L’innovazione nasce dalle Voci a confronto
di Mattia Schieppati
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30 Ottobre 2020
Da rubrica di Bancaforte, Le Voci di Spunta diventa ora un agile e curioso volume che mette in dialogo i protagonisti e le idee di un’innovazione tecnologica dalle grandi potenzialità. Per l’autrice, Ildegarda Ferraro, la crescita di Spunta Banca DLT è la dimostrazione «che il futuro può essere costruito pezzo per pezzo con le nostre mani»
Da progetto di frontiera, fitto di specifiche tecniche per (abili) addetti ai lavori, a tema di riflessione intorno al quale disegnare una parte importante della trasformazione tecnologica delle banche e del mondo finanziario. Una soluzione specifica, nata per dare risposta a un singolo problema, che si è rivelata strada facendo una piattaforma di opportunità preziose e tremendamente attuali, aperte su tanti fronti e capaci di coinvolgere attori diversissimi tra loro.
Per raccontare cos’è, ma soprattutto cosa potrà diventare, Spunta – il progetto di blockchain per la riconciliazione bancaria promosso dall’ABI e coordinato da ABI Lab – non basta più, insomma, un manuale tecnico. Ci vuole capacità di narrazione, perché solo così può venire alla luce, e generare nuove idee, tutto quel che questa innovazione può produrre.
La dimostrazione di tutto questo sta in un agile
volume dal titolo Le Voci di Spunta, pazientemente costruito e curato da
Ildegarda Ferraro. Un libro che ha seguito, nel suo iter, più o meno lo stesso percorso della tecnologia che racconta. Nata come
rubrica di approfondimento di bancaforte.it,
Le voci di Spunta è via via cresciuta, si è arricchita di interventi e contributi, ha saputo allargare gli orizzonti, provocare, chiamare i diversi protagonisti allo sforzo di guardare sempre un pochino più in là. Nei mesi, è stato chiaro che la rubrica giornalistica stava diventando qualcosa di più, che le voci via via raccolte diventavano un utile – e curioso – filo d’Arianna per orientare anche i meno esperti all’interno dell’(apparente) labirinto della blockchain.
Leggere (o ri-leggere) Le Voci di Spunta, riordinate in quel percorso logico e di senso che solo un libro editorialmente pensato e organizzato può restituire, significa entrare nel dibattito sull’innovazione e le sue possibilità, ma anche comprendere come i balzi in avanti delle tecnologie e delle loro applicazioni sono sempre – e anche in questo caso – il frutto di un lavorio di confronto, di dialogo, di scambio tra persone e idee, che va al di là delle appartenenze aziendali e professionali.
Proponiamo qui di seguito la Premessa al volume.
Premessa
Un’iniezione di fiducia. La conferma che si può fare e cambiare. L’idea concreta che il futuro va costruito pezzo per pezzo con le nostre mani. E poi un gruppo di persone che si sente unito da un obiettivo concreto messo a segno. Spunta Abi Lab Dlt, il progetto che ha dotato il mondo bancario in Italia di una autostrada informatica come può essere una blockchain private permissioned è tutto questo. E molto altro ancora. Raccontarlo fa bene a chi ci ha lavorato e tutt’ora vi è impegnato, ma anche a chi vuole leggere una storia a lieto fine. Perché diciamocelo il lieto fine fa bene.
E poi, visto che il tema non è proprio una passeggiata, meglio lasciarlo a chi lo sente come un pezzo di vita e riesce a spiegare anche l’incomprensibile.
Le Voci di Spunta è l’insieme delle interviste che quest’anno ho messo insieme per Bancaforte a chi ha lavorato al progetto. A seguire i comunicati stampa che raccontano l’entrata in produzione del primo gruppo di banche, poi del secondo e in fine del terzo.
Devo dire è stata una carica di energia positiva parlare con persone soddisfatte del lavoro portato avanti. Persone che non si fermano, immaginano grandi prospettive di sviluppo. Facendo la spunta delle Voci di Spunta c’è di tutto. Giovani, ma proprio giovani quasi ragazzi, e professionisti di esperienza. Uomini e donne. Italiani e non. Tutti, ma proprio tutti, ancorati a preferire il “noi” all’”io” per raggiungere il traguardo.
Mi sono divertita parecchio, lo ammetto. Ho cercato di strappare qui e lì qualcosa di privato o un po’ fuori dalle righe da tutti questi protagonisti. Ho fatto ammettere a Romano Stasi, Segretario generale di Abi Lab, gelosissimo del suo privato, che viene da una famiglia con tanti fratelli. È quindi nelle sue corde essere in tanti. In Demetrio Migliorati, Innovation manager & Head of blockchain in Banca Mediolanum, ho trovato una somiglianza con un sovrano macedone. E non è casuale, perché la banda di Spunta si sente composta di opliti macedoni, pronti a coprirsi reciprocamente il fianco in funzione dell’obiettivo comune. Vito Lavolpe, Responsabile Innovazione e Sviluppo It della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, mi ha spiegato che trova una profonda bellezza nella blockchain. A Licia Garotti, avvocato, ho chiesto come può un giurista essere appassionato di tecnologia. Con Silvia Attanasio, Responsabile Ufficio Innovazione dell’ABI, ho parlato anche di Cenerentola e di Topsy, la cugina di ultimo grado di Mary Poppins. A Gianfranco Torriero, Vicedirettore generale dell’Abi, ho riproposto l’immagine del “piccolo chimico” con alambicchi e diavolerie varie, che un portale internazionale aveva utilizzato per spiegare quello che si stava facendo. Torriero ha subito messo l’accento sulle nuove applicazioni. Ho parlato con Francisco Spadafora, Head of Blockchain di Ntt Data, da Buenos Aires. Ho fatto il punto con Daniele Savarè, Direttore Innovation & Business Solutions di Sia. Ho cercato di capire le prospettive più avanzate con Katerina Koutoulaki, Associate Director, Client Engagement di R3. Savino Damico, Head of Fintech Ecosystem Management and Monitoring di Intesa Sanpaolo, ha certificato che è una rivoluzione. Massimiliano Ugolini, Responsabile Process Innovation di Banca Mps, che con concretezza si occupa di cose complesse, ha detto che la blockchain è una cosa semplice. Tommaso Pellizzari, CIO Corporate Investment Banking a UniCredit, dice che può superare i confini.
Lo scorso anno avevo riunito tutti gli articoli in La pazienza della blockchain (vedi qui per scaricare l’ebook), un primo capitolo di questa saga. Al momento non credo ce ne sarà un terzo…ma chi può dirlo…
Conto che vi divertiate almeno un pochino. E come sempre, se avrete qualcosa da dirmi sono qui. Potete sempre scrivermi a [email protected].
Ildegarda Ferraro
Ps:
Il testo è per il web. Ci sono link e tracce. Se però avete bisogno della carta - anche io vengo colta da questa sindrome – è possibile stampare Le Voci di Spunta in formato opuscolo. Sarà un piccolo tascabile.