L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’intero ciclo del credito. A sottolineare il grande cambiamento in atto è Corrado Pavanati, Head of Risk Italy di UniCredit, nella videointervista rilasciata a Bancaforte in occasione dell’EXPERIAN HUB 2025.
“L’AI migliora l’efficacia e l’efficienza delle decisioni creditizie, abilitando l’automazione e la digitalizzazione dei processi”, spiega Pavanati ricordando come UniCredit abbia sviluppato modelli transazionali che potenziano la capacità distinguere il profilo di rischio dei clienti, in particolare nelle fasi di concessione del credito e di valutazione della loro sostenibilità finanziaria.
Un focus è dedicato all’Early Detection Framework, che valuta sia il rischio idiosincratico sia quello sistemico grazie al Payment Network Framework: “Analizziamo i flussi commerciali tra imprese per rilevare segnali precoci di difficoltà, anche in relazione agli shock che possono colpire l’intera filiera”. Pavanati illustra i primi casi d’uso della Generative AI all’interno delle funzioni di gestione del rischio, rimarcando come queste tecnologie non siano più soltanto oggetto di esplorazione, ma già applicate in contesti concreti.
UniCredit ha avviato soluzioni operative come il Virtual Risk Assistant, uno strumento a supporto degli analisti che consente di raccogliere e sintetizzare informazioni complesse per formulare valutazioni più rapide e documentate, e il sistema di Risk Horizon Scanning, in grado di anticipare scenari evolutivi grazie all’analisi di grandi volumi di dati testuali e numerici provenienti da fonti eterogenee. “Queste tecnologie – spiega – hanno un impatto diretto sia sulla produttività operativa, liberando risorse dalle attività ripetitive, sia sulla capacità predittiva, migliorando l’analisi dei trend e dei segnali deboli nei contesti di rischio. È un percorso interessantissimo che ha, a mio avviso, una grande potenzialità che sarà possibile sfruttare a pieno adottando un approccio capace di combinare l’interrogazione intelligente di questi strumenti con la valutazione esperta degli utilizzatori finali”, in un processo continuo di apprendimento reciproco tra tecnologia e professionalità umana.
Infine, Pavanati richiama i diversi campi della collaborazione con Experian: dal rafforzamento dei controlli antifrode nell’onboarding digitale (video selfie, documenti ID) all’analisi dei dati transazionali acquisiti tramite PSD2, fino alla sperimentazione di score alternativi, come quello immobiliare, particolarmente utile nella fase di acquisizione di nuovi clienti.
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