Bancomat arriva su smartphone e web
di Flavio Padovan
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2 Agosto 2018
L'evoluzione di Jiffy, creato da Sia, a Bancomat Pay fa recuperare alle banche una nuova centralità e competitività nel mercato italiano dei pagamenti digitali. Ne parlano Alessandro Zollo di Bancomat, Nicola Cordone di Sia, Massimo Tessitore di Intesa Sanpaolo e Natascia Noveri di Ubi
Il settore bancario italiano rilancia nel mercato dei servizi di pagamento digitali. E lo fa con un'operazione di sistema, unendo con intelligenza due punti di forza “made in Italy”. Da un lato Bancomat, soluzione e brand di pagamento con una diffusione capillare, che ha conquistato la fiducia di 37 milioni di italiani che oggi hanno nel portafoglio la tessera con il logo del gabbiano; dall'altra Jiffy, servizio innovativo creato da SIA per i pagamenti tramite smartphone, già utilizzato da 5 milioni di clienti e accettato da oltre 2 mila esercenti.
Di fatto dalla loro unione si crea la soluzione nazionale per i pagamenti digitali P2P, P2B e P2G via smartphone con tecnologia real-time. E con possibilità anche di esportarla all'estero, essendo Jiffy-Bancomat Pay basata su bonifico SEPA e conforme agli standard degli instant payments.
“In trent’anni di attività abbiamo consolidato il bene più prezioso, la fiducia del mercato e delle persone. Da oggi vogliamo unire a questo patrimonio tutto il potenziale dell’innovazione tecnologica, rendendo le transazioni di denaro sempre più semplici e immediate. Con Bancomat Pay intendiamo fare il primo passo per entrare nel mondo dei servizi di pagamento del futuro dove ad essere smaterializzato non sarà solo il contante ma anche la carta stessa. Insieme alle Banche vogliamo essere facilitatori e fautori del cambiamento e dell’innovazione per il Paese”, ha commentato Alessandro Zollo, Amministratore Delegato di Bancomat S.p.A.
“L’accordo strategico con Bancomat e l’importante trasformazione digitale dello strumento di
pagamento più utilizzato dagli italiani rappresenta il compimento di un percorso avviato da SIA da molti anni al fianco del sistema bancario italiano nell’ideazione e realizzazione di servizi innovativi. Abbiamo investito molto su Jiffy, insieme a oltre 130 banche che già lo utilizzano, e da oggi rendiamo disponibili le sue funzionalità innovative al Bancomat per favorire la digitalizzazione e rendere più efficiente il sistema Paese” ha dichiarato Nicola Cordone, Deputy Ceo di SIA.
La partnership permetterà di rendere disponibili nuovi servizi di pagamento ai titolari di carte PagoBancomat, sulla base delle soluzioni tecnologiche già realizzate da SIA, in particolare per trasferire somme di denaro tra privati (P2P), acquistare beni e servizi sia online sia presso i punti vendita degli esercenti convenzionati PagoBancomat (P2B) ed effettuare pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale (P2G) attraverso la piattaforma PagoPA.
Bancomat Pay potrà essere utilizzato da tutti i titolari di carte PagoBancomat delle 440 banche aderenti al servizio, attraverso la app della propria banca oppure con l'app Bancomat Pay. In pochi secondi e con il proprio smartphone, sarà possibile effettuare trasferimenti di denaro e pagamenti senza necessità di avere con sé la carta fisica o digitarne il relativo PIN.
Bancomat Pay valorizzerà la soluzione di SIA e l'impegno delle banche che in questi anni hanno investito per promuovere il nuovo strumento di pagamento via smartphone e per creare una rete di accettazione. Tra le più attive, UBI Banca, che ha lanciato per prima il servizio, e Intesa Sanpaolo, che ha il maggior numero di utenti e ha realizzato la prima estensione di Jiffy al P2B, chiave di volta del suo sviluppo. Ne abbiamo parlato con Natascia Noveri di Ubi Banca e Massimo Tessiore di Intesa Sanpaolo.
UBI Banca: Bancomat Pay valorizzerà Jiffy a vantaggio di clienti ed esercenti
Intervista a Natascia Noveri, Responsabile Marketing di UBI Banca
È stata UBI Banca nel 2015 a lanciare sul mercato Jiffy, il servizio sviluppato da SIA per pagare, inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone utilizzando il numero di cellulare. Oggi ha superato i 5 milioni di utenti con circa 130 banche aderenti. Secondo le ultime rilevazioni, il valore medio della singola transazione effettuata con Jiffy è di circa 50 euro.
Utilizzato inizialmente per i trasferimenti di denaro “Person to Person” (P2P), dal 2017 Jiffy è abilitato anche per i pagamenti nei negozi italiani. Sono attualmente circa 2 mila gli esercizi dove è possibile utilizzarlo inquadrando il QR Code, accettando la richiesta di pagamento ricevuta tramite notifica o avvicinando lo smartphone al POS.
Tra questi anche alcune importanti catene della GDO, come ad esempio Iper, La grande i. Nessuna commissione viene addebitata al cliente a fronte del pagamento nei negozi.
