Le parole degli altri
di Ildegarda Ferraro
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4 Agosto 2021
Tra la variante Delta del Covid-19, che obiettivamente non fa star sereni, e vittorie super dalle Olimpiadi di Marcell Jacobs e di Gianmarco Tamberi e quella all’Eurovision dei Måneskin, quello che dicono gli altri conta. E questo è vero per le parole sbagliate, ma anche per quelle positive. Da non lasciarsi scappare
«Dovresti fare un commentino sulle parole sbagliate…». Davvero non mi è chiaro e cerco di capire: «Scusa?». Metto le mani avanti, anche se so che poi mi faccio catturare: «I commentini non sono a richiesta e poi almeno dovrei farmi un’idea». «Beh, sai le parole sbagliate sono di tanti tipi, ma impattano moltissimo. Pensa a chi ti ha sempre garantito che si sarebbe attenuto ad una determinata posizione e sul più bello, quando ci conti, la posizione è opposta. Le parole erano o sono sbagliate…». «Credo che più che un commentino ti ci vorrebbe un venticatore…ma ci penso».
Le parole sbagliate contano, non c’è che fare. Come la variante Delta del Covid–19 non fanno stare tranquilli. Non bisogna abbassare la guardia e cercare di essere concreti, attenti e positivi.
In compenso, mai come in questo momento ci sono molte frecce al nostro arco. Leggo il WhatsApp che mi manda un collega: «Vincitori all’Eurovision dopo 31 anni. Campioni d’Europa dopo 53 anni. Medaglia d’oro olimpica nel salto in alto dopo 41 anni. Prima medaglia d’oro olimpica di sempre nei cento metri. Se ci muoviamo ora, facile che riusciamo a prendere anche l’incredibile, che so la Corsica e la Gioconda…».
E diciamo che l’aria che tira è questa. Ce lo riconosce anche la
BBC, la
CNN e tutta la stampa internazionale (
vedi qui).
Marcel Jacobs con i suoi cento metri, i primi cento metri olimpici per l’Italia fa scattare le parole degli altri, quelle positive e forti. I 100 metri sono l’archetipo delle Olimpiadi e Jacobs l’uomo più veloce del mondo.
Gianmarco Tamberi, Gimbo, con il suo salto e l’oro con l’amico-rivale Mutaz Essa Barshim segna una prima volta nella storia e come dice Barshim: «Can we have two golds?» e poi solo, «history my friend» (
vedi qui e anche
qui) e si scambiano l’oro sul podio (
vedi qui). Magari qualcuno non è proprio contentissimo (
per esempio) e appaiono parole di allusioni che segnano questa rotta (
qui). Ma è una vecchia storia, chi se lo dimentica
Paolo Conte che canta «Bartali e i francesi che ci rispettano che… ancora gli girano» (
https://www.youtube.com/watch?v=hBaQaFRJsbk).
E le azioni e le vittorie si sommano.
I Måneskin all’Eurovision (
https://www.youtube.com/watch?v=RVH5dn1cxAQ), quattro ragazzi che suonavano a Via del Corso a Roma solo tre o quattro anni fa. Ancora Olimpiadi con
Vanessa Ferrari che a trent’anni prende l’argento nel corpo libero (
vedi qui). E l’oro nella vela per
Ruggero Titta e Caterina Banti (
vedi qui) E le parole degli altri, quelle sbagliate, che sempre ci sono, si stemperano in tutte quelle giuste. Che siamo pronti a non ci farci scappare.