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26 Novembre 2025 / 01:15
Insieme per l’inclusione: l’impegno di ABI e delle banche per prevenire e contrastare la violenza economica

 
Diversity & Inclusion in Finance

Insieme per l’inclusione: l’impegno di ABI e delle banche per prevenire e contrastare la violenza economica

di Chiara Mambelli e Chiara Provasoli - 25 Novembre 2025
Promuovere parità, educazione finanziaria, accessibilità ai servizi e valorizzazione delle diversità è una priorità per l'ABI e per le banche italiane. Attraverso progetti, protocolli e collaborazioni con Istituzioni, mondo accademico e Terzo Settore, il settore bancario contribuisce all'inclusione sociale e al benessere dei territori. Un tema centrale è il contrasto alla violenza economica, una forma di controllo spesso invisibile che limita l'autonomia finanziaria delle donne. L'impegno delle banche si traduce in iniziative concrete e azioni di sensibilizzazione volte a rafforzare consapevolezza, autonomia e pari opportunità. A guidare questo lavoro è un obiettivo comune: creare reti, diffondere cultura inclusiva e sostenere l'autonomia economica femminile come condizione essenziale di libertà e partecipazione, a beneficio dell'intera comunità
Si ringrazia la Rivista Bancaria per l'autorizzazione a pubblicare integralmente e in anteprima questo contributo del numero di dicembre. Gli ulteriori contenuti sono consultabili sul sito di Bancaria che vi invitiamo a visitare: www.bancaria.it
Il mondo bancario italiano, anche grazie alle iniziative avviate dall'ABI, è da tempo impegnato sui temi della promozione della sostenibilità sociale, che abbraccia - tra l'altro - azioni dirette a promuovere parità, educazione finanziaria, accessibilità a prodotti e servizi e valorizzazione delle diversità, insieme al contrasto e alla prevenzione delle disuguaglianze e alla lotta e alla prevenzione del fenomeno della violenza economica.
Tale approccio è fortemente coerente anche con le macro tematiche che orientano l'attività dell'associazione, in cui il tema del contrasto e del contenimento delle diseguaglianzerappresenta un elemento di forte attenzione, anche in una visione di lungo periodo e prospettica, considerando le connessioni con le evoluzioni demografiche che caratterizze-ranno non solo il nostro Paese, ma tutto il mondo.
In questa cornice molteplici sono le iniziative che posso essere citate in questo ambito, promosse da ABI, che vedono il coinvolgimento degli Associati e che hanno prodotto ri-sultati concreti e fattivi, a beneficio specialmente delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Nei paragrafi successivi vengono dunque sintetizzate le principali linee di azione ei focus tematici che maggiormente sono attenzionati dalle banche nel quadro delle proposte associative.

Un inquadramento del fenomeno della violenza economica

La violenza economica sulle donne è una forma di controllo che agisce in modo sottile e spesso invisibile. A differenza della violenza fisica o psicologica, non lascia segni evidenti, ma si manifesta attraverso il controllo delle risorse finanziarie e la limitazione dell'autonomia economica. Questo tipo di violenza impedisce alle donne di accedere al denaro, gestire le proprie finanze o prendere decisioni economiche autonome. Ciò le priva di opportunità di indipendenza e le esclude dalla piena partecipazione alla vita sociale ed economica, colpendo in particolare le donne vulnerabili, come quelle migranti, disabili o in situazioni di povertà.
Diffondere consapevolezza riguardo alla violenza economica significa:
  • riconoscere che l'indipendenza economica è una condizione essenziale di libertà, tutela e reale autodeterminazione;
  • promuovere consapevolezza sui comportamenti e sulle situazioni che generano dipendenza o esclusione, rendendo visibili dinamiche spesso normalizzate nella vita quoti-diana;
  • sostenere percorsi di autonomia finanziaria come leva di empowerment e partecipazione sociale, affinché le donne possano costruire un futuro libero e autodeterminato;
  • favorire una cultura dell'inclusione, in cui l'accesso ai servizi finanziari sia realmente per tutti, senza barriere, così da ridurre le condizioni che alimentano dipendenza e disparità.
Per questo la violenza economica non è solo un problema individuale, ma un fenomeno sociale e culturale che richiede il coinvolgimento di istituzioni, imprese e comunità, chiamate a collaborare per rafforzare fiducia, educazione finanziaria e pari opportunità.

