Siamo a un punto di svolta
di Flavio Padovan
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8 Giugno 2017
Novità normative, redditività, Npl, Ifrs 9, modelli interni di rating sono tra i temi chiave al centro di Unione Bancaria e Basilea 3 – Risk e Supervision. Ne parla Giacomo De Laurentis dell'Università Bocconi, coordinatore scientifico dell'evento
È ricca di temi di grande attualità l'agenda dei lavori dell'edizione 2017 di Unione Bancaria e Basilea 3 – Risk & Supervision. Si va dai recentissimi Trim, Targeted Review of Internal Models, ai principi contabili IFRS9, che diventeranno operativi dal primo gennaio 2018, ma che presentano ancora dettegli importanti da chiarire. E, ancora, dalle nuove linee guida dell'Eba sul trattamento delle stime dei parametri Pd e Lgd, agli ultimi sviluppi su Bma, Raf e Recovery Plan (
leggi qui il programma). A pochi giorni dal via dell'evento ABI che riunirà a Roma la community internazionale impegnata in questo importante percorso di integrazione europea, abbiamo incontrato il coordinatore scientifico
Giacomo De Laurentis, professore dell'Università Bocconi, per fare il punto sulle iniziative in corso e avere anticipazioni sulle principali novità che saranno affrontate quest'anno nelle due giornate al Palazzo dei Congressi.
“Siamo a un punto di svolta – sottolinea De Laurentis – e quindi sono molte le novità importanti che approfondiremo insieme a Roma. Particolarmente rilevanti sono i passi avanti compiuti sul fronte regolamentare e in tema di redditività delle banche e di non-performing loans (NPL). Sul primo tema è in atto una convergenza davvero molto più profonda del passato di norme, soluzioni e anche di atteggiamenti da parte dei diversi attori che partecipano a questo progetto europeo. Per parlarne abbiamo invitato un panel di relatori di particolare rilievo. La sessione plenaria di apertura vedrà infatti gli interventi del vice presidente della Banca Centrale Europea, Vítor Constâncio, che parlerà delle sfide affrontate dal settore bancario europeo, del vice direttore generale della Banca d’Italia e Membro del Supervisory Board Single Supervisory Mechanism, Fabio Panetta, che farà il punto sul sistema bancario italiano e sull’uscita dalla crisi, e del direttore per la sorveglianza del sistema finanziario e per la gestione delle crisi della Commissione Europea, Mario Nava, che si focalizzerà sul percorso verso un nuovo equilibrio regolamentare. Molto atteso, ad apertura dei lavori, l'intervento del direttore generale dell'ABI, Giovanni Sabatini, che offrirà spunti ulteriori ai relatori e ai partecipanti”.
Segnali positivi arrivano dal ritorno alla redditività da parte delle banche..
“È un altro importante cambiamento che il settore sta registrando. La crescita della redditività delle banche, anche se in alcuni Paesi è più generalizzata mentre in altri è circoscritta ancora a un gruppo ristretto di operatori, è un fondamentale punto di equilibrio. A questo argomento è dedicata la tradizionale Renato Maino Lecture, prevista a chiusura della sessione plenaria d'apertura, e che quest'anno è stata affidata a Mark Carey, Associate Director Division of International Finance Federal Reserve Board. Negli Stati Uniti, infatti, la svolta sembra consolidata e sarà interessante sentire direttamente dalla voce di un protagonista di questo cambiamento, come è avvenuto e quali indicazioni possono trarne le banche italiane ed europee”.
Rimane però ancora da risolvere il problema dei non-performing loans. Ci sono novità?
