Banner Pubblicitario
21 Dicembre 2024 / 16:07
I pagamenti? Diventeranno invisibili

 
Pagamenti

I pagamenti? Diventeranno invisibili

di Vincenzo Gringoli e Mariagiovanna Di Feo - Bain - 13 Settembre 2018
L’Italia sta recuperando terreno nei pagamenti digitali ed è in forte accelerazione. Per Vincenzo Gringoli e Mariagiovanna Di Feo di Bain sono tre le parole chiave del futuro, al centro dei lavori del Salone: instant, perchè i pagamenti diventeranno sempre più veloci; multichannel, perchè utilizzeremo qualunque canale o dispositivo per pagare; integrated, perchè l'atto del pagamento sarà sempre più inserito nei nostri oggetti di uso quotidiano e nella nostra esperienza di acquisto. Al punto che non ci accorgeremo nemmeno più di pagare ...
Viviamo in un mondo sempre più digitale: quasi 4 miliardi di persone usano Internet, ci sono più telefoni cellulari (oltre 8 miliardi) che persone, si stima che oltre la metà delle piccole-medie aziende abbia una pagina Facebook e che ogni minuto vengono consumati 2 milioni di Gigabyte online dai soli americani. Il digitale è un trend globale che ha un impatto su moltissime industrie, ha drasticamente ridotto il ciclo di vita dei prodotti e fatto aumentare il tasso di adozione; un trend che è destinato ad esplodere con le nuove generazioni di giovani “nativi digitali” (fonte: World Bank - International Telecommunication Union).
Anche nell’industria dei pagamenti, quelli digitali, ossia tutti quelli diversi da contante e assegni, sono in forte crescita a livello globale, di oltre il 5% l’anno dal 2012 nella Ue e negli Usa; fra questi, i pagamenti con carta di credito o debito rappresentano oggi circa il 40% dei consumi pagati nella Ue (fonte: Euromonitor International).
In questo quadro, l’Italia è ancora indietro: nel 2016 poco oltre il 20% dei consumi è stato pagato con carta, un dato allineato alla Polonia, e ben inferiore alle best practices, come il Regno Unito con oltre il 65%.
Seppur partendo in ritardo, il nostro Paese è in forte accelerazione nei pagamenti digitali : dal 2012 i pagamenti con carta sono cresciuti ad un ritmo di quasi il 10% l’anno, sfiorando 200 miliardi di euro già a fine 2016, con oltre 80 milioni di carte attive in circolazione sul territorio ( fonte : Euromonitor International).

Tre tendenze …

Oltre alla “propensione culturale” al digitale, altri tre fattori hanno inciso positivamente nella crescita recente:
1. evoluzione regolamentare all’accettazione dei pagamenti digitali da parte di esercenti e professionisti;
2. evoluzione tecnologica che ha contribuito a rendere i pagamenti più veloci e comodi (si pensi ad esempio ai nuovi Pos cordless portatili e connessi al wifi);
3. crescita dell’online , con l’e-commerce, che è cresciuto oltre il 15% gli ultimi anni (spinto anche dai settori retail e non-food, ad esempio Amazon, che si stanno affiancando al tradizionale turismo/viaggi), e il m-commerce (shopping dal telefono) che sta crescendo ancora più rapidamente a circa il 20% annuo.
Nei prossimi anni, i pagamenti digitali continueranno a crescere: nella Ue si prevede che arrivino a rappresentare circa il 45% dei consumi entro il 2021, mentre per l’Italia è prevista una velocità di crescita dei pagamenti con carta tra il 5 e il 10% l’anno, fino a raggiungere il 25% dei consumi nei prossimi 3 anni, pari a circa 250 miliardi di euro (fonte: Euromonitor International, Ecb, Global Data).

… e tre parole chiave

Un futuro di pagamento che sta arrivando rapidamente quindi, caratterizzando da tre aggettivi chiave:
1. instant , il pagamento avverrà in una frazione di secondo, in negozio grazie alla tecnologia contactless , sempre più diffusa (a Londra avvengono in media circa 2,5 milioni di transazioni c-less al giorno, in Italia si stima che le transazioni c-less possano valere oltre 50 miliardi di euro entro il 2020), online grazie al sistema card-on file e altri sistemi di storage delle informazioni. Sono già realtà i bonifici istantanei, che vengono regolati sul conto corrente in meno di 10 secondi;
2. multichannel , il pagamento potrà essere fatto e recepito da qualsiasi canale o dispositivo ( computer, smartphone, televisione ), in piena continuità di esperienza per l’utente. I grandi player digitali che già dominano il mercato online (Amazon, Ebay, Uber), le nuove piattaforme media (Netflix, Spotify) e la sharing economy (Uber, Airbnb, ecc.), continueranno a crescere a doppia cifra;
3. integrated , il pagamento sarà sempre più integrato con i nostri oggetti di uso quotidiano. Se già oggi possiamo lasciare a casa il portafoglio e pagare in negozio tramite i wallet integrati sugli smartphone di ultima generazione (Samsung e Apple in primis), o rimborsare l’amico tramite messaggistica via chat, nei prossimi anni si prevede una rapidissima crescita dei “mobile proximity payments”, da meno di 100 milioni di euro nel 2016 fino a 5 miliardi già nel 2020. E in un futuro non lontano forse pagheremo anche dagli home connected devices (un esempio su tutti il frigo che riordina la spesa).
Oltre a tutto questo, il pagamento digitale alleggerirà il sistema Paese del costo di gestione del contante (oggi stimato valere circa 10 miliardi di euro, tra trasporto, sicurezza, tempi e costi di prelievo e deposito, ecc. Senza considerare l’impatto sul gettito fiscale della “black economy”) e consentirà un più efficace controllo e gestione delle transazioni, sia per il consumatore sia per l’esercente.
In parallelo ai benefici, l’accelerazione nella diffusione dei pagamenti digitali comporta anche una crescente attenzione alle tematiche della privacy e della sicurezza : da un lato il regolatore sta imponendo norme sempre più stringenti a tutela dei consumatori (la Psd2 ha introdotto la Strong Customer Authentication ), dall’altro l’evoluzione tecnologica consente di ridurre i rischio sia per i pagamenti in negozio, grazie a sistemi innovativi di identificazione e autenticazione sfruttando i dati biometrici del consumatore , sia per i pagamenti online. Sperando che incidenti come l’interruzione di un noto circuito internazionale di pagamento di giugno 2018, dovuta a un blackout dei sistemi di processing e che ha creato disagi ai consumatori europei per più di 7 ore, o il furto dei dati finanziari di migliaia di consumatori, l’ultimo dei quali avvenuto a settembre e che ha coinvolto quasi 400.000 pagamenti verso British Airways, siano sempre meno frequenti.