Il ruolo delle banche e l'importanza delle partnership con le Istituzioni

Per prevenire e contrastare la violenza economica, è fondamentale evitare un comportamento autoreferenziale e privilegiare invece un approccio coordinato tra Istituzioni pubbliche e private, inclusi gli istituti bancari. L'Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha avviato una strategia per individuare soluzioni e strumenti adatti, portando l'impegno del settore bancario nei Tavoli di lavoro a livello nazionale e internazionale.
Tra le azioni principali, si ricorda - tra gli altri - il Protocollo tra ABI e il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, siglato nel 2023 - che mira a sensibilizzare sulla violenza di genere e ridurre il divario di accesso delle donne ai servizi finanziari, promuovendo l'empowerment economico. Firmato dalla Ministra Roccella e dal Presidente Patuelli, il Protocollo sostiene la formazione e l'informazione per una gestione au-tonoma delle risorse economiche e rappresenta una cornice nella quale le banche hanno sviluppato piani di azione coerenti e mirati con le finalità descritte, manifestando forte adesione e supporto all'iniziativa.

Educazione e Consapevolezza: strumenti di empowerment

Un aspetto centrale per contrastare la violenza economica è l'educazione finanziaria, che fornisce alle donne strumenti concreti per gestire in modo autonomo il proprio denaro.In questo contesto, numerose sono le iniziative in essere e quelle già realizzate dalle banche e dall'ABI, tutte rivolte a promuovere una maggiore consapevolezza e indipendenzaeconomica.
La guida pratica La violenza economica: cos'è, come prevenirla, come contrastarla (disponibile per il download sul sito di ABI) è uno degli strumenti più efficaci per sensibilizzare le donne sui propri diritti e offrire loro informazioni utili su come riconoscere e contrastare le diverse forme di controllo economico. La guida, sviluppata su indicazione delle banche dall'ABI e dalla Fondazione per l'educazione finanziaria e al risparmio (FEduF) in collaborazione con ilDipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in sinergia con le Associazioni dei consumatori, affronta i principali aspetti di questa forma di violenza con un linguaggio semplice e immediato. Per rendere il contenuto accessibile a un pubblico ancora più ampio e adatto alla fruizione multilingue e plurisensoriale, è stata realizzata anche in versione audioguida con il supporto del Centro nazionale del Libro parlato dell'Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Ets-Aps) e tradotta in lingua inglese.
Una collaborazione virtuosa e ormai fortemente consolidata che si inserisce perfettamente negli obiettivi di sensibilizzazione e di inclusione finanziaria e sociale.

Comunicazione e sensibilizzazione: informare per prevenire

Insieme all'educazione alla cittadinanza economica e all'importanza di accrescere la consapevolezza e l'autonomia femminile, svolgono un ruolo fondamentale anche le attività di divulgazione e comunicazione rese attraverso la sinergia tra i diversi partner, in una logica che massimizzi i benefici del «fare community».
In questo contesto si ricordano - tra le altre - le seguenti iniziative:
  • la campagna di sensibilizzazione e comunicazione Insieme contro la violenza sulle donne - Tu non sei sola (disponibile per il download sul sito di ABI) che rappresenta uno strumento fondamentale per aumentare la consapevolezza sulla violenza economica e sulle risorse di supporto disponibili, tra cui il numero antiviolenza e antistalking 1522. Questa iniziativa, ideata dall'ABI e dalla FEduF in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mira a sensibilizzare un ampio pubblico attraverso messaggi chiari, diretti e facilmente comprensibili, per garantire che le donne possano accedere al supporto necessario in modo tempestivo ed efficace;
  • la collana di podcast Parole di Inclusione - Contro la violenza economica (disponibile per il download sul sito di ABI), che utilizza un linguaggio immediato per informare e sensibilizzare sulla violenza economica di genere. Questo progetto, promosso da ABI e FEduF con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato realizzato con il supporto del Centro nazionale del Libro parlato dell'Uici e sviuppato sulla base dei contenuti ritenuti prioritari dalle banche e condivisi con le Associazioni dei consumatori.

