“Il 2021 somiglia al 1946. L’impatto drammatico del Covid può offrire l’opportunità di reimmaginare e riscrivere il contratto sociale come è successo in Italia dopo la seconda Guerra mondiale. Oggi abiamo l’opportunità di raccogliere la sfida. E un contributo importante arriva anche dal mondo dei pagamenti, che sta vivendo non un’evoluzione, ma una rivoluzione, consegnando sempre più potere all’individuo”. Ad affermarlo è Alec Ross, docente della Business School dell'Alma Mater di Bologna, già consulente per l'innovazione di Barack Obama e Hillary Clinton, che sarà il keynote speaker della sessione plenaria del 4 novembre del Salone dei Pagamenti.
Nella videointervista rilasciata a Bancaforte, Ross - che ha appena pubblicato il libro “I furiosi anni venti”, Edito da Feltrinelli - riassume i fenomeni che, a suo avviso, ci guideranno nei prossimi dieci anni verso un nuovo equilibrio tra governi, imprese e cittadini. In questo scenario anche gli sviluppi del mondo dei pagamenti hanno contribuito a conferire maggior potere di scelta alle persone, favorendo la competizione.
Competizione che insieme alla regolamentazione – non solo difensiva, sottolinea Ross - sono fattori determinante per un futuro più equilibrato della nostra società, in grado di limitare l'oligarchia delle Big Tech ma anche di stemperare lo scontro tra Stati Uniti e Cina. Da qui anche l'invito alle startup europee a creare progetti con un'ambizione e una mentalità globale e, in particolare, all'Italia a valorizzare i propri talenti e ridurre la propria burocrazia.
Infine la sostenibilità, la sfida che caratterizzerà questo decennio. In questo ambito, l'Europa è in vantaggio rispetto al resto del mondo ed è una partita non si può perdere, conclude Ross.
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