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03 Luglio 2024 / 08:28
Pagamenti digitali, un motore per le PMI

 
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Pagamenti digitali, un motore per le PMI

A cura della redazione - 9 Agosto 2023
La diffusione di sistemi sempre più efficienti e accessibili di digital payments in ambito B2B soddisfa un bisogno per le piccole e medie imprese, che può fare da volano per lo sviluppo. Il focus (e le soluzioni) di Visa nell’analisi di Luca Moroni, Head of Business Solutions – Southern Europe.
Mentre il tema della digitalizzazione dei sistemi di pagamento rivolti ai consumatori è ormai un argomento che trova ampio spazio nella comunicazione - oltre che nella pratica quotidiana di centinaia di milioni di persone -, l’ambito dei pagamenti B2B, nonostante i volumi decisamente importanti e la sua strategicità per il sistema economico globale, continua a viaggiare sottotraccia. Ad indagarne le dinamiche è Visa, che oltre a mettere in campo soluzioni specifiche e mirate, attraverso una recente ricerca su 500 imprenditori e dirigenti finanziari statunitensi ha dato voce alle attese e ai bisogni che emergono da questo settore.
Dalla ricerca emerge che il valore dei pagamenti B2B nel mondo ammonta a $ 120 trilioni, ma quasi la metà delle aziende intervistate (41%) ha affermato che la lentezza dei pagamenti B2B impatta sulle prospettive finanziarie dell’azienda, al pari dei timori per inflazione e recessione. Il basso livello di digitalizzazione dei pagamenti delle PMI rende, per esempio, metodi di pagamento come contanti e assegni tra i più utilizzati dalle microimprese in Italia; ciò crea un forte stress sul capitale circolante a causa della mancanza di ottimizzazione dei flussi di cassa.
«Oggi le aziende sono alla ricerca di soluzioni per gestire il proprio capitale circolante con una semplice occhiata ai loro dispositivi mobili, mentre i dipendenti vogliono poter pagare le spese con un click», conferma Luca Moroni, Head of Business Solutions – Southern Europe di Visa, approfondendo il tema con Bancaforte.it. «Nel 2023, prevediamo che l’innovazione nel settore dei pagamenti B2B continuerà ad accelerare e con essa arriverà un’altra ondata di trasformazione digitale. Il settore dei pagamenti è strategico per il prosperare del commercio globale e la missione di Visa è supportare le imprese nella loro crescita, con un approccio inclusivo al mondo finanziario».
Secondo le previsioni, entro il 2025 l’80% delle transazioni B2B sarà digitale: sistemi di pagamento sicuri, veloci, flessibili e senza soluzione di continuità saranno finalmente all’ordine del giorno nel commercio B2B globale.
«Adottare soluzioni di pagamento digitali significa ridurre i processi manuali, aumentare l’efficienza e ridurre i costi semplificando, ad esempio, la riconciliazione e il recupero d’IVA», continua Moroni: «Per facilitare tutto questo, Visa ha creato Visa Spend Clarity Business, la piattaforma di monitoraggio e gestione delle spese dedicata alle piccole imprese. Siamo convinti che il volano dell’innovazione continuerà dunque a crescere man mano che l’ecosistema fornirà nuovi servizi e funzionalità per semplificare i pagamenti e le operazioni aziendali. L’invito per il settore dei pagamenti globali è quello di modernizzare la propria infrastruttura di pagamenti B2B, di modo che possa supportare meglio le PMI a prosperare e le microimprese a sopravvivere ed essere incluse nel sistema finanziario».
Le PMI affrontano nuove sfide quasi ogni giorno e la digitalizzazione dei pagamenti può fungere da leva per renderle più competitive. «Aiutare le imprese a essere pagate più velocemente rappresenta per loro una grande opportunità di crescita e consolidamento. Le aziende più attive negli scambi internazionali sembrano, infatti, più resilienti agli shock economici rispetto alle altre, come dimostrato durante il periodo pandemico dalle continue interruzioni nella catena di approvvigionamento», osserva Moroni, «e rendere i pagamenti B2B più fluidi significa creare valore per il commercio globale. Ma per offrire alle imprese le migliori soluzioni digitali, compito di tutto l’ecosistema dei pagamenti è interpretare e indirizzare le loro sfide e i relativi bisogni».
Sul fronte digitalizzazione, solo il 17% delle PMI dell’UE ha integrato il digitale e il 64% afferma che il processo di passaggio al digitale è sfidante e impegnativo. «Diventa dunque prioritario offrire processi digitali end-to-end innovativi e semplici come per esempio: l’onboarding semplificato delle carte con disponibilità di carte virtuali istantanee, oppure la scansione delle ricevute direttamente disponibile in app, per facilitare la gestione delle spese e la contabilità», spiega il manager.
Per quanto riguarda un altro tema chiave, quello della sostenibilità, «assistiamo a una crescente sensibilità verso l’ambiente e la sua protezione: il 52% delle PMI prova a risparmiare energia attraverso fonti sostenibili. Issuer e banche possono affiancare le PMI in questa scelta strategica supportando opzioni di acquisto sostenibili ed evidenziando, per esempio, l’impatto di CO₂ sulle transazioni all’interno delle varie categorie di spesa».
Infine, conclude Moroni, «molto potrebbe fare un accesso più facile al capitale circolante per sostenere la crescita delle PMI. A partire da banche e issuer che potrebbero, per esempio, offrire rapidità ed efficienza nelle compilazioni online di domande di carta di credito aziendale o l’implementazione dell’APR in base al profilo di rischio e un’offerta di limiti dinamici. L’accesso a più strumenti digitali per i pagamenti è una questione anche di competenze, per questo Visa sostiene la formazione attraverso programmi come Practical Business Skills e Visa Mentorship, attraverso le proprie banche partner».
 
Articolo realizzato in collaborazione con Visa. I casi di studio, i confronti, le statistiche, le ricerche e le raccomandazioni sono fornite “COSÌ COME SONO”, a scopo puramente informativo e non devono essere considerati come consigli operativi, di marketing, legali, tecnici, fiscali, finanziari o di altro tipo. Visa Inc. non fornisce alcuna garanzia o dichiarazione in merito alla completezza o all’accuratezza delle informazioni contenute nel presente documento, né si assume alcuna responsabilità che possa derivare dal fare affidamento su tali informazioni. Le informazioni contenute nel presente documento non sono da intendersi come consulenza legale o di investimento e si invitano i lettori a rivolgersi a un professionista competente qualora tale consulenza sia necessaria.
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