Progetti innovativi di ABI e ABIServizi per un futuro di inclusione e parità

È importante lavorare costantemente sulle banche individuando iniziative di sensibilizzazione e dando vita a sedi di confronto come l'Osservatorio permanente e l'evento annuale Diversità e inclusione nella finanza promossi da ABI insieme ad ABIServizi, che contribuiscono a ampliare la panoramica del mondo bancario riguardo alle buone pratiche di inclusione sviluppate anche in altri contesti e industrie, italiane e estere, per individuare possibili modelli replicabili con successo anche con gli adattamenti utili a plasmarli nelle differenti realtà.Allo stesso tempo si opera promuovendo il dialogo tra le banche, le istituzioni e il mondo accademico. Queste occasioni sono fondamentali per costruire una comunità pro-fessionale che valorizzi la diversità e contribuisca a creare un ambiente economico e sociale più equo per le donne, anche quelle più vulnerabili sia nella comunità di riferimento sia nei luoghi di lavoro.
Inoltre, per supportare un cambiamento strutturale all'interno del settore bancario, è stato realizzato, in collaborazione con ABiformazione, un percorso professionalizzante per Diversity Manager. Questo programma formativo ha l'obiettivo di fornire agli operatori bancari le competenze necessarie per promuovere politiche di inclusione e diversità, creando un ambiente di lavoro che sia veramente inclusivo e sensibile alle problematiche di genere.

Le attività più recenti promosse da ABI e dalle banche

Tra i progetti più significativi da ultimo avviati si ricorda "Una donna, un lavoro, un conto", promosso dal Corriere della Sera con la partecipazione di ABI, Federcasse, Assolombarda, Confcommercio e le parti sociali, sostiene l'autonomia economica femminile attraverso l'uso consapevole del conto personale come strumento di indipendenza e autodeterminazione.
ABI e Federcasse hanno siglato a marzo del 2025 il Protocollo d'intesa volontario Banche per l'autonomia finanziaria ed economica delle donne, da cui sono nati la brochure «Il mondo bancario per l'autonomia finanziaria ed economica delle donne» e il Decalogo «Una donna, un lavoro, un conto» (disponibili per il download sul sito di ABI). L'iniziativa, avviata a Milano e destinata a estendersi sul territorio nazionale, rappresenta un modello di collaborazione interistituzionale e di educazione finanziaria inclusiva checoinvolge banche, istituzioni e società civile. 
Si ricorda, inoltre, come elemento di novità e motore di cambiamento, alla sua prima edizione, il Premio ABI per Diversità e Inclusione, che rappresenta un ulteriore passo nel percorso intrapreso dal mondo bancario. Il Premio, gratuito e aperto a tutti gli Associati ABI, nasce per valorizzare le buone pratiche in materia di diversità, accessibilità e pari opportunità, in coerenza con l'Agenda 2030 dell'Onu.
Le sei categorie istituite spaziano dall'inclusione nei servizi finanziari al contrasto della violenza economica, fino alla comunicazione inclusiva e alla formazione sulle competenze D&I. La cerimonia di premiazione si terrà nel primo semestre del 2026, nell'ambito dell'evento annuale D&I in Finance.
Infine, l'impegno di ABI si rinnova con due iniziative complementari, parte della consueta campagna di sensibilizzazione annuale Associativa, realizzate in occasione della giornata del 25 novembre.
L'evento Il conto come strumento di autonomia personale, svoltosi il 20 novembre 2025 presso la sede ABI di Roma di Palazzo Altieri è stato promosso in collaborazione con la FEduF e dedicato al legame tra autonomia economica e inclusione finanziaria, con diversi interventi di stakeholder appartenenti a mondi diversi, chiamati a rappresentare esperienze e casi concreti di buone pratiche.
L'iniziativa ha visto, infatti, raccolti intorni a un Tavolo Istiuzioni, mondo accademico, esponenti del mondo bancario, rappresentanti del Terzo settore e dell'Associazionismo, che hanno contribuito, ciascuno con la propria visione, ad arricchire il percorso di consapevolezza sul ruolo dell'educazione finanziaria come strumento di contrasto e prevenzione anche alla disparità di genere.
L'evento, pensato - come un dialogo e confronto informale - è stato l'occasione il lancio della nuova campagna Banche per l'inclusione - contro la violenza economica che prevede la diffusione di materiali digitali e accessibili, realizzati anche con l'Uici (unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), per una comunicazione coordinata e condivisa anche sul territorio. Gli strumenti realizzati, come di consueto, sono gratuitamente a disposizione delle banche e di tutti i soggetti interessati e accessibili sul sito dell'ABI.
Entrambe le iniziative mirano a rendere la finanza più vicina alle persone, promuovendo fiducia, consapevolezza e sicurezza economica e favorendo un approccio accessibile attraverso la multisensorialità.
Attraverso queste iniziative, ABI conferma il proprio impegno per un'inclusione finanziaria più equa e consapevole, supportando le donne nel percorso verso una maggiore autonomia economica e contrastando ogni forma di violenza economica con strumenti concreti ed efficaci.
L'educazione finanziaria non solo aiuta a prevenire la violenza economica, ma fornisce alle donne gli strumenti necessari per affrontare le difficoltà economiche, prendere decisioni informate e proteggersi da eventuali forme di controllo o manipolazione finanziaria.

