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21 Gennaio 2025 / 04:11
Iaconis (Ossif): collaborazione e tecnologia le formule vincenti per la sicurezza fisica

 
Sicurezza

Iaconis (Ossif): collaborazione e tecnologia le formule vincenti per la sicurezza fisica

di Mattia Schieppati - 3 Maggio 2024
I dati sugli eventi criminosi mostrano un trend di lungo periodo che conferma la bontà degli sforzi fatti sul fronte degli investimenti e della formazione. Ma mostrano anche l’effetto virtuoso della spinta data da OSSIF, il Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine, "nell’avviare tavoli di dialogo e osservatori intersettoriali che consentono di fare fronte comune e di condividere innovazioni e informazioni”, sottolinea Marco Iaconis, coordinatore di OSSIF, presentando i temi che verranno approfonditi il 14 e 15 maggio in occasione dell’edizione 2024 di Banche e Sicurezza (iscriviti qui)
Nel 2023 rapine in netto calo (80 rispetto alle124 dell’anno precedente, un significativo -35%) e un totale di furti in lieve crescita  (260 eventi rispetto ai 227 del 2022, per lo più assalti a ATM): sono i numeri in elaborazione a cura di OSSIF - Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine, in vista della due giorni di Banche e Sicurezza 2024 (il prossimo 14 e 15 maggio - qui il programma) che “mostrano uno scenario decisamente incoraggiante”, spiega Marco Iaconis, coordinatore del Centro, “soprattutto se si inquadrano queste numeriche al di là della sequenza anno dopo anno e le si legge nel loro trend più ampio, guardando ai passi fatti negli ultimi 5-10 anni di impegno, investimenti da parte delle banche, applicazione di tecnologie e innovazione, ma anche formazione e quella collaborazione che ABI, attraverso Ossif, ha saputo promuovere tra banche, prefetture, forze dell’ordine, ma anche in modo trasversale tra diversi settori”.

Iaconis, se adottiamo questa visione di lungo periodo, che cosa emerge?

Emerge che dalle oltre 3000 rapine all’anno di vent’anni fa e dalle 1000 di 10 anni fa siamo arrivati a 80 eventi criminosi. In questo balzo è racchiuso il valore di quel che è stato fatto - da tutti gli attori che sono coinvolti in questo ambito - nel campo della sicurezza fisica. L’elemento virtuoso che ha reso possibile questo traguardo è stato la capacità che ABI ha avuto di allargare il campo, di fare della sfida per la sicurezza una sfida comune, intersettoriale e interdisciplinare. Lo scambio di informazioni, di dati, di soluzioni - fisiche e tecnologiche - di modalità di vigilanza e di intervento hanno consentito di fare fronte comune rispetto a una criminalità che, come dobbiamo sempre ricordare, non sta ferma, ma è sempre molto attiva nel cercare nuove modalità criminose. Il Protocollo siglato con il Ministero dell’ Interno per lo scambio di informazioni sui fenomeni criminosi e le modalità di attacco, siglato nel 2022 e pienamente operativo, è un esempio di come la collaborazione produca frutti importanti.
 

Una modalità, quella collaborativa, che riguarda diversi ambiti...

È essenziale. Lo vediamo da quel che emerge dai lavori degli Osservatori che come Ossif abbiamo promosso: cito l’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria, che amplia il monitoraggio  dei fenomeni criminosi a settori extrabancari - come le Poste, le tabaccherie, le attività commerciali -  o, più recente, l’Osservatorio su Intelligenza artificiale e sicurezza, che guarda a come le nuove tecnologie di IA possono essere messe al servizio sia della sicurezza in maniera diretta - telecamere intelligenti, sensoristica, eccetera - sia nella gestione ed elaborazione dei dati, altro elemento rispetto al quale la condivisione a fronte di un attacco criminoso è fondamentale. Rispetto a questa capacità di costruire network di confronto e collaborazione intersettoriale ABI e Ossif hanno fatto da apripista, hanno messo in campo un modello di cui hanno beneficiato diversi settori e, soprattutto, le persone dei singoli territori.

 

Le persone, appunto. Oltre alla tecnologia e al coordinamento tra diversi soggetti impegnati nella sicurezza, quanto conta il tema della formazione di chi opera in banca?

Soprattutto per quanto riguarda le rapine, la preparazione degli operatori per gestire le attività di prevenzione, per gestire in maniera sicura il “durante”, ovvero quando un evento criminoso è in corso, e per essere efficaci nel post, per collaborare con le forze dell’Ordine nel fornire elementi utili per le indagini, resta fondamentale. Lo strumento della guida antirapina per gli operatori di sportello, che abbiamo realizzato con Isabella Corradini (si veda qui) resta un riferimento utile e importante, perché viene costantemente aggiornata per accogliere via via tutte quelle che sono le novità tecnologiche e i cambiamenti normativi, e consentire agli operatori di essere sempre pronti nel caso dovesse capitare un evento criminoso
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