Verso gli invisible payments

Cosa ci attende quindi nei prossimi 10-15 anni? Portando all’estremo le caratteristiche descritte, possiamo dire che i pagamenti si faranno talmente rapidi, online e integrati nella esperienza di acquisto che non ci accorgeremo nemmeno più dell’atto di pagare: da “digital payments” diventeranno “invisible payments”. Gli acquisti online si trasformeranno in “1 click process”, come nel modello Uber (il cliente semplicemente sale e scende dall’auto, senza che si debba fermare per pagare), Deliveroo e Foodora (il cliente seleziona il cibo dal menù e parte immediatamente il tracking dell’ordine). Negli acquisti in negozio si potrà entrare, scegliere il prodotto che preferiamo e uscire senza neanche accorgerci di averlo pagato (un primo esperimento sono i negozi AmazonGo) o semplicemente leggere gli articoli con il telefono (come in Auchan Speedy).
Sul piano della competizione, il mercato in crescita continuerà ad attrarre nuovi player. E dopo i giganti tecnologici, come Apple, Google e Samsung, è prevedibile l’ingresso nel mercato italiano anche di colossi asiatici (WeChat/Tencent, Alipay), che già stanno iniziando ad offrire servizi in alcuni paesi europei.
E poi data, data, data: tutti i dati “contenuti” nelle transazioni, grazie alla potenza dell’intelligenza artificiale, consentiranno una “personalizzazione di massa” delle esperienze di pagamento, con suggerimenti di acquisto ad-hoc che arriveranno sui nostri telefoni sulla base dei gusti personali, fino a un “one-to-one conversational payment” con gli assistenti vocali a casa: “Alexa, pay my bill” .
Per dare uno sguardo in anteprima a come pagheremo i nostri acquisti, e a tutte queste tematiche sui pagamenti, il Salone dei Pagamenti rappresenta un evento unico in Italia. Si parlerà del futuro dei pagamenti globali, di shopping senza contante, del rapporto fra mobile e millennials, di bank (R) evolution, di come si va verso una società digitale, dell’arrivo dell’intelligenza artificiale, di blockchain e criptovalute e, infine, di privacy e sicurezza , e sarà inoltre presente inoltre una nuova sessione “Fintech goes to Italy” .
TASSAZIONE 2024_Banner Medium
ALTRI ARTICOLI

 
Pagamenti

Patuelli (Presidente Abi): I pagamenti digitali? Un’opzione di libertà

Nella Sessione di apertura che dà avvio ai lavori della nona edizione del Salone dei Pagamenti, il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, conferma...

 
Pagamenti

Simona Maschi: La natura ci insegna a interagire con la tecnologia

Il keynote speech della fondatrice del Copenhagen Institute of Interaction Design apre al Salone dei Pagamenti uno scenario visionario su come servizi...

 
Pagamenti

Pozzi (Banca Sella): "Cresciamo nei pagamenti puntando su innovazione tecnologica e relazione con il cliente"

In un mercato italiano che presenta ancora ampie potenzialità di crescita rispetto a quello europeo, Sella prosegue il suo sviluppo con un'offerta di...
Il Salone dei Pagamenti 2024
L’appuntamento di riferimento sui Pagamenti e l’Innovazione in Italia e non solo.
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Bancaforte TV
Attanasio (ABI): Pionieri e visionari, gli innovatori si ritrovano al Salone dei Pagamenti
Nove anni del Salone dei Pagamenti, nove anni di costante crescita che hanno fatto registrare 14 mila presenze...
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Innovation Workshop powered by Bancaforte
DIGITALIZZARE LA PIANIFICAZIONE, PRIORITÀ STRATEGICA PER LE BANCHE. Le esperienze di Banca di Asti, Banca Sella e CSE
Registrati gratuitamente e guarda la puntata organizzata in collaborazione con Board
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Banner Pubblicitario