Conclusioni

La violenza economica è una barriera silenziosa che ostacola l'autonomia e il benessere delle donne. Per contrastarla, è necessario affiancare e supportare, ciascuno con il suo ruolo e le specificità, un cambiamento culturale che coinvolga tutta la società, con politiche pubbliche efficaci e iniziative del settore privato che promuovano l'inclusione finanziaria.
L'indipendenza economica è - dunque - il prerequisito per una partecipazione piena e paritaria nella società e nel lavoro. Inoltre, è uno scudo contro forme di violenza e controllo, soprattutto quelle di natura economica, che troppo spesso limitano la libertà delle donne. Anche attraverso competenze finanziarie solide, le donne possono costruire rapporti basati su rispetto e parità.
Questi temi si inseriscono in modo trasversale nell'ambito delle sfide strategiche che orientano le attività dell'Associazione, che il mondo bancario italiano è oggi chiamato ad affrontare, in un contesto economico e sociale in profonda trasformazione. Tra queste, le azioni mirate al contrasto dei  disequilibri sociali, alla promozione dell'inclusione, nonché all'integrazione dei criteri Esg nell'attività delle banche.
In tale cornice, la prevenzione della violenza di genere - anche nelle sue manifestazioni economiche - assume un rilievo cruciale: promuovere l'autonomia finanziaria delle donne significa incidere su uno dei fattori sistemici che alimentano situazioni di fragilità socio-economica, contribuendo al rafforzamento di una società più equa, inclusiva e resiliente.
In questo scenario, il ruolo delle banche e dell'Associazione Bancaria Italiana è decisivo. Attraverso programmi specifici e collaborazioni con Istituzioni e Associazioni, il mondo bancario si impegna non solo a facilitare l'accesso ai servizi finanziari, ma anche a diffondere una cultura di inclusione e sostenibilità sociale. L'ABI sostiene con convinzione progetti dedicati a potenziare l'educazione finanziaria delle donne, riconoscendo in essa una leva fondamentale per combattere le disuguaglianze di genere e costruire una società in cui l'autonomia economica non sia un privilegio, ma un diritto concreto e condiviso.
Solo attraverso un percorso collettivo, fatto di alleanze e impegno continuo, sarà possibile promuovere un cambiamento culturale profondo che migliori la vita delle donne e, quindi, lo sviluppo delle comunità. 
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