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Le novità di TAS sulla prevenzione frodi al Salone di Pagamenti
Notizie dalle aziende - Salone dei Pagamenti 2018

 
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Le novità di TAS sulla prevenzione frodi al Salone di Pagamenti

- 7 Novembre 2018
Sono state introdotte nella suite Fraud Protect modelli predittivi contro i comportamenti fraudolenti. Essi assegnano uno score a ciascuna transazione e generano una segnalazione se una transazione supera un valore soglia predefinito
TAS Group ha oltre 20 anni di esperienza nell’ambito del contrasto alle frodi, acquisiti con la soluzione di monetica proprietaria Fraud Protect, evoluta nel tempo grazie a grandi clienti emittenti carte, tra i quali BancoPosta.
L’obiettivo chiave della banca (Issuer o Acquirer) è oggi quello di prevenire le frodi impattando il meno possibile sull’esperienza cliente, onde evitare che quest’ultimo si rivolga ad altro Psp in grado di offrirgli maggiore semplicità di processo a parità di garanzie di sicurezza.
Negli ultimi 5 anni Tas ha condotto sperimentazioni con università e con società esperte in algoritmi matematici e reti neurali per affinare modelli di supporto all’identificazione delle frodi, al fine di ridurre i falsi positivi e di conseguenza impattare il meno possibile sulla customer experience del titolare carta durante il processo di acquisto.
Quello che è stato un processo di fine-tuning sviluppatosi nell’area carte, grazie alla spinta di mercato di Emittenti e Acquirer, è risultato estremamente utile in seguito all’introduzione delle raccomandazioni di Eba (European Banking Authority) per la Psd2 in termini di Tra - Transaction Risk Analysis.
Eba raccomanda infatti l’adozione di sistemi di autenticazione forte, l’implementazione di sistemi di autenticazione/monitoraggio antifrode dotati di tecnologia adattiva finalizzati ad un’analisi comportamentale della clientela (verifica storico transazioni, indirizzo Ip, ecc.) e la gestione dei requisiti sull’esenzione della Sca e sulle soglie di frode.
Nel nuovo ecosistema dei pagamenti, promosso dalla direttiva europea, ogni banca/Psp potrà ricevere richieste di pagamento dei propri clienti tramitate da nuovi operatori (i PISP), con i quali la banca non avrà alcun rapporto contrattuale. I Pisp veicoleranno la richiesta di pagamento online da parte di clienti della banca e quest’ultima dovrà saper valutare in tempo reale l’effettiva autorizzazione del pagamento veicolato dal Tpp, ricorrendo alla strong customer authentication (Sca) del cliente ordinante, ad eccezione di quei casi in cui sia possibile invocare la Sca exemption (casi definiti in maniera puntuale negli Rts di Eba).
“Le nuove sfide che la banca deve affrontare per abbassare i propri rischi, senza perdere quote di mercato nel business dei pagamenti online, richiedono piattaforme di Fraud Management innovative e orizzontali, in grado di analizzare le transazioni e il comportamento del pagatore/richiedente su una pluralità di canali e su una pluralità di strumenti di pagamento. La piattaforma deve evolvere e imparare dalla storia delle transazioni, deve dunque sapersi adattare allo specifico “business” della Banca”, commenta Roberto Scognamiglio, Program Manager Global Payments Solutions di TAS Group.
Per affrontare queste sfide TAS ha introdotto nella propria suite Fraud Protect dei Modelli Predittivi, che negli ultimi anni riscontrano largo impiego nel contrasto ai comportamenti fraudolenti, in molti ambiti di business, ma soprattutto in ambito Finance. In estrema sintesi il modello predittivo assegna uno score a ciascuna transazione e genera una segnalazione se una transazione supera un valore soglia predefinito. Il valore di soglia è parametrizzabile e viene definito in modo da ottenere il giusto trade-off tra numero di frodi intercettate e numero di segnalazioni generate.
I modelli vanno periodicamente sottoposti a validazione (vanno re-istruiti) per mantenerne le performance sempre elevate. La validazione del modello va fatta sui dati raccolti dalla banca, e pertanto il modello è sempre un componente da “personalizzare” per il cliente, non può essere standard per ogni PSP.
“Spesso non è sufficiente disporre delle tecnologie più avanzate per ottenere i risultati desiderati. E’ fondamentale possedere l’esperienza di dominio e la capacità di adattare la tecnologia all’ambiente specifico della Banca, interpretando e anticipando le evoluzioni normative e di mercato in corso”, conclude Roberto Scognamiglio.
Maggiori approfondimenti sul tema sono stati forniti durante il workshop TAS Group del 7/11 alle ore 14:30 in Sala Yellow2.

Il fenomeno delle frodi

Alcuni estratti dal rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento 2017 del ministero dell’economia e delle finanze.
1. Nel 2016, rispetto al 2015, il valore delle transazioni non riconosciute (frodi) rispetto al totale dei pagamenti genuini mediante carta è diminuito dallo 0,0171% allo 0,0164%, mentre in aumento è l’incidenza in numero (numero di frodi rispetto al numero di transazioni genuine), passata dallo 0,0110% allo 0,0129%.
2. Il valore delle frodi è sostanzialmente stabile sui livelli dell’anno precedente (+0,5%), a differenza del numero delle stesse che è aumentato sensibilmente (+26%), con una diminuzione del valore medio delle singole transazioni, che passa da 159 a 127 euro. Il totale dei pagamenti genuini, sia in valore sia in numero, è aumentato nel 2016 rispettivamente del 5% e 8%
3. Sul canale Internet si è verificata una diminuzione dell’incidenza delle frodi in valore di 0,04 punti percentuali, che corrisponde ad una variazione percentuale in diminuzione dell’11% rispetto all’anno precedente. L’incidenza in termini di numero è invece aumentata dal 2015 al 2016 del 9%. In termini assoluti le frodi in valore aumentano leggermente (+3%), più significativo è invece l’aumento registrato nel numero (33%).
4. Nel canale Pos si assiste ad una diminuzione del 5% dell’incidenza in valore e a un aumento del 13% in numero. In termini assoluti il valore del frodato aumenta comunque del 5%, così come aumenta il numero delle frodi (+ 25%).
5. Anche per il 2016, come già in tutti gli anni precedenti, si conferma una tendenza alla riduzione del fenomeno delle frodi su prelievi su Atm. La riduzione dell’incidenza è importante ed omogenea sia in termini di valore che di numero (rispettivamente -18% e -19%) e in termini assoluti risulta del tutto analoga alla diminuzione riscontrata nel numero delle frodi e nel valore del frodato a causa dell’invarianza registrata nel 2016 nel totale dei prelievi genuini.
(Contenuto a cura dell'azienda)
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