Il Muvir apre le porte dei Palazzi delle banche
di Ildegarda Ferraro
-
24 Settembre 2020
Sabato 3 ottobre si tiene l’edizione 2020 di Invito a Palazzo, la manifestazione che apre le sedi delle banche e delle fondazioni di origine bancaria. Un evento che, nel rispetto delle misure per contenere tutti i rischi da Covid, si sviluppa secondo la doppia opzione, fisica e digitale. Aperture “dal vivo” per gli edifici che consentono la visita in sicurezza, mentre coinvolgenti visite digitali potranno essere vissute da tutti dal 3 al 10 ottobre su Muvir.eu, il Museo digitale delle banche in Italia: un’occasione in più per visitare sedi e vedere luoghi ad alto contenuto artistico, storico e architettonico normalmente non aperti al pubblico.
Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in pandemia,
Invito a Palazzo torna, anche quest'anno, con i suoi tesori di bellezza. E dove le misure per contenere il virus Covid 19 inducono a evitare i contatti fisici, ci pensa il web a permettere visite e passeggiate virtuali in luoghi di grande interesse. Resta la data canonica del primo sabato di ottobre (quest'anno, il 3) come data topica dell’apertura delle sedi e delle collezioni delle banche. Mentre
sul sito del Muvir (www.muvir.eu) per una intera settimana,
dal 3 al 10 ottobre, i palazzi e le sedi si presenteranno e saranno visitabili via web.
Il Muvir la casa dei palazzi
E così il Muvir, il Museo virtuale delle banche in Italia, cambia e si struttura in un nuovo capitolo per raccoglie anche le opere architettoniche antiche e moderne del mondo creditizio e delle fondazioni di origine bancaria.La sezione palazzi in molti casi avrà video, che consentiranno di entrare virtualmente in luoghi ora non raggiungibili oppure di seguire la storia di spazi d’arte, che hanno la traccia del passaggio del tempo. Proprio questa traccia che appare è la matrice del segno grafico di quest’anno. Una costruzione sottile, ma al tempo stesso ricca di storia che disegna lo spazio. Questa diciannovesima edizione lascerà la sua impronta sul web. Le visite virtuali potranno essere ripetute e molti video continueranno ad essere disponibili.Non solo. Nella settimana di focus in cui saranno aperte le porte sul web la fruizione dei contenuti audio e video sarà condivisa con il pubblico sui canali digitali. Si potranno affiancare a questi contenuti concerti, incontri con curatori e artisti, attività dedicate ai più piccoli. Lì dove ci saranno le condizioni, con il rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento, potranno anche esserci aperture dal vivo.
Invito a Palazzo quest’anno compie 19 anni: un evento che nel corso degli anni ha riscosso un successo crescente ed è ormai un appuntamento atteso. Di qui la scelta di esserci comunque, e di allargare l'esperienza al web, strumento che è diventato, in questi mesi più familiare per tutti noi. La proposta di un’esperienza anche digitale è diretta a creare proprio una diversa modalità di fruizione. L’obiettivo è permettere di vivere un’esperienza nuova e coinvolgente, avvicinarsi a un luogo da un punto di vista differente.
A Genova nuova tornata dei Rolli days
Che il web possa essere una via nuova, che si affianca e resterà anche quando si uscirà dall’emergenza, comincia ormai a essere un dato di fatto, corroborato da diversi esempi concreti. Così è per esempio con i nuovi
Rolli Days. A maggio è andata così bene la
Rolli days digital week che all’esperienza fisica si continua ad agganciare una esperienza virtuale.A Genova quindi tornano le visite ai palazzi dei Rolli (
qui il programma) e le visite virtuali si svolgeranno insieme a quelle fisiche. I palazzi dei Rolli sono dimore residenziali nobiliari con un carattere peculiare riconosciuto in via pubblica. A Genova nel 1576 un decreto del Senato stabiliva un elenco ufficiale di palazzi privati (elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli) riconoscendone il particolare pregio. Il decreto obbligava i proprietari di queste dimore ad ospitare, a turno, visite di stato, in assenza di un palazzo reale. A seconda del grado di importanza dell’ospite in visita veniva scelto un palazzo per ospitarlo: più elevato era l’ospite, più fastoso doveva essere il palazzo e più ricca la famiglia che aveva l’onore e l’onere di accoglierlo. Palazzi privati quindi, ma con una valenza pubblica. Case private a 5 stelle che per visite di stato diventano hotel insomma.Le visite virtuali insomma indicano una strada. E la traccia resta. Gli esempi sono molto interessanti. Per quanto riguarda Genova, per esempio, in rete si può vedere
palazzo Spinola Gambaro oppure, tra gli altri,
palazzo Interiano Pallavicino.
Scuole e ragazzi
I giovani, gli studenti e le scuole sono sempre stati un capitolo importante di Invito a palazzo, basti pensare a “Guida per un giorno”, l’iniziativa che ha visto i ragazzi raccontare le sedi e le opere d’arte. Le difficoltà di questo 2020 fanno immaginare una diversa declinazione di questo aspetto. Saranno comunque possibili appuntamenti focalizzati sui giovani per continuare a tenere accesa l’attenzione e l’amore per questi luoghi.
Qui le schede complete degli edifici che partecipano all'edizione 2020 di Invito a Palazzo.