“Anche su questo tema siamo arrivati a una svolta. Come ha ricordato anche il governatore della Banca d'Italia, l'elevato ammontare degli NPL rappresenta, insieme al debito sovrano, un punto di debolezza importante per il nostro Paese. Nella sessione plenaria conclusiva parleremo dei nuovi approcci che iniziano ad essere adottati per affrontare questo problema. E lo faremo insieme a rappresentanti dell'autorità di vigilanza, di banche e operatori finanziari, di società di consulenza e ad accademici. Oltre a questi 3 macro-temi cardine affrontati nelle sessioni plenarie, l'agenda dei lavori è ricca di altri spunti, tutti interessanti, su cui si animerà il confronto nelle 10 sessioni parallele”.
Su quali fronti si sono fatti più passi avanti?
“Ad esempio sui principi contabili IFRS9, che saranno operativi dal primo gennaio 2018. La convergenza tra metodologie di risk management, di vigilanza e quelle legate alle regole contabili è una novità auspicata da tanti, ma che certamente metterà ulteriore stress sulle strutture. Molti dettagli sono ancora aperti e stanno richiedendo un impegno particolarmente rilevante da parte delle delle unità di risk management e delle funzioni contabili delle banche. Servono quindi risposte rapide. Altro tema particolarmente caldo è quello dei TRIM, Targeted Review of Internal Models, derivante dal documento dello scorso febbraio della Banca centrale europea con cui si è fatta finalmente una sintesi di numerosi altri documenti e che chiarisce numerosi aspetti con impatti rilevanti sugli assetti operativi delle banche. Ma in tutte le sessioni in programma ci sono novità importanti da analizzare e su cui confrontarsi”.
Il proliferare continuo di norme rischia di condizionare eccessivamente lo sviluppo del settore finanziario?
“È senz'altro vero, anche se ci sono i primi tentativi di consolidare normative prodotte da autorità di vigilanza diverse, tutte concomitanti. Il Trim è un esempio importante da questo punto di vista. Ma non si eccede solo nella quantità delle norme, ma anche nella complessità. Basta pensare alle logiche per andare a costruire le Pd lifetime necessarie per attuare IFRS9 sugli stage 2 e 3 per capire che stiamo arrivando a livelli di sofisticazione troppo elevati. È quindi necessario avviare al più presto una riflessione seria non solo sul numero, ma anche sulla complessità delle norme”.
A Roma la grande Convention su Risk e Supervision
Si svolgerà al Palazzo dei Congressi il 14 e 15 giugno l'evento ABI sul Risk Management, il capitale e la vigilanza europea. L’interazione tra innovazioni regolamentari, principi, strumenti e politiche di gestione si fa sempre più stretta. La Convention è l’occasione per fare il punto sui vari temi confrontando ed integrando le visioni di oltre 100 relatori tra supervisor, manager, consulenti e accademici, nelle 12 sessioni dei lavori.
La Sessione Plenaria di Apertura, che sarà introdotta dal Direttore Generale di ABI Giovanni Sabatini, vedrà la partecipazione del Vice Presidente della Banca Centrale Europea Vítor Constâncio, del Direttore Stabilità Finanziaria, Servizi Finanziari e Unione dei Mercati dei Capitali della Commissione Europea Mario Nava, del Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Fabio Panetta e del Preside della Facoltà di Economia dell’Università Guglielmo Marconi Rainer Masera. A chiusura della sessione l’atteso speech della Renato Maino Lecture quest’anno affidato a Mark Carey della Federal Reserve.
Le dieci sessioni parallele saranno articolate privilegiando, nel pomeriggio del primo giorno, la prospettiva dei singoli rischi e, nella mattinata del secondo giorno, quella dei profili di gestione e reporting.
La Sessione Plenaria di Chiusura approfondirà il tema dei non performing loans e delle soluzioni di gestione interne, esterne e di sistema.
Bancaforte, media partner di Unione Bancaria e Basilea 3, così come di tutti i grandi eventi ABI, seguirà i lavori del convegno con i suoi giornalisti e pubblicherà uno Speciale con approfondimenti e videointerviste esclusive ai rappresentanti istituzionali e ai protagonisti del mondo bancario e delle aziende. Per essere informati in tempo reale seguiteci anche su Twitter, LinkedIn e Facebook.