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20 Marzo 2025 / 00:31
Tesoreria Unica pronta per le sfide dell’innovazione

 
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Tesoreria Unica pronta per le sfide dell’innovazione

di Flavio Padovan - 17 Marzo 2025
L'avvio di Re.Tes. segna una trasformazione senza precedenti per la Tesoreria Unica, portando la digitalizzazione a un livello superiore. Un progetto che ha coinvolto istituzioni, banche e partner tecnologici in un lavoro corale che ha reso possibile un passaggio delicato e complesso senza interruzioni. Nexi è tra i protagonisti di questa importante evoluzione e con il servizio EasyTUT ha supportato oltre 120 banche nell'integrazione del nuovo sistema di dialogo con Banca d'Italia. Ne parla Andrea Pennacchia, Responsabile Banking and Public Administration Solutions di Nexi
Da gennaio 2025 è operativo Re.Tes. (Reingegnerizzazione della procedura di Tesoreria), un progetto strategico frutto della collaborazione tra Banca d'Italia, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e la Corte dei Conti. L'obiettivo principale è ottimizzare, standardizzare ed efficientare la gestione della Tesoreria Unica, creando un sistema più moderno e sicuro.
Una transizione importante per le banche tesoriere della PA italiana che Nexi ha reso agevole con EasyTUT, il nuovo servizio di intermediazione tecnologica pensato proprio per accompagnare il passaggio a Re.Tes.  Adottato da circa 120 banche tesoriere italiane, pari all'80% del mercato, EasyTUT semplifica e velocizza il dialogo con la Piattaforma Centralizzata di Banca d'Italia. Per capire meglio l'impatto di questa trasformazione, ne abbiamo parlato con Andrea Pennacchia, Responsabile Banking and Public Administration Solutions di Nexi.

Perché Re.Tes. rappresenta un passaggio così rilevante per la gestione della Tesoreria Unica della Pubblica Amministrazione?

Re.Tes. è il risultato di un lungo percorso di innovazione, avviato più di vent'anni fa. Nel 2003 la Pubblica Amministrazione ha compiuto il primo grande passo, passando dal cartaceo al digitale con l'introduzione dell'Ordinativo Informatico Locale (OIL). Nel 2017 la digitalizzazione ha fatto un ulteriore salto in avanti con SIOPE Plus, che ha permesso la centralizzazione dei flussi finanziari presso Banca d'Italia, garantendo maggiore trasparenza, monitoraggio e riduzione dei tempi di esecuzione dei pagamenti.
Con Re.Tes. si è finalmente completato il processo di digitalizzazione della Tesoreria dello Stato. La legge del 2022 ha sostanzialmente accorpato le Tesorerie Provinciali in un unico ente centralizzato, introducendo strumenti digitali automatizzati e applicando all'amministrazione centrale le stesse innovazioni già adottate con successo dagli enti locali. Questo ha permesso di standardizzare il protocollo di colloquio tra Banca d'Italia e le banche tesoriere, migliorando la qualità della rendicontazione e la gestione dei flussi finanziari. Ricordo che i tre pilastri per cui è stato avviato il programma Re.Tes sono innovazione di processo, evoluzione dell'analisi dati e adozione di un protocollo standardizzato. Obiettivi che sono stati tutti centrati.

Per facilitare la transizione proponete EasyTUT. È una soluzione sviluppata appositamente per Re.Tes.? E come ha risposto il mercato?

È una nuova piattaforma creata per rispondere alle esigenze specifiche introdotte da Re.Tes. Il nome stesso, EasyTUT richiama il concetto di Tesoreria Unica Telematica, perché il suo scopo è proprio quello di semplificare il dialogo tra le banche tesoriere e la Piattaforma Centralizzata di Banca d'Italia.
Nexi è attiva nel settore delle tesorerie da oltre trent'anni e ha sempre accompagnato i processi di innovazione tecnologica. EasyTUT rappresenta una soluzione chiavi in mano che consente agli istituti di interfacciarsi con la Tesoreria Unica attraverso un protocollo unificato, garantendo un miglior controllo sui dati e una gestione più fluida delle operazioni. Il successo della piattaforma è stato immediato: a oggi oltre l'80% delle banche tesoriere ha scelto di adottarla.

Come si è svolto il processo di implementazione di Re.Tes. e quale ruolo ha avuto Nexi?

Il progetto è stato avviato più di due anni e mezzo fa e ha richiesto una fase di test molto accurata. Nexi ha partecipato attivamente come parte del gruppo pilota insieme a Banca d'Italia e ad alcuni importanti istituti tesorieri che hanno svolto un ruolo chiave nella fase di validazione del sistema
Il 1° gennaio 2025 è stato il giorno del "Big Bang" per il sistema: da quella data tutti gli istituti tesorieri sono passati al nuovo protocollo. Grazie al lavoro preparatorio, il passaggio è avvenuto senza discontinuità e con un tasso di successo del 100%. Un risultato che conferma Nexi come attore centrale nell'innovazione dei sistemi di pagamento e gestione finanziaria della Pubblica Amministrazione e come partner affidabile che contribuisce a rendere il settore più efficiente, sicuro e moderno. Da questo punto di vista, è una soddisfazione dare il nostro apporto per qualcosa che migliora in modo strutturale l'operatività della PA a beneficio di tutti i cittadini.

Quali sono i prossimi passi per la digitalizzazione della Tesoreria Unica?

Il futuro della tesoreria digitale si muove lungo due direttrici principali. La prima è il passaggio da infrastrutture tradizionali a soluzioni cloud-based, un cambiamento che molte grandi realtà stanno già considerando per migliorare scalabilità, sicurezza e gestione dei dati. La seconda riguarda l'integrazione tra diversi servizi digitali per la Pubblica Amministrazione.Stiamo lavorando a una piattaforma unica, a un portale integrato, che non si limiti alla gestione della tesoreria, ma includa anche altri strumenti essenziali per gli incassi degli enti pubblici, come i collegamenti alle piattaforme di PagoPA (Nodo PagoPA, AppIO e la piattaforma SEND per le notifiche digitali a valore legale) la riconciliazione degli incassi e la gestione documentale avanzata. L'idea è quella di offrire un ecosistema integrato che semplifichi le operazioni quotidiane, migliori la riconciliazione dei dati e riduca i costi operativi per le amministrazioni locali e centrali.
 
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