Lorenzo Macchi, Partner e Head of Financial Services di KPMG, analizza ai microfoni di Bancaforte l’impatto dei nuovi rischi geopolitici emersi a Credito e Finanza 2025, concentrandosi in particolare sulle conseguenze dei dazi imposti dall’amministrazione americana.
«I dazi colpiscono le imprese clienti delle banche, riducendone i ricavi o aumentando i costi. Le banche devono gestire il rischio su tre fronti: asset quality, volatilità dei titoli e inflazione», spiega Macchi.
Il primo impatto riguarda la solidità creditizia: le aziende più esposte potrebbero avere difficoltà a onorare i finanziamenti ricevuti.
Il secondo è legato all’instabilità di azioni e obbligazioni in portafoglio.
Il terzo, ancora in prospettiva, riguarda l’aumento dell'inflazione che, attraverso l’innalzamento dei tassi di interesse, potrebbe comprimere i margini bancari.
Per quanto riguarda l’asset quality, Macchi sottolinea la necessità di una duplice strategia di valutazione: «Le banche devono prima discriminare il rischio su base settoriale e poi analizzare le singole controparti, premiando le imprese capaci di adattarsi, trovare nuovi mercati – come il Sud America – o riorganizzare le filiere per fronteggiare la concorrenza asiatica»
Una sfida che spinge le banche a rafforzare le loro capacità di valutazione dinamica del merito di credito, guardando oltre la semplice fotografia settoriale e costruendo analisi sempre più personalizzate.