Capital Markets: serve un salto culturale
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29 Novembre 2018
La quinta edizione dell'evento promosso dall’ABI sul mercato dei capitali presenta una nuova visione. Che chiama banche e imprese a sviluppare un dialogo nuovo per affrontare le complessità dei mercati e delle normative. Un Forum "aperto" che chiama alla partecipazione
Un nuovo format e soprattutto una nuova visione, per dare risposta a un’esigenza inderogabile che emerge dal tessuto produttivo italiano, tanto dal fronte delle banche quanto da quello delle Pmi. Questa la prospettiva della quinta edizione del Funding & Capital Markets Forum, l’evento promosso da ABI il prossimo 13 e 14 dicembre a Milano, a Palazzo Mezzanotte (sede di Borsa Italiana). «È un’iniziativa che si è consolidata negli anni diventando un punto di riferimento per il mondo delle banche e per le imprese. Con questa edizione rinnovata proponiamo un cambio di paradigma per rispondere più efficacemente alle nuove esigenze che emergono dall’attuale scenario di riferimento», spiega Maria Teresa Ruzzi, Responsabile di ABIEventi, che organizza il Forum.
Il mercato del funding si è infatti mosso per anni secondo logiche acquisite, così come le imprese, soprattutto le piccole e medie, hanno continuato a seguire strade tradizionali per l’accesso al mercato dei capitali. Oggi però, di fronte a sistemi regolatori sempre più strutturati, e ai cambiamenti di scenario in atto, è necessario uno sguardo nuovo. Tanto le imprese quanto le banche sono chiamate a fare un salto di qualità culturale, un passaggio evolutivo per poter governare il business all’interno di un contesto di complessità aumentato in maniera esponenziale.
Per le banche una grande opportunità: diventare un partner per le imprese anche nel funding, accompagnandole nella scelta degli strumenti di finanziamento più adatti ed efficaci per il loro progetto di sviluppo, nazionale e internazionale. Come andare sul mercato? Come e perché scegliere un percorso di quotazione, piuttosto che guardare a strumenti finanziari come per esempio i bond? Come integrare nelle proprie strategie i temi della sostenibilità? Tra banche e imprese non deve più instaurarsi solo un rapporto di domanda-risposta, insomma, ma un vero dialogo, una messa in comune delle rispettive necessità, per arrivare a risposte condivise e utili a entrambi.
“Il Forum 2018 – sottolinea Ruzzi - vuole rispecchiare, nelle sue logiche e nella sua organizzazione, questa nuova visione. Rimane l’anima altamente specializzata delle sessioni e degli interventi, l’attenzione al tema del funding delle banche, a cui si affianca ora una più concreta apertura al mondo delle Pmi grazie anche alla stretta collaborazione sviluppata con Elite di Borsa Italiana. L’obiettivo è facilitare lo sviluppo di un linguaggio comune tra banche e imprese, creando un luogo di incontro qualificato per stimolare la condivisione di esperienze, strumenti e conoscenze utili a favorire la crescita e il lavoro di squadra».
I temi e i protagonisti
Aperto a tutti (
l'iscrizione è gratuita –
clicca qui), il nuovo appuntamento affronterà nella sessione plenaria d’apertura diversi temi importanti a partire dai trend strutturali in corso nel mercato finanziario, alla luce della fine del QE e del suo impatto nelle strategie competitive sul funding delle banche e delle imprese. Strategie che andranno definite anche in funzione dello scenario che la Capital Market Union aprirà. Il ruolo dell’Aim Italia e degli investitori in Pmi rappresenta un altro passaggio chiave nello sviluppo del mercato del funding, così come l’evoluzione della relazione banca-impresa e i nuovi modelli di banca Corporate per assistere le imprese del mid-market, le scelte in un settore con prodotti a redditività decrescente, l’ingresso dell’intelligenza artificiale e delle Fintech nel mercato dei capitali, l’attenzione ai fattori di sostenibilità.
Tra i relatori di spicco della sessione plenaria mattutina, coordinati nella prima parte da Andrea Cabrini di Class Cnbc (Accessing the capital markets: are we sailing in the right direction?) e da Maurizio Dallocchio dell’Università Bocconi, nella seconda parte (Banks’ and Corporates' point of view: has anything really changed in funding compared to CMU?): Raffaele Jerusalmi di Borsa Italiana, Massimo Della Ragione di Goldman Sachs, Cristina Scocchia di Kiko, Riccardo Illy di Illycaffè, Luca Manzoni di Banco Bpm, Claudio Battistella di Bper,
Novità 2018 del Forum è l’agenda più ampia, costruita per offrire un percorso a ciascuna categoria di partecipanti - professionisti delle banche e mondo delle imprese – e per cogliere costantemente il doppio punto di vista. Le 7 sessioni e i diversi workshop che si snoderanno nei due giorni di Forum saranno l’occasione per fare il punto sui diversi temi caldi sul tavolo dei regolatori e dei manager di banche e imprese. Ecco un rapido focus:
- Il nuovo quadro regolamentare dei covered bond, le nuove proposte di direttiva e regolamento della Commissione Europea, le prospettive del mercato italiano.
- Il ruolo dei fondi pensione e le evidenze sugli investimenti in strumenti di private capital.
- Le nuove regole del mercato delle cartolarizzazioni e l’impatto sugli operatori.
- L’evoluzione di Aim Italia e le Spac - Special Purpose Acquisition Companies.
- Il ruolo dei Pir – Piani individuali di risparmio.
- Il project finance e l’importanza di un’analisi rigorosa per comprendere flussi di cassa e expected loss.
- Il mercato dei Non Performing Loan – Npl, le azioni a livello europeo per i crediti deteriorati, la gestione da parte degli intermediari anche in chiave di ripristino della redditività.
- Il settore del private debt e il supporto di Elite Club deal per il suo sviluppo.
- Lo stato dell’arte sul post trading: piani d’azioni in ambito Capital Market Union, implicazioni della Brexit, contributo delle Fintech, ecc.
- Le prospettive future delle Ico – Initial Coin Offering.
- Le opportunità Fintech per il corporate finance: dalla digitalizzazione dei processi di intermediazione alle nuove sfide regolamentari.
La sessione plenaria di chiusura sarà dedicata al tema della sostenibilità, fattore sempre più cruciale per la crescita del valore delle imprese italiane in ogni ambito della vita economica e finanziaria. Tra i punti chiave: il piano di azione della Commissione europea sulla finanza sostenibile, sostenibilità e performance: i nuovi modelli di creazione di valore nelle imprese italiane; strumenti di finanza sostenibile: come fare investimenti o finanziare progetti ad elevato impatto sociale e ambientale, i rating Esg e l’impatto sulle performance di mercato.