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19 Marzo 2024 / 07:09
L’irrefrenabile sviluppo dei pagamenti digitali

 
Pagamenti

L’irrefrenabile sviluppo dei pagamenti digitali

di Flavio Padovan - 9 Marzo 2023
Il 2022 è stato un anno di conferme e rassicurazioni per il mondo dei digital payments: il balzo del 18% del transato con pagamenti digitali, arrivato a quasi 400 miliardi di euro, smentisce tutti i timori di un ritorno al contante da parte degli italiani dopo la crisi pandemica e la fine degli incentivi. A trainare la crescita sono principalmente le transazioni contactless, che raggiungono i 186 miliardi di euro (+45%), ma un contributo importante arriva dai pagamenti innovativi, in aumento del 120%, anche se i volumi sono ancora limitati, pari a 20,3 miliardi. Non sorprende più il BNPL, che continua la sua corsa (+253% rispetto al 2021) e supera i 2,3 miliardi di euro. La fotografia nei dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano
Non è stata un’avventura quella degli italiani con i pagamenti digitali. Il ritorno alla “normalità” dopo la crisi pandemica e la fine delle misure di incentivazione governative, primo tra tutti il cashback, non ha portato a un ritorno al contante. Anzi, i dati sul 2022 presentati dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, mostrano un tasso di crescita superiore a quello pre-covid.
Lo scorso anno, infatti, il transato con strumenti di pagamento digitali (carte più wallet) è cresciuto del 18% rispetto al 2021, quasi il doppio rispetto ai tassi di incremento registrati nel 2018 e 2019, ed inferiore solo a quello del 2021 che aveva però come riferimento un anno straordinario come il 2020 in cui la crisi sanitaria aveva di fatto bloccato i consumi. Complessivamente, il valore del transato è arrivato a 397 miliardi di euro, di cui 7 miliardi legati ai pagamenti su conto corrente o su conti di moneta elettronica non alimentati da carte.
“Sono dati che evidenziano come la pandemia abbia cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori italiani che trovano i pagamenti digitali sempre più comodi, veloci e sicuri”, sottolinea Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.
Un differente atteggiamento confermato anche dalle statistiche della BCE sul numero di transazioni pro capite con carta nel 2021, che vede l’Italia come il secondo Paese europeo a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%) a pochi decimi dalla Grecia (+34,1%), a fronte di una media europea aumentata del 18%.
La crescita generale si riflette su tutte le componenti, sia in quelle più tradizionali come le carte, dove i pagamenti contactless raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% sul 2021), sia nei nuovi metodi di pagamento (Innovative Payments) che registrano un valore di 20,3 miliardi (+107%).All’interno degli Innovative Payments, sono Mobile e Wearable a rappresentare le due componenti fondamentali della crescita: nel corso del 2022, infatti, gli italiani hanno usato sempre di più lo smartphone o i dispositivi indossabili per effettuare pagamenti in negozio, per un totale di 16,3 miliardi di euro di transato (+122% rispetto al 2021).
Tra i servizi correlati al pagamento che stanno destando sempre più interesse tra i consumatori c’è sicuramente il Buy Now Pay Later (BNPL). La sua crescita ha caratterizzato il 2021 e si è confermata anche nel 2022, contribuendo in maniera significativa all’incremento generale dei pagamenti digitali. Il 13% degli italiani ha dichiarato di avere già utilizzato questo tipo di servizio per uno o più acquisti online e/o in negozio, mentre il 33% è intenzionato a servirsene in futuro (percentuale che sale al 67% se si considerano anche gli indecisi).Lo scorso anno le transazioni BNPL hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del +253% rispetto al 2021. L’86% del valore, inoltre, riguarda acquisti effettuati su Internet, un risultato che porta il BNPL a rappresentare circa il 4% di penetrazione nel mondo online.
Il 2022 è stato un anno di conferme in tutto il mondo per il settore dei pagamenti: continua infatti la crescita, in termini di transato e diffusione, delle modalità di pagamento più innovative. Lo smartphone si conferma ancora una volta il centro delle innovazioni in ambito pagamenti, grazie alla diffusione ormai capillare (nel 2021 era utilizzato da quasi due terzi della popolazione mondiale) e alla capacità di offrire una user experience sempre più ottimale rispetto agli strumenti tradizionali, sia nei pagamenti in negozio sia in quelli online.
“Il settore dei pagamenti si dimostra vivace e innovativo anche nel nostro Paese, dimostrando un netto cambio di tendenza: sono sempre di più i consumatori e gli esercenti che scelgono quotidianamente questi strumenti” spiega Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “Nonostante tutto, a fine 2022 il nuovo Governo italiano ha adottato un approccio più titubante, in cui la soglia ove non è consentito accettare pagamenti in contanti è stata alzata a 5.000 euro, una strategia in contrasto con l’attuale percorso avviato per combattere l’evasione fiscale e migliorare processi e servizi”.
A livello europeo cresce l’attenzione sui Digital Wallet, con particolare attenzione al tema dell’identità digitale come abilitatore (anche, ma non solo, di pagamenti). La recente revisione del regolamento eIDAS ha proprio lo scopo di introdurre nel 2024 l’European Union Digital Identity Wallet (EUDI wallet), ossia un insieme di servizi certificati che permette agli utenti di richiedere, conservare e condividere le informazioni personali per accedere ai servizi online e firmare documenti elettronici.
Lo smartphone è infine centrale anche nelle sperimentazioni di nuove versioni delle valute di banca centrale. I progetti più avanzati di Central Bank Digital Currency (CBDC) sono concentrati nei Paesi Asiatici, ma anche l’Unione Europea sta accelerando sull'Euro digitale.
“I pagamenti innovativi, però, guardano anche oltre lo smartphone. In Italia si intravedono ad esempio novità importanti tra i servizi e le applicazioni che sfruttano le Open API, facendo leva sul minor numero di attori coinvolti in queste operazioni e sulla possibilità di avere immediatamente i fondi sul conto dell’esercente” sostiene Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “A livello globale, infine, crescono gli ‘Smart Objects Payment’: soprattutto le cosiddette smart car, le auto dotate di connessione Internet, che stanno ricevendo sempre più attenzione da parte di un mercato che negli Stati Uniti vede già oggi circa 84 milioni di veicoli online e un grande potenziale di sviluppo”.
 
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