regolamentari sopra richiamate, costantemente aggiornato ed affinato per recepire tutti gli sviluppi sulla disponibilità di nuovi dati, informazioni e l'evoluzione della best practice.
I modelli Valuecube consentono alle banche di poter internalizzare in ottica white-box l'impianto metodologico di misurazione dei rischi ESG; in modo da comprendere pienamente la metodologia, fare propri i driver e tutta la catena di trasmissione che va dai fattori di rischio climatico al rischio complessivo per la banca, come richiesto dalla normativa. La metodologia consente inoltre anche di produrre in autonomia una serie di stime, dati e proxy sui rischi climatici (ad es. GHG emission, scoring, indicatori, etc.) previste dalle linee guida EBA.
I modelli Valuecube di valutazione dei rischi ESG coprono tutti i principali ambiti potenzialmente impattati da tali fenomeni, in relazione al business model della banca.
I modelli consentono di stimare congiuntamente e in ottica forward-looking gli effetti dei rischi fisici e di transizione, ma anche di restituire una visione disaggregata del grado di rischio di ogni fattore rilevante.
Valuecube offre il proprio supporto attraverso diverse modalità e tipologia di soluzioni:
- Supporto consulenziale di tipo metodologico, regolamentare e operativo.
- Metriche & Stime fornite periodicamente sotto forma di flusso dati.
- Applicazioni Software per lo sviluppo in autonomia delle analisi da parte del cliente.
L'elevata flessibilità dell'impianto di modellizzazione Valuecube permette modalità di applicazione più avanzate o semplificate, in modo da adattarsi alle specifiche esigenze della banca e dei processi interessati, nonché la possibilità di tracciare un percorso, che preveda nell'immediato delle soluzioni tattiche ed a termine delle soluzioni target.