Recentemente Jiffy permette anche di pagare la sosta via smartphone presso i parcheggi P2 e P3 dello scalo aeroportuale di Milano Bergamo, gestiti da ViaMilano Parking, con l'accesso al parcheggio che avviene attraverso la lettura della targa del proprio autoveicolo.
A breve Jiffy sarà disponibile anche per l’ecommerce e il P2G. In particolare, è prevista subito dopo l'estate la possibilità di utilizzarlo per i pagamenti alla Pubblica Amministrazione.
“Digitalizzazione, sicurezza e attenzione al cliente nel processo di ottimizzazione dell'esperienza di pagamento, queste sono le parole chiave che ci guidano lungo questo percorso di sviluppo di Jiffy - afferma Natascia Noveri, Responsabile Marketing di UBI Banca - Abbiamo creduto fin dal principio nella necessità di fornire ai consumatori uno strumento di facile utilizzo che consentisse il trasferimento di denaro tra privati e, ora, i pagamenti presso esercenti convenzionati attraverso il proprio smartphone: con pochi rapidi passaggi l'esperienza di pagamento viene semplificata, garantendo sicurezza elevata e totale controllo dell'operazione da parte del cliente. Un passo avanti anche nella limitazione dell'utilizzo del contante. Con l'integrazione di Jiffy con BancomatPay riusciremo a far evolvere e crescere ancora più velocemente l'uso di questa soluzione di pagamento. Grazie all'intervento di Bancomat SpA, di proprietà 132 banche, quanto già realizzato da UBI sarà infatti valorizzato ulteriormente in una logica di sistema a vantaggio di clienti ed esercenti”.
L'obiettivo di UBI è rendere disponibile la modalità di pagamento laddove gli utenti effettuano acquisti ricorrenti, trasformando quindi i pagamenti con Jiffy in una consuetudine e contribuendo alla limitazione dell’utilizzo del contante. Per questo l'impegno nel diffondere l'accettazione in particolare verso la GDO, come dimostra l'accordo raggiunto con Iper, La grade i.
“Per noi la scelta di Jiffy come strumento di pagamento digitale è strategica” – afferma Gianmaria Gentile, Direttore Sistemi Informativi Iper, La grande i - “perché unisce facilità di utilizzo, velocità e sicurezza grazie a partner di valore come UBI Banca e SIA. Abbiamo la convinzione che Jiffy diventerà uno strumento di pagamento sempre più utilizzato e già sin da oggi i clienti attenti alla tecnologia e inclini a sperimentare nuove forme di transazione trovano in Iper, La grande i un interlocutore attento alle loro esigenze e pronto ad offrire i servizi più all’avanguardia. Utilizzando Jiffy, infatti, il cliente paga la spesa velocemente e in totale sicurezza, portando con sé solo il proprio smartphone, senza la necessità di possedere una carta di credito e di portare contanti. Tutto ciò semplifica notevolmente l’esperienza di acquisto dei nostri clienti”.
Intesa Sanpaolo
Intervista a
Massimo Tessitore, responsabile Direzione Multicanalità Integrata
Quali sono i principali vantaggi dell'accordo tra Bancomat e Sia per l'evoluzione di Jiffy in Bancomat Pay?
“Innanzitutto con Jiffy Bancomat riuscirà a dare subito copertura alle nuove modalità di pagamento digitali sul web e via smartphone, colmando un gap che aveva con altri competitor. Ma questo è solo il primo dei vantaggi di questa intelligente operazione, che ha evitato una inutile duplicazione di infrastrutture e investimenti, valorizzando due eccellenze italiane”.
Quali sono gli altri plus dell'operazione?
“Entrando nel circuito nazionale Jiffy diventa un asset non di una singola azienda, ma di tutte le banche e come tale potrà essere sostenuto da tutti i player senza remore. Inoltre, Jiffy sarà offerto utilizzando un unico brand, Bancomat Pay, mentre oggi ogni banca lo chiamava in modo differente creando confusione per il cliente. Ovviamente, oltre a guadagnare riconoscibilità su tutto il territorio nazionale, con il nuovo nome di Bancomat Pay, Jiffy valorizza il patrimonio di fiducia legato al brand Bancomat, che per gli italiani da più di 30 anni è il sinonimo più vicino al contante”
Che cosa cambia per chi utilizza già Jiffy?
“Troverà con un nome diverso l'app che ha sempre usato. I clienti di Intesa Sanpaolo, ad esempio, vedranno comparire al posto di JiffyPay il logo Bancomat Pay, ma le modalità di utilizzo rimangono invariate. A fronte di questo cambiamento, avranno però nella loro rubrica dello smartphone sempre più contatti con cui utilizzare il servizio di trasferimento denaro e molti più negozi dove pagare gli acquisti con il proprio smartphone. Questo perché come upgrade del classico servizio PagoBancomat sarà più semplice diffondere questa soluzione di pagamento tramite cellulare tra i merchant. Da questo punto di vista avremo un go to market molto più veloce rispetto al passato”.